Ruggero Iannone
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Politica

Ruggero Iannone a tutto campo

Intervista al Consigliere comunale di Forza Giovinazzo su tematiche nazionali e sulle prospettive della maggioranza di cui fa parte

Ruggero Iannone è la memoria storica del centrodestra giovinazzese che guarda anche al futuro. A lui, Consigliere comunale "anziano" (per militanza non per spirito) abbiamo voluto rivolgere qualche domanda su tematiche di portata nazionale, guardando anche al dibattito cittadino ed alle prospettive della maggioranza di cui fa parte. Ecco così ci ha risposto.

Consigliere, si è concluso domenica Everest018, il Campus dei giovani di Forza Italia. Il suo partito ha scelto ancora Giovinazzo, come da noi sottolineato in servizi ed articoli, per ragionare sui temi più importanti che riguardano il centrodestra. Si ritiene soddisfatto di questa edizione?
Direi che sono molto soddisfatto, forse come non mi capitava da tempo, perché si è ripreso a parlare di un ritorno concreto tra la gente, sul territorio. Ed a proposito di territorio, su proposta del Senatore Maurizio Gasparri si è finalmente tornati a mettere al centro della politica di centrodestra la militanza, il rapporto diretto dei vertici con Consiglieri locali e iscritti, con un coinvolgimento della base pressoché totale.

C'è quindi una critica implicita in questo suo dire rispetto a quanto fatto sinora?
È innegabile che bisognasse cambiare qualcosa nelle strategie, con il pieno coinvolgimento dei giovani amministratori che possono rappresentare il futuro del partito. Forza Italia resta un grande partito, ma per farlo ritornare ai livelli di un tempo occorreva più che mai ritornare ad un rapporto diretto con i militanti. Vede, la politica non si fa sui social network, sebbene quella sia un'agorà virtuale ed un termometro di ciò che accade nel Paese. La politica è appunto militanza, condivisione valoriale, discussione sui temi locali prima ancora che nazionali fatti di persona. Ecco, c'era necessità che anche Forza Italia tornasse tra la gente e di questa proposta io non posso che essere felice. E poi ci sarà il ritorno ad una fase congressuale, sia a livello locale sia nazionale, per fermare le nomine dall'alto e riportare il dibattito interno al centro.

È soddisfatto anche del percorso di Forza Italia a Giovinazzo?
Sono soddisfatto del lavoro in maggioranza, fruttuoso per la comunità giovinazzese anche grazie al nostro Assessore, Gaetano Depalo. Non c'è dubbio che, dopo il buon risultato del 2017, il partito stia crescendo, con la base che si è riavvicinata a noi. Tuttavia non mi va di nascondere le difficoltà dei partiti tradizionali ad intercettare consensi tra i giovani, sempre più stritolati da altri problemi, dal lavoro che manca al precariato costante. Non è quindi affatto semplice, ma complessivamente non mi lamento dei risultati che il cammino di questi ultimi anni ci ha portato.

Cosa è successo prima e durante l'ultimo Consiglio comunale? È vero che non sono state convocate le commissioni consiliari per discutere in via preventiva del progetto sulla nuova velostazione di piazza Stallone?
Chiariamo questo punto una volta per tutte. C'è stato sicuramente un errore nel non convocare una commissione per discuterne così come previsto dal regolamento. Tuttavia non era semplice individuarne una. Non esiste un Assessorato alla Mobilità Sostenibile e la commissione di riferimento e quindi eravamo in imbarazzo su questo...

Sì, però ci scusi: se non era individuabile una commissione specifica, non si sarebbe potuto discutere con commissioni congiunte? Ci sembra che dalle opposizioni sia arrivata anche questa proposta o no?
È corretto, ma pongo io una domanda: il Consiglio comunale non è forse la massima espressione della rappresentanza cittadina? In quale assise si potrebbe trovare maggiore rappresentanza di idee e posizioni? Le commissioni, vorrei ricordare a voi ed ai lettori, hanno compiti consultivi e non deliberativi. Pertanto, a mio modesto parere, le opposizioni avrebbero potuto agire diversamente, sebbene la loro posizione è assolutamente legittima.

