Politica
Rinnovamento e Partecipazione attacca Delle Fontane
Nuova nota del gruppo per chiarire il proprio punto di vista
Giovinazzo - sabato 17 ottobre 2015
14.25
Lo avevamo scritto qualche giorno fa ed i fatti ci stanno dando conferma.
Il Partito Democratico giovinazzese sembra essersi spaccato. L'idea di base era quella di formare delle correnti, come, da sempre, accade in Italia nei grandi partiti. Ma il gruppo di Rinnovamento e Partecipazione, che fa capo al Consigliere comunale, Cosmo Damiano Stufano, appare sempre più distante dalla Segreteria cittadina guidata da Michele Delle Fontane.
Da questa distanza scaturiscono le nuove considerazioni e la controreplica del gruppo affidata ad un comunicato. «Il gruppo Rinnovamento e Partecipazione - si legge nella missiva giuntaci in redazione - si costituì dopo il naufragio del PD, il maggiore partito giovinazzese, alle Amministrative 2012. Nel corso dei mesi successivi, molte sono state le "denunce" veicolate dentro e fuori il partito (talvolta per mezzo di documenti pubblici) con cui il predetto gruppo intendeva manifestare il proprio malessere verso la nuova gestione del segretario cittadino Michele Delle Fontane, che è riuscita - addirittura! - a far peggio della precedente».
La nota prosegue sottolineando altri aspetti, per esempio quello relativo alla partecipazione condivisa all'interno del PD: «Il Segretario parla di "democrazia partecipata", ma ne svilisce gli strumenti alla stregua dell'ultima modifica del Regolamento del Consiglio Comunale targata Depalma; parla di "idee e competenze", ma non ha voluto nemmeno ascoltare le proposte da questo gruppo avanzate; parla di "aritmetica e tessere" e dimentica come la sua elezione sia avvenuta proprio grazie ad un numero spropositato di tesserati che poi si sono magicamente vaporizzate gli anni successivi».
Poi un elenco di ciò che sarebbe accaduto, secondo Rinnovamento e Partecipazione all'indomani del 2012: «Non possiamo non ricordare - elencano - gli ultimi scadenti risultati elettorali ottenuti dalla sezione locale a guida Delle Fontane (Politiche 2013, Europee 2014, Regionali 2015) che, rispetto al circondario, segnano un saldo negativo sia in termini percentuali che assoluti:
- La vanescente attività dialettica interna al partito (a fine 2012 questo gruppo consegnò una semplice richiesta di convocazione di direttivo, rimasta a distanza di quasi 3 anni - e dopo innumerevoli solleciti - lettera morta);
- La "fremente" attività della Segreteria che convocava direttivi e assemblee unilateralmente, senza punti all'ordine del giorno definiti, spesso con la sola funzione di approvare manifestazioni già svolte e comunicati già pubblicati;
- La ingiustificata presa di distanza dal Consigliere Stufano in merito alle sue esternazioni circa la questione rifiuti;
- Un'opposizione inefficace, poco ragionata ed approfondita (via Marina) e spesso preconcetta».
L'attacco a Delle Fontane continua nella parte finale della missiva, in cui i "dissidenti" si chiedono «perché un gruppo, coeso oggi come 3 anni or sono, debba continuare ad imbarcare acqua per colpa di un timoniere che imperterrito ha deciso di affondare la propria nave. Ci chiediamo - insistono gli "stufaninai" - perché un Segretario che ha tradito non solo il suo programma elettorale, ma anche calpestato la rappresentanza della minoranza interna, ne debba ricoprire ancora il ruolo di portavoce».
Domande probabilmente da farsi all'interno del partito, ma la politica, si sa, cerca anche di portare all'esterno i perché di alcuni atteggiamenti assunti. Così Rinnovamento e Partecipazione precisa ancora una volta di non condividere la strategia di opposizione adottata dal Segretario cittadino e sottolinea che i comunicati non sono ad unica firma di Cosmo Damiano Stufano. Quindi la missiva ribadisce che «il "con me o contro di me" non è solo indice di un appiattimento di idee e posizioni, ma anche un tentativo scorretto di immaginare lo schieramento (quale?) che vorrebbe capeggiare, quale unico detentore della verità».
Poi la chiosa, che rappresenta una frattura forse insanabile all'interno del Partito Democratico: «È per tutti questi motivi che il gruppo Rinnovamento e Partecipazione, d'ora in avanti, non sarà più rappresentato, in ambito locale, dai comunicati del segretario Delle Fontane, ma ragionerà e parlerà autonomamente, partecipando con propri rappresentanti a tutte quelle iniziative e/o manifestazioni condivise, che saranno messe in campo da chicchessia».
Ovviamente la nostra redazione resta a disposizione per un'ultima ed ulteriore controreplica della Segreteria cittadina. Appare sin d'ora certo un dato: il PD locale rispecchia quello nazionale. Un grande partito, con tante anime. Forse troppe e troppo spesso inconciliabili sin dalla sua genesi.
