Cronaca
Ritrovate due tartarughe spiaggiate a Levante e a Ponente
Gli esemplari ritrovati sulla costa dopo le ultime mareggiate: entrambi sono della specie caretta caretta
Giovinazzo - lunedì 25 maggio 2020
10.11
Spuntano due carcasse di tartaruga della specie caretta caretta sul litorale giovinazzese, a Levante e a Ponente. A trovarle, negli ultimi giorni, alcuni cittadini che hanno subito allertato la Guardia Costiera.
Il doppio spiaggiamento è stato causato dalle mareggiate che hanno investito la litoranea giovinazzese nel corso degli ultimi giorni. Uno dei due esemplari era di piccole dimensioni (65 centimetri di lunghezza carapace) ed è stato ritrovato nei pressi del Sunshine, sul lungomare Esercito Italiano, mentre l'altro esemplare, di grandi dimensioni - un maschio adulto di oltre 80 centimetri di lunghezza carapace - era in località Trincea, sulla riviera Marina Italiana.
Su entrambi i luoghi, come da prassi, sono intervenuti i militari dell'Ufficio Locale Marittimo, gli agenti di Polizia Locale, i veterinari dell'Azienda Sanitaria Locale di Bari e i volontari del centro di recupero tartarughe marine di Molfetta: per gli esperti sarà difficile stabilire le cause precise delle due morti, per il pessimo stato di conservazione delle due carcasse che saranno recuperate nei prossimi giorni da una ditta specializzata, secondo le procedure di legge. «Nulla di nuovo sotto il sole - afferma Pasquale Salvemini del WWF Puglia -. Le tartarughe marine sono minacciate da numerose attività umane come la pesca a strascico. Le carcasse sono frutto di una sorta di pulizia naturale del mare. Quando i pescatori trovano tartarughe impigliate nelle reti o già morte per asfissia da annegamento, le rigettano in mare e le correnti poi le spingono sino a spiaggiarle. Il loro ritrovamento è una conseguenza delle mareggiate».
Mareggiate che, nei giorni scorsi, hanno riportato alla cronaca ritrovamenti di altre carcasse di tartarughe marine. «In pochi giorni - prosegue - si sono susseguiti ben 9 spiaggiamenti nel tratto di costa fra Barletta e Bari». Decessi avvenuti per mano dell'uomo. Insomma, la morte di questi animali è dovuta essenzialmente all'attività umana: le tartarughe caretta caretta rappresentano la specie più diffusa, una specie protetta perché a rischio di estinzione.
Per questo il WWF Italia ha ulteriormente intensificato un dialogo col settore della pesca che potrebbe contribuire al recupero di molte tartarughe per salvarle. Il nostro augurio è quello di non imbattersi ancora in altre tartarughe marine morte, ultimi resti delle mareggiate, sulle coste di Giovinazzo.
Il doppio spiaggiamento è stato causato dalle mareggiate che hanno investito la litoranea giovinazzese nel corso degli ultimi giorni. Uno dei due esemplari era di piccole dimensioni (65 centimetri di lunghezza carapace) ed è stato ritrovato nei pressi del Sunshine, sul lungomare Esercito Italiano, mentre l'altro esemplare, di grandi dimensioni - un maschio adulto di oltre 80 centimetri di lunghezza carapace - era in località Trincea, sulla riviera Marina Italiana.
Su entrambi i luoghi, come da prassi, sono intervenuti i militari dell'Ufficio Locale Marittimo, gli agenti di Polizia Locale, i veterinari dell'Azienda Sanitaria Locale di Bari e i volontari del centro di recupero tartarughe marine di Molfetta: per gli esperti sarà difficile stabilire le cause precise delle due morti, per il pessimo stato di conservazione delle due carcasse che saranno recuperate nei prossimi giorni da una ditta specializzata, secondo le procedure di legge. «Nulla di nuovo sotto il sole - afferma Pasquale Salvemini del WWF Puglia -. Le tartarughe marine sono minacciate da numerose attività umane come la pesca a strascico. Le carcasse sono frutto di una sorta di pulizia naturale del mare. Quando i pescatori trovano tartarughe impigliate nelle reti o già morte per asfissia da annegamento, le rigettano in mare e le correnti poi le spingono sino a spiaggiarle. Il loro ritrovamento è una conseguenza delle mareggiate».
Mareggiate che, nei giorni scorsi, hanno riportato alla cronaca ritrovamenti di altre carcasse di tartarughe marine. «In pochi giorni - prosegue - si sono susseguiti ben 9 spiaggiamenti nel tratto di costa fra Barletta e Bari». Decessi avvenuti per mano dell'uomo. Insomma, la morte di questi animali è dovuta essenzialmente all'attività umana: le tartarughe caretta caretta rappresentano la specie più diffusa, una specie protetta perché a rischio di estinzione.
Per questo il WWF Italia ha ulteriormente intensificato un dialogo col settore della pesca che potrebbe contribuire al recupero di molte tartarughe per salvarle. Il nostro augurio è quello di non imbattersi ancora in altre tartarughe marine morte, ultimi resti delle mareggiate, sulle coste di Giovinazzo.