Attualità
Rottamazione per ingiunzioni di pagamento: il Comune si adegua
L'Assessore Colaluce: «Andiamo incontro ad aziende e famiglie»
Giovinazzo - giovedì 18 luglio 2019
Comunicato Stampa
Il Comune di Giovinazzo, su proposta dell'Assessorato al Bilancio e con l'approvazione ad unanimità del Consiglio comunale, ha deciso di adottare il 'Regolamento per la definizione agevolata delle entrate comunali non riscosse a seguito della notifica di ingiunzioni di pagamento'.
In sostanza , i cittadini che hanno contratto dei debiti con l'Ente ( si pensi al mancato versamento di tasse come IMU, TARI, TOSAP o al mancato pagamento di multe automobilistiche, etc…) e che hanno ricevuto un'ingiunzione di pagamento dall'anno 2000 al 2017 , possono estinguere il debito senza corrispondere le sanzioni.
Entro il prossimo 13 settembre il debitore dovrà inviare al concessionario ( in questo caso trattasi dell'Abaco) la volontà di estinguere il debito compilando un apposito modulo che può essere scaricato dal sito dell'Abaco, da quello del Comune (www.comune.giovinazzo.ba.it) o ritirato dalla sede dell'Abaco di Giovinazzo in via Agostino Gioia 105-107 .
Nella dichiarazione il debitore indicherà la modalità di pagamento che intende adottare, se in 6 o 12 rate (da versare fino al 30 settembre 2021) o se in un'unica soluzione ( da corrispondere entro il 30 novembre 2019). Per maggiori dettagli è possibile consultare il sito istituzionale del Comune di Giovinazzo.
«Tante possono essere la cause che hanno spinto i contribuenti, in tutti questi anni, ad evadere i tributi, ma queste non devono precludere la possibilità di sanare la propria posizione debitoria - dichiara l'Assessore al Bilancio, Antonella Colaluce -. Considerate le difficoltà in cui versano sia le aziende private che le famiglie, abbiamo pensato che una soluzione del genere possa in qualche modo andare incontro a chi vuole essere in regola con la legge ma ha delle oggettive difficoltà. Penso, ad esempio, a chi è stato raggiunto in questi anni da prelievi coattivi su stipendi o pensioni o da pignoramenti su immobili. Una manovra del genere, quindi, permette da una parte di andare incontro ai cittadini e dall'altra mette il Comune nelle condizioni di riscuotere ricorse che potranno tornare a disposizione della comunità attraverso investimenti e servizi pubblici».
In sostanza , i cittadini che hanno contratto dei debiti con l'Ente ( si pensi al mancato versamento di tasse come IMU, TARI, TOSAP o al mancato pagamento di multe automobilistiche, etc…) e che hanno ricevuto un'ingiunzione di pagamento dall'anno 2000 al 2017 , possono estinguere il debito senza corrispondere le sanzioni.
Entro il prossimo 13 settembre il debitore dovrà inviare al concessionario ( in questo caso trattasi dell'Abaco) la volontà di estinguere il debito compilando un apposito modulo che può essere scaricato dal sito dell'Abaco, da quello del Comune (www.comune.giovinazzo.ba.it) o ritirato dalla sede dell'Abaco di Giovinazzo in via Agostino Gioia 105-107 .
Nella dichiarazione il debitore indicherà la modalità di pagamento che intende adottare, se in 6 o 12 rate (da versare fino al 30 settembre 2021) o se in un'unica soluzione ( da corrispondere entro il 30 novembre 2019). Per maggiori dettagli è possibile consultare il sito istituzionale del Comune di Giovinazzo.
«Tante possono essere la cause che hanno spinto i contribuenti, in tutti questi anni, ad evadere i tributi, ma queste non devono precludere la possibilità di sanare la propria posizione debitoria - dichiara l'Assessore al Bilancio, Antonella Colaluce -. Considerate le difficoltà in cui versano sia le aziende private che le famiglie, abbiamo pensato che una soluzione del genere possa in qualche modo andare incontro a chi vuole essere in regola con la legge ma ha delle oggettive difficoltà. Penso, ad esempio, a chi è stato raggiunto in questi anni da prelievi coattivi su stipendi o pensioni o da pignoramenti su immobili. Una manovra del genere, quindi, permette da una parte di andare incontro ai cittadini e dall'altra mette il Comune nelle condizioni di riscuotere ricorse che potranno tornare a disposizione della comunità attraverso investimenti e servizi pubblici».