Eventi e cultura
(R)esistenza al femminile: la Consulta dà voce alle donne indifese
Domani pomeriggio una lettura scenica ed una tavola rotonda in Sala San Felice
Giovinazzo - sabato 28 novembre 2015
04.30
L'hanno chiamata "Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne". Ma non è un manifesto astratto, uno slogan urlato in strada, un momento che poi passa. È l'intenzione di tornare a far dialogare uomo e donna in una società i cui valori fondamentali, quali amore e rispetto reciproco, sembrano passati di moda.
La Consulta Femminile di Giovinazzo, dopo aver celebrato questa ricorrenza il 26 novembre scorso, con la "Medea" degli Aretè Ensemble, tradotta e liberamente reinterpretata dai bravissimi Annika Srohm e Saba Salvemini (qui in foto con i vertici della Consulta e l'Assessora alle Pari Opportunità, Antonia Pansini), domani pomeriggio tornerà nuovamente a parlare di questo tema, costantemente d'attualità.
Lo farà alle 18.30, in Sala San Felice, con il reading di Raffaella Giancipoli intitolato "Esercizi di (r)esistenza", tratto dal saggio di Concita De Gregorio "Malamore. Esercizi di resistenza al dolore". La lettura scenica avrà l'accompagnamento musicale di Franco Varesano. Sarà raccontata così la storia di tante donne vittime di violenza. Violenza verbale, fisica, dell'anima.
A seguire vi sarà la tavola rotonda a cui parteciperà il professor Francesco Minervini, autore del libro "Non la picchiare così". Minervini ritorna Giovinazzo dopo aver presentato "Sono solo pupazzi", che ha riportato alla ribalta la storia di Gaetano Marchitelli, adolescente ucciso dalla mafia a Carbonara, quartiere periferico di Bari. Questo nuovo libro racconta la storia di "Maria", nome ovviamente di fantasia, oggi testimone di giustizia, ma ieri compagna di un boss pugliese.
Quella di Maria è una vicenda comune a quella di tante donne di "mala". Incarcerate dai mariti-padroni, uomini piccoli piccoli dal potere effimero, incapaci di comprendere il mistero enorme e grandissimo dell'amore verso gli altri. Francesco Minervini lo racconta con la semplicità che lo contraddistingue, educatore e divulgatore eccezionale per vocazione e scrittore per passione. O, forse, anche per necessità di raccontare pezzi di vite che altrimenti resterebbero nell'ombra per sempre.
La Consulta Femminile di Giovinazzo e l'Assessora Antonia Pansini hanno fatto davvero centro. Il programma di quest'anno è risultato completo e di grande valore comunicativo, oltre che di ampio respiro culturale. Domenica pomeriggio sarebbe un peccato non essere in Sala San Felice.
La Consulta Femminile di Giovinazzo, dopo aver celebrato questa ricorrenza il 26 novembre scorso, con la "Medea" degli Aretè Ensemble, tradotta e liberamente reinterpretata dai bravissimi Annika Srohm e Saba Salvemini (qui in foto con i vertici della Consulta e l'Assessora alle Pari Opportunità, Antonia Pansini), domani pomeriggio tornerà nuovamente a parlare di questo tema, costantemente d'attualità.
Lo farà alle 18.30, in Sala San Felice, con il reading di Raffaella Giancipoli intitolato "Esercizi di (r)esistenza", tratto dal saggio di Concita De Gregorio "Malamore. Esercizi di resistenza al dolore". La lettura scenica avrà l'accompagnamento musicale di Franco Varesano. Sarà raccontata così la storia di tante donne vittime di violenza. Violenza verbale, fisica, dell'anima.
A seguire vi sarà la tavola rotonda a cui parteciperà il professor Francesco Minervini, autore del libro "Non la picchiare così". Minervini ritorna Giovinazzo dopo aver presentato "Sono solo pupazzi", che ha riportato alla ribalta la storia di Gaetano Marchitelli, adolescente ucciso dalla mafia a Carbonara, quartiere periferico di Bari. Questo nuovo libro racconta la storia di "Maria", nome ovviamente di fantasia, oggi testimone di giustizia, ma ieri compagna di un boss pugliese.
Quella di Maria è una vicenda comune a quella di tante donne di "mala". Incarcerate dai mariti-padroni, uomini piccoli piccoli dal potere effimero, incapaci di comprendere il mistero enorme e grandissimo dell'amore verso gli altri. Francesco Minervini lo racconta con la semplicità che lo contraddistingue, educatore e divulgatore eccezionale per vocazione e scrittore per passione. O, forse, anche per necessità di raccontare pezzi di vite che altrimenti resterebbero nell'ombra per sempre.
La Consulta Femminile di Giovinazzo e l'Assessora Antonia Pansini hanno fatto davvero centro. Il programma di quest'anno è risultato completo e di grande valore comunicativo, oltre che di ampio respiro culturale. Domenica pomeriggio sarebbe un peccato non essere in Sala San Felice.