I Carabinieri
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Cronaca

Raid violento all'alba: rapinatori armati di una bottiglia rotta

Nel mirino un operatore ecologico della ditta Impregico s.r.l.. La solidarietà di Depalma e Arbore

Minacciato con il collo di una bottiglia rotta, per costringerlo a consegnargli 20 euro. È la disavventura toccata ad un operatore ecologico della ditta Impregico s.r.l. (la vecchia impresa Del Fiume s.p.a., ndr), questa mattina, intorno alle ore 06.00, in via Molfetta.

La vittima, dipendente dell'impresa di Taranto che gestisce il servizio di igiene urbana, stava camminando in strada, quando è stata avvicinata da un balordo (il complice, invece, è rimasto in auto, ndr), entrambi a volto coperto, e minacciata col collo rotto di una bottiglia di vetro: l'uomo pretendeva la somma di 20 euro, ma è stato messo in fuga dalle urla del povero lavoratore, terrorizzato, che è stato subito ascoltato dai militari dell'Arma.

I Carabinieri della locale Stazione, che indagano sull'accaduto (il secondo avvenimento simile, avvenuto in soli due giorni, dopo quello registrato al distributore di carburanti Esso di via Bari che continua ad alimentare il clima di tensione che si vive in città, ndr), stanno scandagliando tutte le immagini registrate dagli impianti di videosorveglianza presenti in zona, per cercare di venire a capo dei due responsabili.

E così, mentre l'attività investigativa prosegue serrata e nel massimo riserbo, la vittima, illesa ma ancora sotto choc, ha ricevuto l'immediata solidarietà delle istituzioni cittadine, con in testa il primo cittadino Tommaso Depalma: «Condanno con forza il vile gesto ed esprimo la solidarietà dell'intera Amministrazione comunale al lavoratore, impegnato nell'adempimento del proprio dovere».

«Al netto di questi due balordi, perché di questo parliamo - ha proseguito il sindaco -, sullo sfondo rimane sempre il grave problema riguardante l'impunità». Per Depalma, infatti, «ci sono troppi reati che, a causa del sovraffollamento carcerario, non sono nemmeno presi in considerazione. Spesso e volentieri, infatti, i Carabinieri non fanno in tempo ad arrestarli che sono già rientrati nelle loro case, magari anche a piede libero».

«Mi auguro - conclude il primo cittadino - che si metta mano per far sì chi sbaglia debba pagare in qualsiasi modo altrimenti, purtroppo, avremo sempre persone che potranno infastidire gli altri, forti dell'impunità diffusa che troppe volte, per certi reati, aleggia nella nostra Italia», ha concluso Depalma, a cui si è unito il presidente del civico consesso Alfonso Arbore: «La tentata rapina all'operatore ecologico è gravissima».

«Si esprime massima vicinanza e solidarietà al dipendente del gestore del servizio di igiene urbana - prosegue - che è stato vittima di una aggressione a scopo di rapina con un bottiglia di vetro rotta. Questo episodio intollerabile, di violenza e di inciviltà, riporta per l'ennesima volta in primo piano la questione delle sicurezza e della tutela di questi lavoratori che svolgono un lavoro essenziale per la comunità».

«Auguriamo al lavoratore, a cui giunge l'abbraccio solidale di tutti quanti noi - conclude Arbore -, una pronta guarigione. Ci appelliamo ai Carabinieri della locale Stazione, affinché i responsabili siano individuati e perseguiti come meritano».
L'azienda di igiene urbana già finita in passato nel mirino dei malviventi

Il 15 settembre 2017 un dipendente della Del Fiume s.p.a. fu aggredito all'uscita dal deposito ubicato in via Bari, da tre rapinatori, tutti a volto coperto.

I tre banditi, armati di pistole ed una mitraglietta, si avvicinarono all'autista del camion, in procinto di iniziare il proprio turno di lavoro, intimandogli, sotto la minaccia delle armi, di consegnare loro il mezzo.

L'operatore, allora, senza opporre alcuna resistenza, obbedì, e i tre malviventi ne approfittarono per salirvi a bordo e fuggire a tutta velocità, riuscendo a disattivare dopo pochissimi minuti anche il sistema Gps.
  • Rapine Giovinazzo
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