Attualità
Ripresi i lavori nelle ex Afp. Sollecito: «Giù i capannoni, un'impresa storica»
Un video del sindaco per aggiornare i giovinazzesi sui lavori che «preludono alla bonifica generale di quest'area»
Giovinazzo - sabato 3 settembre 2022
10.14
«I lavori di bonifica sono ripresi, hanno appena terminato di pulire la base dei capannoni e tra una settimana, al massimo tra una decina di giorni, inizierà anche l'abbattimento dei capannoni». Così Michele Sollecito, al fianco di Francesco Cervone, ha annunciato sui social un evento storico per l'intera città di Giovinazzo.
Quei capannoni, un tempo simbolo dell'economia cittadina, dentro cui sono passate vite, gioie, dolori e che hanno segnato il destino di tante famiglie, in positivo e in negativo, saranno finalmente buttati giù. Un'attività che procederà nelle prossime settimane, e comunque entro la fine dell'anno, e sarà un adempimento da parte dei privati, eredi di quello che fu l'impero Scianatico. «Tutte le operazioni sono seguite e curate con la massima cautela», ha assicurato ancora Sollecito.
La concessione per la demolizione dei capannoni è arrivato dopo l'ordine impartito della Città Metropolitana, che tra l'altro ha dato il via anche a un processo che vede 13 imputati per omessa bonifica. Adesso, dopo un periodo di stop, «siamo felici che i lavori vadano avanti come auspicato da tempo perché l'abbattimento - ha spiegato Sollecito - prelude alla bonifica generale dell'intera area». Una fetta di città che sarà la vera e grande scommessa dell'amministrazione comunale.
Intanto le ruspe sono al lavoro per cambiare un po' la storia di un'area, grazie alla collaborazione tra pubblico e privato. «Poi con il Pug (il cui iter amministrativo è in corso, nda) potremo finalmente sognare - ha aggiunto - un utilizzo nuovo di quest'area ormai contigua alla città». Infine, più giù, a lama Castello, nei prossimi anni sorgerà un parco naturale, una piccola oasi di biodiversità, voluta dai cittadini con la spinta dell'associazione Amici dell'Ambiente, della flora e della fauna.
Nel video, infine, è comparso per pochi secondi anche Tommaso Depalma che «insieme ai privati, si è speso tanto - ha detto Sollecito - affinché i lavori partissero nei tempi e paga pure le conseguenze di questo iter difficile legato alla bonifica di questi suoli che, è bene ricordarlo, sono privati». Non saranno passaggi che si consumeranno in due giorni, ma di strada ne è stata fatta tanta, dai fondi intercettati dall'amministrazione Natalicchio, poi messi a frutto dalle giunte Depalma.
«È un'impresa storica - esulta Sollecito - vista la presenza ultra decennale della Ferriera». Che non sparirà completamente. Non saranno infatti rimosse tutte le parti: quella centrale, con la ciminiera, diventerà l'emblema di una memoria storica a ricordo delle ex Acciaierie che tanto lavoro hanno dato a tanti giovinazzesi.
Quei capannoni, un tempo simbolo dell'economia cittadina, dentro cui sono passate vite, gioie, dolori e che hanno segnato il destino di tante famiglie, in positivo e in negativo, saranno finalmente buttati giù. Un'attività che procederà nelle prossime settimane, e comunque entro la fine dell'anno, e sarà un adempimento da parte dei privati, eredi di quello che fu l'impero Scianatico. «Tutte le operazioni sono seguite e curate con la massima cautela», ha assicurato ancora Sollecito.
La concessione per la demolizione dei capannoni è arrivato dopo l'ordine impartito della Città Metropolitana, che tra l'altro ha dato il via anche a un processo che vede 13 imputati per omessa bonifica. Adesso, dopo un periodo di stop, «siamo felici che i lavori vadano avanti come auspicato da tempo perché l'abbattimento - ha spiegato Sollecito - prelude alla bonifica generale dell'intera area». Una fetta di città che sarà la vera e grande scommessa dell'amministrazione comunale.
Intanto le ruspe sono al lavoro per cambiare un po' la storia di un'area, grazie alla collaborazione tra pubblico e privato. «Poi con il Pug (il cui iter amministrativo è in corso, nda) potremo finalmente sognare - ha aggiunto - un utilizzo nuovo di quest'area ormai contigua alla città». Infine, più giù, a lama Castello, nei prossimi anni sorgerà un parco naturale, una piccola oasi di biodiversità, voluta dai cittadini con la spinta dell'associazione Amici dell'Ambiente, della flora e della fauna.
Nel video, infine, è comparso per pochi secondi anche Tommaso Depalma che «insieme ai privati, si è speso tanto - ha detto Sollecito - affinché i lavori partissero nei tempi e paga pure le conseguenze di questo iter difficile legato alla bonifica di questi suoli che, è bene ricordarlo, sono privati». Non saranno passaggi che si consumeranno in due giorni, ma di strada ne è stata fatta tanta, dai fondi intercettati dall'amministrazione Natalicchio, poi messi a frutto dalle giunte Depalma.
«È un'impresa storica - esulta Sollecito - vista la presenza ultra decennale della Ferriera». Che non sparirà completamente. Non saranno infatti rimosse tutte le parti: quella centrale, con la ciminiera, diventerà l'emblema di una memoria storica a ricordo delle ex Acciaierie che tanto lavoro hanno dato a tanti giovinazzesi.