Vita di città
Quel Cristo Bambino adagiato su una spugna di mare
Ritrovato a Giovinazzo, alle spalle dell'ex Marmeria Barbone. Il racconto dell'artista Alessandro Cavaliere
Giovinazzo - martedì 3 dicembre 2024
Un pupazzetto raffigurante Gesù Bambino è stato rinvenuto nella giornata di ieri, lunedì 2 dicembre, nel tratto di costa alle spalle dell'ex Marmeria Barbone, un non luogo per eccellenza, il cui progetto di rigenerazione è stato bloccato dalla burocrazia. A ritrovarlo l'artista napoletano che vive da anni a Giovinazzo, Alessandro Cavaliere.
La particolarità, quasi un segno secondo il protagonista di questa storia, è che il pupazzetto, sostanzialmente nudo, si era adagiato su una spugna di mare: «In genere - ci ha raccontato Cavaliere - vado da quelle parti dopo le mareggiate. Ci sono ciottoli, tronchi e pietre utili alle mie creative, ma questa volta è stato diverso. Imbattersi in quell'incredibile scena mi ha fatto pensare che alcuni progetti sociali che sto intraprendendo anche per lavoro (Cavaliere è nel personale di cooperative che si occupano di anziani e di disagio) dovessero essere portati avanti con particolare lena, l'ho visto come un segnale. Il Cristo, nudo, che si fa uomo, che nonostante tutto viene al mondo per darci luce. Oggi ho trovato Lui, scolorito, indifeso ma con una forza dirompente, adagiato per un caso fortuito su una spugna di mare».
Un episodio singolare che per molti credenti significherà molto. Per altri sarà di nessuna rilevanza, ma resta il cuore sensibile di un artista che vive la nostra comunità con dedizione e amore e che ha intravisto un segno potente dell'Avvento, non senza riferimento ai tanti bambini "nudi" in tutto il mondo che soffrono freddo, fame, solitudine. Il Natale, a nostro modestissimo avviso, è soprattutto questo: Avvento, appunto, di una luce nuova. Chi ha orecchie per sentire, speriamo oda.
La particolarità, quasi un segno secondo il protagonista di questa storia, è che il pupazzetto, sostanzialmente nudo, si era adagiato su una spugna di mare: «In genere - ci ha raccontato Cavaliere - vado da quelle parti dopo le mareggiate. Ci sono ciottoli, tronchi e pietre utili alle mie creative, ma questa volta è stato diverso. Imbattersi in quell'incredibile scena mi ha fatto pensare che alcuni progetti sociali che sto intraprendendo anche per lavoro (Cavaliere è nel personale di cooperative che si occupano di anziani e di disagio) dovessero essere portati avanti con particolare lena, l'ho visto come un segnale. Il Cristo, nudo, che si fa uomo, che nonostante tutto viene al mondo per darci luce. Oggi ho trovato Lui, scolorito, indifeso ma con una forza dirompente, adagiato per un caso fortuito su una spugna di mare».
Un episodio singolare che per molti credenti significherà molto. Per altri sarà di nessuna rilevanza, ma resta il cuore sensibile di un artista che vive la nostra comunità con dedizione e amore e che ha intravisto un segno potente dell'Avvento, non senza riferimento ai tanti bambini "nudi" in tutto il mondo che soffrono freddo, fame, solitudine. Il Natale, a nostro modestissimo avviso, è soprattutto questo: Avvento, appunto, di una luce nuova. Chi ha orecchie per sentire, speriamo oda.