Politica
Regionali, Salvini stoppa le lotte intestine: «Chi fa polemica si mette fuori dalla Lega»
La risposta a 108 "dissidenti" ostili alla candidatura di Nuccio Altieri a presidente. Ma Caroppo non ci sta
Puglia - giovedì 28 maggio 2020
13.14
«La Lega, in Puglia, si sta occupando dei problemi del lavoro, dal mondo del turismo all'agricoltura, dall'Ilva di Taranto alla xylella, dalle ferrovie a binario unico all'alta velocità da Napoli a Bari. In questa splendida regione c'è tanto da fare e da ricostruire, dopo i danni perpetrati negli anni da Vendola e da Emiliano: proprio per questo è inaccettabile che ci sia chi perde tempo a polemizzare sui giornali».
Parola di Matteo Salvini, leader della Lega, che ieri sera ha stoppato i malumori interni al suo partito in Puglia. Tutto era nato dalla candidatura annunciata dai fedelissimi salviniani, tra cui il segretario regionale Luigi D'Eramo, di Nuccio Altieri. Sarebbe dunque lui l'uomo scelto per concorrere con Michele Emiliano ed Antonella Laricchia alla carica di Presidente dei pugliesi.
L'europarlamentare Andrea Caroppo aveva sbottato ed aveva richiamato tutti a non dividere il centrodestra, che aveva individuato in Raffaele Fitto il proprio candidato ideale. Una scelta arrivata da Fratelli d'Italia, ma appoggiata da tanti esponenti neo-leghisti del tacco d'Italia, che nelle scorse ore avevano inviato un documento al segretario per rivedere la sua posizione scrivendo: «Da ormai un anno, l'intera originaria classe dirigente del partito sul territorio regionale, fatta di amministratori e militanti di "Noi con Salvini" prima e della Lega-Salvini premier poi, è stata del tutto estromessa dalla vita politica interna, al punto che i massimi organi collegiali del partito risultano non rappresentativi della reale consistenza sul territorio».
Ieri, 27 maggio, Salvini ha chiuso di fatto la questione, sancendo che «è il tempo del lavoro e della ricostruzione: chi fa polemiche inutili danneggia la Puglia e si mette fuori dalla Lega. Entro pochi giorni, rispettando le norme e il buon senso, avrò la gioia di tornare a incontrare i cittadini pugliesi».
Intanto Caroppo nelle ultime ore ha rilasciato nuove dichiarazioni al vetriolo: «Come diceva Winston Churchill - ha affermato -, "serve coraggio per alzarsi e parlare, ma occorre coraggio anche per sedersi ed ascoltare". Personalmente - ma leggo che è così anche per centinaia di amministratori e dirigenti della Lega in Puglia - attendo da oltre un anno che qualcuno si sieda ad ascoltare e faccia sintesi, reale. Ma quando si tratta di scelte che riguardano il destino della mia terra e dei miei concittadini, da pugliese, non posso tacere».
A questo punto si aprono scenari nuovi nel centrodestra che, ancora una volta, come spesso è capitato nelle ultime competizioni regionali, appare spaccato al suo interno e sembra mettere in moto tardi la macchina elettorale rispetto ai suoi avversari.
Parola di Matteo Salvini, leader della Lega, che ieri sera ha stoppato i malumori interni al suo partito in Puglia. Tutto era nato dalla candidatura annunciata dai fedelissimi salviniani, tra cui il segretario regionale Luigi D'Eramo, di Nuccio Altieri. Sarebbe dunque lui l'uomo scelto per concorrere con Michele Emiliano ed Antonella Laricchia alla carica di Presidente dei pugliesi.
L'europarlamentare Andrea Caroppo aveva sbottato ed aveva richiamato tutti a non dividere il centrodestra, che aveva individuato in Raffaele Fitto il proprio candidato ideale. Una scelta arrivata da Fratelli d'Italia, ma appoggiata da tanti esponenti neo-leghisti del tacco d'Italia, che nelle scorse ore avevano inviato un documento al segretario per rivedere la sua posizione scrivendo: «Da ormai un anno, l'intera originaria classe dirigente del partito sul territorio regionale, fatta di amministratori e militanti di "Noi con Salvini" prima e della Lega-Salvini premier poi, è stata del tutto estromessa dalla vita politica interna, al punto che i massimi organi collegiali del partito risultano non rappresentativi della reale consistenza sul territorio».
Ieri, 27 maggio, Salvini ha chiuso di fatto la questione, sancendo che «è il tempo del lavoro e della ricostruzione: chi fa polemiche inutili danneggia la Puglia e si mette fuori dalla Lega. Entro pochi giorni, rispettando le norme e il buon senso, avrò la gioia di tornare a incontrare i cittadini pugliesi».
Intanto Caroppo nelle ultime ore ha rilasciato nuove dichiarazioni al vetriolo: «Come diceva Winston Churchill - ha affermato -, "serve coraggio per alzarsi e parlare, ma occorre coraggio anche per sedersi ed ascoltare". Personalmente - ma leggo che è così anche per centinaia di amministratori e dirigenti della Lega in Puglia - attendo da oltre un anno che qualcuno si sieda ad ascoltare e faccia sintesi, reale. Ma quando si tratta di scelte che riguardano il destino della mia terra e dei miei concittadini, da pugliese, non posso tacere».
A questo punto si aprono scenari nuovi nel centrodestra che, ancora una volta, come spesso è capitato nelle ultime competizioni regionali, appare spaccato al suo interno e sembra mettere in moto tardi la macchina elettorale rispetto ai suoi avversari.