Cronaca
Ruba infissi in alluminio: ai domiciliari un 36enne
Sorpreso dai Carabinieri nei pressi dell'ex scuola dell'infanzia di via Fossato
Giovinazzo - martedì 20 gennaio 2015
12.31
È stato sorpreso a trafugare infissi in alluminio dall'ex scuola dell'infanzia di via Fossato, ed è finito nei guai.
Un 36enne di Bitonto, già noto alle forze dell'ordine, insieme ad un complice si è introdotto ieri sera nell'ex istituto scolastico intitolato a Giuseppina Pansini dove, da circa due anni, è stata interrotta l'attività scolastica e che adesso versa in un triste stato di trasandatezza. Proprio il definitivo abbandono ha fatto sì che la struttura sia divenuta una calamita, in più occasioni, per ladri e vandali della zona. I due si sono appropriati di finestre e porte interne in alluminio, da rivendere evidentemente al peso al lucrativo mercato nero dei metalli. Una tipologia di furto che va per la maggiore.
Un cittadino li ha visti armeggiare all'interno dell'ex edificio scolastico e si è rivolto al numero gratuito 112. I Carabinieri della locale Stazione, già in zona durante uno dei loro frequenti controlli proprio per prevenire furti di materiale elettrico e infissi, li hanno scoperti. Ma alla vista degli operanti, i due si sono dati alla fuga.
Tuttavia gli uomini dell'Arma in collaborazione con gli agenti della Polizia Locale sono riusciti a bloccarne uno, identificato nel 36enne, nei pressi dell'Ufficio Locale Marittimo, mentre tentava di fuggire a bordo del suo moto Ape Piaggio. Sul veicolo a tre ruote i militari hanno rinvenuto la refurtiva, (una quindicina di finestre e porte interne precedentemente divelte dalle diverse stanze), interamente recuperata e successivamente restituita al legittimo proprietario.
Il 36enne bitontino, invece, è stato condotto in caserma dove è scattato l'arresto per furto, deciso dal pubblico ministero di turno della Procura della Repubblica di Bari, e la restrizione agli arresti domiciliari. Dopo l'udienza che ha convalidato l'arresto, l'uomo è stato rimesso in libertà.
Un 36enne di Bitonto, già noto alle forze dell'ordine, insieme ad un complice si è introdotto ieri sera nell'ex istituto scolastico intitolato a Giuseppina Pansini dove, da circa due anni, è stata interrotta l'attività scolastica e che adesso versa in un triste stato di trasandatezza. Proprio il definitivo abbandono ha fatto sì che la struttura sia divenuta una calamita, in più occasioni, per ladri e vandali della zona. I due si sono appropriati di finestre e porte interne in alluminio, da rivendere evidentemente al peso al lucrativo mercato nero dei metalli. Una tipologia di furto che va per la maggiore.
Un cittadino li ha visti armeggiare all'interno dell'ex edificio scolastico e si è rivolto al numero gratuito 112. I Carabinieri della locale Stazione, già in zona durante uno dei loro frequenti controlli proprio per prevenire furti di materiale elettrico e infissi, li hanno scoperti. Ma alla vista degli operanti, i due si sono dati alla fuga.
Tuttavia gli uomini dell'Arma in collaborazione con gli agenti della Polizia Locale sono riusciti a bloccarne uno, identificato nel 36enne, nei pressi dell'Ufficio Locale Marittimo, mentre tentava di fuggire a bordo del suo moto Ape Piaggio. Sul veicolo a tre ruote i militari hanno rinvenuto la refurtiva, (una quindicina di finestre e porte interne precedentemente divelte dalle diverse stanze), interamente recuperata e successivamente restituita al legittimo proprietario.
Il 36enne bitontino, invece, è stato condotto in caserma dove è scattato l'arresto per furto, deciso dal pubblico ministero di turno della Procura della Repubblica di Bari, e la restrizione agli arresti domiciliari. Dopo l'udienza che ha convalidato l'arresto, l'uomo è stato rimesso in libertà.