Cosa intende dire?
Intendo dire in primis che, avendo ricevuto documentazione sul Consiglio con largo anticipo, avrebbero potuto suggerire quali commissioni congiunte convocare, non giungendo in Consiglio con un atto pregiudiziale. Ripeto, riconosco la legittimità del loro operato, ma perché sono andati via al momento della discussione e votazione? Perché, per un problema di forma, non hanno votato positivamente un provvedimento importante per la comunità, che non giova di certo solo agli amministratori?

Chiarita questa posizione di Forza Giovinazzo, vorremmo invece conoscere il vostro pensiero in materia di immigrazione. Non siete stati favorevoli all'introduzione possibile dello Ius Soli, gli unici in Consiglio comunale. Che posizione ha Ruggero Iannone sulla proposta di accoglienza di migranti giunta da Monsignor Cornacchia?
La nostra è una posizione chiara, da cattolici. La Chiesa fa bene la sua parte ed il principio ineludibile dell'accoglienza di chi scappa da fame o, peggio, da guerre, è anche alla base del nostro ordinamento giuridico. Non è questo in discussione.
È invece in discussione l'idea buonista di sinistra, di quella sinistra che non fa solidarietà ma crea illusioni per scopi politici, secondo cui può arrivare chiunque sul nostro territorio. L'Italia, come ebbi modo di dire in Consiglio comunale, non può più essere la "sala parto del Mediterraneo". Far arrivare emigrati economici (perché di questo parliamo) senza nessuna regolamentazione, significa di fatto consegnare questa gente alla criminalità organizzata. I fatti di Capitanata e del Salento dimostrano come spesso queste persone, sovente senza arte né parte, finiscano facilmente nelle maglie della nostra criminalità organizzata e di organizzazioni gestite direttamente da stranieri. Noi non possiamo permettercelo più, anche perché questa non è solidarietà. E poi ho una personale opinione su chi armi le navi delle Ong per portare tanta gente in Italia ed in tutta Europa...

Ci dica.
Non è impensabile che ci sia una regia internazionale che voglia farli arrivare nel vecchio continente, sfruttando spesso la loro disperazione, per trarne vantaggi sulla forza lavoro, sottopagandoli. Ripeto, i casi di Capitanata fanno riflettere molto al riguardo. Bisogna continuare a ridiscuterne in Europa con tutti gli Stati membri.

Chiudiamo con il futuro prossimo di questa Amministrazione. Quali gli obiettivi da raggiungere entro il 2019?
Credo si vada in tre direzioni: cantierizzazione e completamento di alcune opere pubbliche, le cui gare sono state assegnate o sono in via di assegnazione (Villa Comunale, Centro di Raccolta rifiuti e restyling dell'area del PalaPansini ad esempio), oltre ad interventi nelle scuole; c'è la questione del Piano Urbanistico Generale e di quello del porto, essenziali per lo sviluppo cittadino; infine va portato a compimento quel piano di destagionalizzazione turistica voluto dall'intera Giunta con l'appoggio di tutte le forze di maggioranza ed a cui noi di Forza Giovinazzo crediamo molto. Questa estate ci ha detto che la nostra cittadina ha intercettato flussi turistici da ogni parte del mondo. Bisogna quindi lavorare in questa direzione, perché Giovinazzo non può di certo più essere una città industriale come accadeva 40, 50 anni fa, né tanto meno può rimanere solo a trazione agricola. Dobbiamo pertanto mettere in piedi un vero e proprio piano per la ricettività e la destagionalizzazione dei flussi turistici. Non si può più improvvisare. Speriamo di riuscire, grazie all'ausilio delle associazioni di categoria, a compiere un definitivo ulteriore salto di qualità in questo settore, vero volano per la nostra economia del presente e del futuro.
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