Cronaca
Rivendevano Rolex, 7 misure. L'indagine dopo un furto a Giovinazzo
Due persone, un 41enne di Altamura e un 27enne di Foggia, sono finite in manette, una in carcere e l'altra ai domiciliari
Giovinazzo - venerdì 23 febbraio 2024
16.07
Avrebbero rivenduto orologi rubati, soprattutto Rolex, autentici e contraffatti. Per questo, i Carabinieri di Bari hanno arrestato due persone (il 41enne Alessandro Lomaistro di Altamura, in carcere, e il 27enne Gian Marco Carbonara, di Foggia, ai domiciliari), al termine di una indagine innescata dopo un furto a Giovinazzo.
Ad altri cinque, Vincenzo Aversano (33enne di Caserta), Quirino Bongiovanni (57enne di Avellino), Ciro Sorrentino (63enne di Napoli), Francesco Lopez (31enne di Bari) e Loredana Dimola (40enne di Altamura), hanno ricevuto l'obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria. I sette rispondono, a vario titolo, di ricettazione in concorso, introduzione e circolazione di prodotti industriali contraffatti, con l'aggravante di aver commesso il fatto nell'esercizio di un'attività professionale.
L'attività investigativa, diretta dal pubblico ministero della Procura della Repubblica di Bari, Grazia Errede, è iniziata il 5 novembre 2021, dopo un furto avvenuto a Giovinazzo: dopo aver aperto il caveau blindato di un appartamento di via Sindolfi «con il più che verosimile ausilio di una fiamma ossidrica», infatti, furono rubati monili in oro, gioielli con pietre preziose e 45 orologi di lusso appartenenti ad una collezione di famiglia per un valore complessivo pari ad oltre 350mila euro.
I militari, in collaborazione con la polizia tedesca, hanno ritrovato, «alcuni presso gli esercizi di taluni degli indagati», ad Altamura e ad Acquaviva delle Fonti, «altri addirittura rintracciati a Monaco di Baviera dalla stessa persona offesa», 68 orologi, tra cui 20 Rolex autentici e 4 contraffatti, per un valore par a 250mila euro.
Ad altri cinque, Vincenzo Aversano (33enne di Caserta), Quirino Bongiovanni (57enne di Avellino), Ciro Sorrentino (63enne di Napoli), Francesco Lopez (31enne di Bari) e Loredana Dimola (40enne di Altamura), hanno ricevuto l'obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria. I sette rispondono, a vario titolo, di ricettazione in concorso, introduzione e circolazione di prodotti industriali contraffatti, con l'aggravante di aver commesso il fatto nell'esercizio di un'attività professionale.
L'attività investigativa, diretta dal pubblico ministero della Procura della Repubblica di Bari, Grazia Errede, è iniziata il 5 novembre 2021, dopo un furto avvenuto a Giovinazzo: dopo aver aperto il caveau blindato di un appartamento di via Sindolfi «con il più che verosimile ausilio di una fiamma ossidrica», infatti, furono rubati monili in oro, gioielli con pietre preziose e 45 orologi di lusso appartenenti ad una collezione di famiglia per un valore complessivo pari ad oltre 350mila euro.
I militari, in collaborazione con la polizia tedesca, hanno ritrovato, «alcuni presso gli esercizi di taluni degli indagati», ad Altamura e ad Acquaviva delle Fonti, «altri addirittura rintracciati a Monaco di Baviera dalla stessa persona offesa», 68 orologi, tra cui 20 Rolex autentici e 4 contraffatti, per un valore par a 250mila euro.