Reddito di Dignità: se ne parla presso la sala Polifonica

La famiglia e il Reddito di Dignità. Sarà nuovamente al centro del dibattito giovinazzese, a 24 ore da un altro incontro, la misura di contrasto alla povertà l'incontro promosso dalla Segreteria provinciale del Partito Democratico e da Avviso Pubblico, dal titolo "La famiglia al centro della politica pugliese: il Reddito di Dignità", in programma domani sera alle ore 19.00 nella sala della Polifonica.

«Famiglia e associazionismo - scrivono i promotori del dibattito organizzato in collaborazione con le associazioni Mutilati ed Invalidi del Lavoro e "La Città partecipa" e patrocinato da Palazzo di Città - sono i valori aggiunti della cittadinanza. Il Reddito di Dignità è una misura previdenziale che vuole coinvolgere 20.000 famiglie all'anno con un contributo mensile di 600 euro e che aspira a serrare un patto di riqualificazione professionale e sociale tra cittadini, imprese ed Enti pubblici».

L'impegno (economico) sarà di tutto rispetto: 70 milioni di euro all'anno per cinque anni. Totale: 350 milioni. L'impresa è ciclopica, o quasi. Nemmeno Nichi Vendola aveva mai immaginato di avventurarsi, anima, corpo e quattrini, in un'operazione del genere. Gli aiuti in denaro interesseranno qualcosa come 20.000 famiglie (e 60.000 pugliesi, ancorché i diseredati da queste parti siano ben 320.000), quelle sotto la soglia di povertà, con un reddito che non supera i 3.000 euro. Polemiche continuano a far da coda al tema, soprattutto da parte del Movimento 5 Stelle, che pensa si tratti di pura propaganda politica.

Dopo i saluti di Cosmo Damiano Stufano, Coordinatore regionale di Avviso Pubblico e componente della segreteria provinciale piddina, interverranno l'onorevole Titti De Simone, Consigliera del Presidente della Regione Puglia per l'Attuazione del Programma di Governo, l'avvocato Marco Lacarra, Consigliere regionale e membro della commissione Sanità e Welfare, Franco Lacarra, Responsabile Welfare della segreteria provinciale del PD e Maria Lopraino, dell'associazione "La Città partecipa".

«Il tema della partecipazione non è di certo nuovo per noi che crediamo nell'importanza di un modello di società e di relazioni sociali caratterizzate dalla partecipazione e dalla presenza attiva nei processi decisionali. Di qui tutta la nostra attenzione alla legge sul Reddito di Dignità affinché si creino le condizioni ideali in cui parole come democrazia, diritti, partecipazione, non siano contenitori vuoti ma spazi di esercizio reale», commentano gli organizzatori.

«Crediamo nel Reddito di Dignità - terminano - come opportunità di contrasto alla povertà. Un'occasione insieme di risposta ad un bisogno ma, nel contempo di investimento per il futuro. Riteniamo che è nella possibilità di dare a ciascuno la possibilità di realizzare il proprio progetto di vita in un contesto di reale coesione sociale che si possa giocare la scommessa dello sviluppo e della crescita non solo economica ma umana delle nostre comunità».