Il Partito Democratico giovinazzese sembra essersi spaccato. L'idea di base era quella di formare delle correnti, come, da sempre, accade in Italia nei grandi partiti. Ma il gruppo di Rinnovamento e Partecipazione, che fa capo al Consigliere comunale, Cosmo Damiano Stufano, appare sempre più distante dalla Segreteria cittadina guidata da Michele Delle Fontane.
Da questa distanza scaturiscono le nuove considerazioni e la controreplica del gruppo affidata ad un comunicato. «Il gruppo Rinnovamento e Partecipazione - si legge nella missiva giuntaci in redazione - si costituì dopo il naufragio del PD, il maggiore partito giovinazzese, alle Amministrative 2012. Nel corso dei mesi successivi, molte sono state le "denunce" veicolate dentro e fuori il partito (talvolta per mezzo di documenti pubblici) con cui il predetto gruppo intendeva manifestare il proprio malessere verso la nuova gestione del segretario cittadino Michele Delle Fontane, che è riuscita - addirittura! - a far peggio della precedente».
La nota prosegue sottolineando altri aspetti, per esempio quello relativo alla partecipazione condivisa all'interno del PD: «Il Segretario parla di "democrazia partecipata", ma ne svilisce gli strumenti alla stregua dell'ultima modifica del Regolamento del Consiglio Comunale targata Depalma; parla di "idee e competenze", ma non ha voluto nemmeno ascoltare le proposte da questo gruppo avanzate; parla di "aritmetica e tessere" e dimentica come la sua elezione sia avvenuta proprio grazie ad un numero spropositato di tesserati che poi si sono magicamente vaporizzate gli anni successivi».
Poi un elenco di ciò che sarebbe accaduto, secondo Rinnovamento e Partecipazione all'indomani del 2012: «Non possiamo non ricordare - elencano - gli ultimi scadenti risultati elettorali ottenuti dalla sezione locale a guida Delle Fontane (Politiche 2013, Europee 2014, Regionali 2015) che, rispetto al circondario, segnano un saldo negativo sia in termini percentuali che assoluti:
- La vanescente attività dialettica interna al partito (a fine 2012 questo gruppo consegnò una semplice richiesta di convocazione di direttivo, rimasta a distanza di quasi 3 anni - e dopo innumerevoli solleciti - lettera morta);
- La "fremente" attività della Segreteria che convocava direttivi e assemblee unilateralmente, senza punti all'ordine del giorno definiti, spesso con la sola funzione di approvare manifestazioni già svolte e comunicati già pubblicati;
- La ingiustificata presa di distanza dal Consigliere Stufano in merito alle sue esternazioni circa la questione rifiuti;
- Un'opposizione inefficace, poco ragionata ed approfondita (via Marina) e spesso preconcetta».
L'attacco a Delle Fontane continua nella parte finale della missiva, in cui i "dissidenti" si chiedono «perché un gruppo, coeso oggi come 3 anni or sono, debba continuare ad imbarcare acqua per colpa di un timoniere che imperterrito ha deciso di affondare la propria nave. Ci chiediamo - insistono gli "stufaninai" - perché un Segretario che ha tradito non solo il suo programma elettorale, ma anche calpestato la rappresentanza della minoranza interna, ne debba ricoprire ancora il ruolo di portavoce».
Domande probabilmente da farsi all'interno del partito, ma la politica, si sa, cerca anche di portare all'esterno i perché di alcuni atteggiamenti assunti. Così Rinnovamento e Partecipazione precisa ancora una volta di non condividere la strategia di opposizione adottata dal Segretario cittadino e sottolinea che i comunicati non sono ad unica firma di Cosmo Damiano Stufano. Quindi la missiva ribadisce che «il "con me o contro di me" non è solo indice di un appiattimento di idee e posizioni, ma anche un tentativo scorretto di immaginare lo schieramento (quale?) che vorrebbe capeggiare, quale unico detentore della verità».
Poi la chiosa, che rappresenta una frattura forse insanabile all'interno del Partito Democratico: «È per tutti questi motivi che il gruppo Rinnovamento e Partecipazione, d'ora in avanti, non sarà più rappresentato, in ambito locale, dai comunicati del segretario Delle Fontane, ma ragionerà e parlerà autonomamente, partecipando con propri rappresentanti a tutte quelle iniziative e/o manifestazioni condivise, che saranno messe in campo da chicchessia».
Ovviamente la nostra redazione resta a disposizione per un'ultima ed ulteriore controreplica della Segreteria cittadina. Appare sin d'ora certo un dato: il PD locale rispecchia quello nazionale. Un grande partito, con tante anime. Forse troppe e troppo spesso inconciliabili sin dalla sua genesi.