Via De Turcolis
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Attualità

«Quella "strana" giostra dell'estate»

Un giovinazzese contesta «l'assurda sarabanda di auto che si immettono nel Libertà, facendo andare in tilt l'intero rione»

Una lettera, giunta in redazione a firma di Lino Labianca, residente in piazza della Vittoria, punta il dito contro quell'assurda sarabanda di autovetture che, nelle ore serali, si immettono nelle vie del Libertà facendo andare in tilt l'intero rione. Ecco cosa scrive.

«Come ogni estate - scrive - anche quest'anno sono state emesse le ordinanze sindacali che dovrebbero regolare il transito delle auto dalla strada statale 16 al lungomare, transitando da piazza Vittorio Emanuele II. L'obiettivo, più volte dichiarato dall'attuale Amministrazione, è quello di creare una zona pedonale estesa che favorisca il flusso turistico necessario all'economia cittadina decongestionando e rendendo umanamente più fruibile l'intera zona interessata.

L'intento, pienamente condivisibile, è, però, puntualmente smentito dai fatti!

Non si riesce a comprendere, infatti, la evidente contraddizione a cui si assiste quotidianamente, nelle ore serali, quando gli occupanti delle auto provenienti da via Bari e via Molfetta vengono canalizzati e dirottati, attraverso le piazze Vittorio Emanuele II e Umberto I, nell'adiacente quartiere Libertà dove, dopo curve-curvette e strettoie, sfociano in piazza della Vittoria impazienti di raggiungere il lungomare di Ponente, obiettivo primario della loro "passeggiata in auto".

Qui, il genio cittadino della viabilità estiva, valicando ogni limite della creatività e dell'umano raziocinio, obbliga questo flusso di delusi a fondersi con un altro flusso motorizzato che dopo avere percorso invano l'intera via de Turcolis, diretto sul lungomare di Ponente, trovandola chiusa è costretto a tornare indietro sfociando anch'esso in piazza della Vittoria.

Qui i "cugini di sventura", vittime di un piano evidentemente perverso, danno vita (penalizzati anche dalla segnaletica inesistente) ad una "giostra" senza fine alla ricerca di uno sbocco liberatore che i più fortunati riescono alla fine a conquistare scoprendo, amareggiati e delusi che dopo la gratuita quanto infruttuosa deviazione offertagli dall'amministrazione comunale si trovano di fatto al punto di partenza (via Molfetta) senza aver guardato il mare nemmeno dal finestrino della loro auto.

A chi giova questa inutile sarabanda più volte segnalata a chi di dovere anche dagli addetti ai lavori? A nessuno, riteniamo, perché i pochi esercenti interessati dal percorso delle auto non potranno mai avere costoro tra i loro clienti per la mancanza di parcheggi a meno di contravvenire al codice della strada e all'ordine pubblico che la stessa amministrazione dovrebbe tutelare.

Il transito e la sicurezza delle persone che passeggiano lungo le strade interessate o che da piazza Vittorio Emanuele II si spostano sul vicino lungomare di Ponente è fortemente compromessa, mentre la innegabile e rilevante usura delle strade che le auto procurano resta a carico dell'intera cittadinanza che paga le tasse e quindi la loro manutenzione.

Non sono da meno l'evidente l'inquinamento acustico e quello ambientale che restano "patrimonio" indesiderato della collettività residente, mentre il lungomare di Ponente da percorrere in auto resta un sogno per la maggior parte degli automobilisti occasionali che sicuramente mai ripeteranno questa esperienza.

L'elenco degli svantaggi che questo disarmonico provvedimento procura all'intera collettività potrebbe continuare alla stessa stregua della sterile ed infruttuosa ricerca dei vantaggi collettivi che risultano inesistenti ma, con uno spirito di mera collaborazione, pongo la seguente domanda e proposta: perché non si adotta sistematicamente nei mesi di luglio e di agosto la chiusura dell'intera piazza Vittorio II Emanuele (per intenderci dalla rotonda con la barca) quotidianamente dalle ore 20.00 alle ore 00.00 anziché sporadicamente come è previsto attualmente?

Quali sono gli interessi e le ragioni (di pochi a questo punto) che, invece, impediscono la realizzazione degli obiettivi e delle promesse fatte da questa amministrazione? Mi rendo conto - conclude - che sperare in una risposta è come credere alle favole però la sensibilizzazione delle coscienze pulite quello no, non è un sogno, ma un impegno per tutti».
  • Quartiere Libertà Giovinazzo
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