Politica
Regionali, ecco le 14 liste a sostegno di Michele Emiliano
Il Presidente uscente: «Una coalizione ampia, capace di intercettare diversità, tradizioni e desiderio di innovazione»
Puglia - martedì 14 luglio 2020
16.16
La coalizione di centrosinistra scalda i motori in vista delle regionali in Puglia del prossimo settembre.
Sono quattordici le liste che appoggiano la candidatura del Presidente uscente, Michele Emiliano, che ieri mattina ha presentato i simboli del suo schieramento in un hotel di Bari. Si tratta di: Senso civico, Con Emiliano, Sud indipendente Puglia, Partito democratico, Democrazia cristiana, Partito animalista, Partito del Sud, Liberali, Popolari con Emiliano, Sinistra alternativa, Italia in comune, Emiliano sindaco di Puglia, Puglia solidale e verde, Pensionati e invalidi.
«Non è stato facile mettere insieme centinaia di candidati - dice Emiliano -. Sarà una campagna elettorale dove ogni candidato diventa il rappresentante del presidente, e viceversa. Dovranno andare casa per casa, rubrica per rubrica; non basterà qualche grande portatore di voti per spiegare ai pugliesi quello che accadrà, quello che è accaduto e il modo in cui vogliamo amministrare la regione in futuro».
Una coalizione composita, quella che sostiene Emiliano: dal simbolo della falce e martello a unità politica di ispirazione popolare, cattolica e liberale, passando per il Pd (partito di governo nazionale) e Italia in Comune, esperienza politica di civismo fondata dal sindaco di Parma Pizzarotti.
«Un popolo di orientamento anche molto diverso che sostiene la "coalizione della Puglia" - prosegue Emiliano - . Ci fa piacere rappresentare un popolo con le sue diversità, tradizioni ma anche voglia di innovazione. Crediamo nel fatto che la Puglia crescerà e migliorerà ancora, allontanandosi dal buio in cui vivevamo solo quindici anni fa».
Emiliano, poi, coglie l'occasione per controbattere alle accuse su Psr e Xylella su cui hanno insistito il centrodestra e ItaliaViva in questa prima fase di campagna elettorale: «Sul Psr non abbiamo perso ancora un soldo. Ci sono cause giudiziarie che hanno bloccato il Psr, lo dovrò ripetere molte volte in questa campagna elettorale. Ribadisco, carte alla mano, che la Xylella è stata bloccata a Locorotondo ed è ferma lì da quattro anni».
Sono quattordici le liste che appoggiano la candidatura del Presidente uscente, Michele Emiliano, che ieri mattina ha presentato i simboli del suo schieramento in un hotel di Bari. Si tratta di: Senso civico, Con Emiliano, Sud indipendente Puglia, Partito democratico, Democrazia cristiana, Partito animalista, Partito del Sud, Liberali, Popolari con Emiliano, Sinistra alternativa, Italia in comune, Emiliano sindaco di Puglia, Puglia solidale e verde, Pensionati e invalidi.
«Non è stato facile mettere insieme centinaia di candidati - dice Emiliano -. Sarà una campagna elettorale dove ogni candidato diventa il rappresentante del presidente, e viceversa. Dovranno andare casa per casa, rubrica per rubrica; non basterà qualche grande portatore di voti per spiegare ai pugliesi quello che accadrà, quello che è accaduto e il modo in cui vogliamo amministrare la regione in futuro».
Una coalizione composita, quella che sostiene Emiliano: dal simbolo della falce e martello a unità politica di ispirazione popolare, cattolica e liberale, passando per il Pd (partito di governo nazionale) e Italia in Comune, esperienza politica di civismo fondata dal sindaco di Parma Pizzarotti.
«Un popolo di orientamento anche molto diverso che sostiene la "coalizione della Puglia" - prosegue Emiliano - . Ci fa piacere rappresentare un popolo con le sue diversità, tradizioni ma anche voglia di innovazione. Crediamo nel fatto che la Puglia crescerà e migliorerà ancora, allontanandosi dal buio in cui vivevamo solo quindici anni fa».
Emiliano, poi, coglie l'occasione per controbattere alle accuse su Psr e Xylella su cui hanno insistito il centrodestra e ItaliaViva in questa prima fase di campagna elettorale: «Sul Psr non abbiamo perso ancora un soldo. Ci sono cause giudiziarie che hanno bloccato il Psr, lo dovrò ripetere molte volte in questa campagna elettorale. Ribadisco, carte alla mano, che la Xylella è stata bloccata a Locorotondo ed è ferma lì da quattro anni».