Eventi e cultura
Ritorna la "Librincittà" con Franco Martini
Lunedì e martedì lettura scenica su Giuda Iscariota
Giovinazzo - giovedì 26 marzo 2015
02.09
Torna "Librincittà", la rassegna letteraria voluta dal mensile "in Città" in collaborazione con l'Arciconfraternita di Maria SS. del Carmine, con un nuovo appuntamento ricco di spunti interessanti.
Nelle corso delle sue cinque precedenti serate, "Librincittà" ha ospitato autori e proposto passi di libri, per appassionare il pubblico alla lettura, ma soprattutto per provare a tracciare un percorso di riflessione comune. Questo l'intento anche del sesto appuntamento, che vedrà Franco Martini impegnato nella lettura scenica "… il più grande di tutti i miei amici. La verità di Giuda Iscariota", il 30 ed il 31 marzo, alle ore 20.00, nella chiesa di San Giovanni Battista, in piazza Benedettine.
L'ultima serata della rassegna, precedente al Natale, aveva avuto come protagonista la storia d'amore tra Maria e Giuseppe, affidata alle memorie di quest'ultimo, tramite le letture da "Per amore solo per amore", dello sceneggiatore, regista e scrittore Pasquale Festa Campanile. Lunedì e martedì prossimo, un'altra figura evangelica ci racconterà la sua verità, a qualche giorno dalla celebrazione della Santa Pasqua.
Saranno gli occhi di uno dei personaggi più discussi della tradizione cristiana a guidarci nel racconto e a ricordare episodi evangelici noti sulla predicazione di Gesù, attraverso il proprio personalissimo punto di vista. È un Giuda che vuole dire a tutti i costi la sua e spiegare come, sebbene non capisca e non approvi le scelte del Nazareno, egli lo ami profondamente. E proprio da quel sentimento di amicizia e di amore incomprensibile scaturirà il tradimento che lo affiderà per sempre alla damnatio memoriae. Come ci ha preannunciato lo stesso Martini, lo spettatore potrebbe trovare risposta a due interrogativi: «Si può amare una persona con la quale si è in completo disaccordo? E si può tradire, seppur a fin di bene, una persona che si ama profondamente?».
La lettura scenica di Martini sarà un adattamento del libro "Fa che questa strada non finisca mai", di Luca Doninelli. Lo stesso scrittore, nella sua presentazione al testo, ne mette in risalto l'originalità, sottolineando la sua volontà di guardare da un'altra prospettiva il rapporto tra Gesù e Giuda, per capire cosa non andò in quell'amicizia. Non a caso, in uno dei suoi interventi, Doninelli aveva fatto notare : «… quando Gesù riceve quell'infame bacio, dice: "amico per questo sei qui". Lo chiama amico, anche perché il Vangelo documenta questa amicizia che non è formale ma profonda e rivela anche un dialogo tra loro due che evidentemente c'era!».
Si rifletterà su questo nelle due serate della "Librincittà". Sull'amicizia, l'amore, il disaccordo, il tradimento e su tanto altro, per ribaltare i propri punti saldi ed intravedere altre vie di interpretazione possibili. Franco Martini ci guiderà in questo percorso, con la sua consueta verve scenica. Prestando la sua voce all'Iscariota, il numero uno di "Moduloesse" svelerà un'ottica insolita, in una settimana che prepara i credenti alla ricorrenza più importante dell'anno. E forse, proprio riabilitando una figura consegnata alla Storia come emblema del male e del tradimento, si potrà sperimentare quel sentimento di perdono a cui tutti i cristiani sono chiamati.
Nelle corso delle sue cinque precedenti serate, "Librincittà" ha ospitato autori e proposto passi di libri, per appassionare il pubblico alla lettura, ma soprattutto per provare a tracciare un percorso di riflessione comune. Questo l'intento anche del sesto appuntamento, che vedrà Franco Martini impegnato nella lettura scenica "… il più grande di tutti i miei amici. La verità di Giuda Iscariota", il 30 ed il 31 marzo, alle ore 20.00, nella chiesa di San Giovanni Battista, in piazza Benedettine.
L'ultima serata della rassegna, precedente al Natale, aveva avuto come protagonista la storia d'amore tra Maria e Giuseppe, affidata alle memorie di quest'ultimo, tramite le letture da "Per amore solo per amore", dello sceneggiatore, regista e scrittore Pasquale Festa Campanile. Lunedì e martedì prossimo, un'altra figura evangelica ci racconterà la sua verità, a qualche giorno dalla celebrazione della Santa Pasqua.
Saranno gli occhi di uno dei personaggi più discussi della tradizione cristiana a guidarci nel racconto e a ricordare episodi evangelici noti sulla predicazione di Gesù, attraverso il proprio personalissimo punto di vista. È un Giuda che vuole dire a tutti i costi la sua e spiegare come, sebbene non capisca e non approvi le scelte del Nazareno, egli lo ami profondamente. E proprio da quel sentimento di amicizia e di amore incomprensibile scaturirà il tradimento che lo affiderà per sempre alla damnatio memoriae. Come ci ha preannunciato lo stesso Martini, lo spettatore potrebbe trovare risposta a due interrogativi: «Si può amare una persona con la quale si è in completo disaccordo? E si può tradire, seppur a fin di bene, una persona che si ama profondamente?».
La lettura scenica di Martini sarà un adattamento del libro "Fa che questa strada non finisca mai", di Luca Doninelli. Lo stesso scrittore, nella sua presentazione al testo, ne mette in risalto l'originalità, sottolineando la sua volontà di guardare da un'altra prospettiva il rapporto tra Gesù e Giuda, per capire cosa non andò in quell'amicizia. Non a caso, in uno dei suoi interventi, Doninelli aveva fatto notare : «… quando Gesù riceve quell'infame bacio, dice: "amico per questo sei qui". Lo chiama amico, anche perché il Vangelo documenta questa amicizia che non è formale ma profonda e rivela anche un dialogo tra loro due che evidentemente c'era!».
Si rifletterà su questo nelle due serate della "Librincittà". Sull'amicizia, l'amore, il disaccordo, il tradimento e su tanto altro, per ribaltare i propri punti saldi ed intravedere altre vie di interpretazione possibili. Franco Martini ci guiderà in questo percorso, con la sua consueta verve scenica. Prestando la sua voce all'Iscariota, il numero uno di "Moduloesse" svelerà un'ottica insolita, in una settimana che prepara i credenti alla ricorrenza più importante dell'anno. E forse, proprio riabilitando una figura consegnata alla Storia come emblema del male e del tradimento, si potrà sperimentare quel sentimento di perdono a cui tutti i cristiani sono chiamati.