Cronaca
Quel che resta di un'auto: ennesimi ritrovamenti a Giovinazzo
Una Peugeot 208 è stata rinvenuta dalle Guardie Campestri, un Fiat Doblò e una Ford EcoSport dalla Polizia Locale
Giovinazzo - giovedì 8 aprile 2021
Lo scheletro spolpato e infine dato alle fiamme di una Peugeot 208 è stato rinvenuto nel pomeriggio di martedì scorso, dalle Guardie Campestri, nelle campagne di Giovinazzo. Nella stessa zona, appena dodici ore dopo, la Polizia Locale ha rinvenuto le carcasse di altre due autovetture - un Fiat Doblò e una Ford EcoSport rubate - già smontate e bruciate.
Un lavoro certosino, maniacale, quasi chirurgico. E purtroppo da mesi, anche a queste latitudini, non rappresenta più una novità. La prima auto - le targhe e il telaio sono illeggibili - è di provenienza furtiva: i banditi, dopo averla trafugata, hanno smontato ogni singolo accessorio. È stata ritrovata in queste condizioni, completamente cannibalizzata e poi incendiata, dal personale del locale Consorzio, nel corso degli ordinari pattugliamenti rurali. La carcassa è stata rinvenuta in località Lago Serpente, nelle campagne intorno ai territori di Terlizzi e di Bitonto. E non è la prima volta che in quella zona vengano ritrovate auto rubate. O meglio, quel che ne resta: la vettura, infatti, è stata saccheggiata di ogni componente riutilizzabile. Per i rilievi di legge sono stati allertati gli agenti di Polizia Locale, a cui sono demandate le indagini, i quali, ieri mattina, giunti sul posto, hanno rastrellato la zona e hanno rinvenuto altre due autovetture, un Fiat Doblò ed una Ford EcoSport, entrambe rubate e cannibalizzate, la prima data anche alle fiamme. Al momento non si conosce una cifra precisa per quantificare il fenomeno.
E non è tutto: altre due vetture, una Citroën Berlingo ed una Mitsubishi Pajero, ambedue incendiate dopo il furto, sono state scoperte ieri pomeriggio dalle Guardie Campestri in località Enziteto del Vecchio: forse rappresentano un cavallo di ritorno fallito. Le altre, invece, occultate in campagna e fatte a pezzi, finiscono nei circuiti dei demolitori compiacenti.
Un lavoro certosino, maniacale, quasi chirurgico. E purtroppo da mesi, anche a queste latitudini, non rappresenta più una novità. La prima auto - le targhe e il telaio sono illeggibili - è di provenienza furtiva: i banditi, dopo averla trafugata, hanno smontato ogni singolo accessorio. È stata ritrovata in queste condizioni, completamente cannibalizzata e poi incendiata, dal personale del locale Consorzio, nel corso degli ordinari pattugliamenti rurali. La carcassa è stata rinvenuta in località Lago Serpente, nelle campagne intorno ai territori di Terlizzi e di Bitonto. E non è la prima volta che in quella zona vengano ritrovate auto rubate. O meglio, quel che ne resta: la vettura, infatti, è stata saccheggiata di ogni componente riutilizzabile. Per i rilievi di legge sono stati allertati gli agenti di Polizia Locale, a cui sono demandate le indagini, i quali, ieri mattina, giunti sul posto, hanno rastrellato la zona e hanno rinvenuto altre due autovetture, un Fiat Doblò ed una Ford EcoSport, entrambe rubate e cannibalizzate, la prima data anche alle fiamme. Al momento non si conosce una cifra precisa per quantificare il fenomeno.
E non è tutto: altre due vetture, una Citroën Berlingo ed una Mitsubishi Pajero, ambedue incendiate dopo il furto, sono state scoperte ieri pomeriggio dalle Guardie Campestri in località Enziteto del Vecchio: forse rappresentano un cavallo di ritorno fallito. Le altre, invece, occultate in campagna e fatte a pezzi, finiscono nei circuiti dei demolitori compiacenti.