Politica
PVA su annullamento atti Settore Urbanistica e Lavori Pubblici: «Cronaca di un disastro annunciato»
Diretta Facebook di Daniele de Gennaro per mettere a nudo le incongruenze dell'Amministrazione comunale e annunciare quanto stabilito dal Collegio dei Revisori dei Conti
Giovinazzo - mercoledì 20 gennaio 2021
00.13
«Una notizia destinata certamente a sconvolgere la vita politica ed amministrativa locale».
Ne è certa PrimaVera Alternativa, il movimento civico di opposizione che ieri sera ha voluto rendere pubblico quanto sancito dal Collegio dei Revisori, l'organo preposto a vigilare sulla regolarità tecnica e contabile della gestione amministrativa degli enti comunali.
Lo ha fatto attraverso una diretta Facebook del suo leader, il Consigliere Daniele de Gennaro, il quale ha raccontato che il Collegio «ha formalmente richiesto all'Amministrazione Comunale di revocare tutti gli atti di nomina del Dirigente del Settore Urbanistica posti in essere dalla Giunta Comunale e dal Sindaco e di revocare e/o annullare tutti gli atti da quest'ultimo emanati, dalla data del suo pensionamento (1 novembre 2020) sino ad oggi, "in quanto lo stesso era privo di legittimità soggettiva nella elaborazione e firma degli stessi"».
Tantissimi gli atti, come ha ricordato de Gennaro, che rischiano di «diventare carta straccia e di non avere alcuna validità giuridica».
«Quasi tre mesi di attività amministrativa in materia urbanistica e dei lavori pubblici svolta in palese violazione delle leggi vigenti - ricorda quindi una nota successiva alla diretta giunta da PVA -. Un evento di straordinaria gravità, che pone in dubbio la validità dell'attività amministrativa, da cui potrebbero scaturire ingenti danni erariali. Un naufragio amministrativo e politico a cui l'amministrazione Depalma irresponsabilmente ed arrogantemente non ha cercato di sottrarsi neanche dopo l'allarme lanciato con i propri esposti da PrimaVera Alternativa ed il parere reso dalla Corte dei Conti, Sezione Regionale di Controllo per la Puglia, a cui lo stesso Depalma si era rivolto per chiedere lumi».
La Sezione pugliese della Corte dei Conti, nella sua deliberazione n. 107/2020/PAR del 25 novembre 2020, aveva tuttavia esplicato chiaramente quanto messo nero su bianco e cioè che «un rapporto dirigenziale non può proseguire oltre il limite ordinamentale di età previsto per il collocamento a riposo dei pubblici dipendenti».
Il commento di de Gennaro e di tutto il direttivo di PrimaVera Alternativa è inevitabilmente tra lo sprezzante e l'ironico: «Ma Depalma & Co., pur recependo il parere della Corte dei Conti, hanno deciso clamorosamente di disattenderlo, perseverando nell'assegnare l'incarico al Dirigente del Settore Urbanistica e Lavori Pubblici, seppur ormai in pensione. Il 5 gennaio 2021 è dovuta intervenire perfino la Presidenza del Consiglio dei Ministri, Ispettorato della Funzione Pubblica a ribadire la richiesta all'Amministrazione di annullare e/o revocare l'incarico dirigenziale, nonché richiamare il Collegio dei Revisori di intervenire nella vicenda per esercitare le prerogative attribuitole dalla legge».
«Un epilogo che comprova - si sottolinea - ulteriormente la pericolosità di questa amministrazione per sé stessa e, purtroppo, per chiunque intenda investire nella nostra città. Un'attività amministrativa, a questo punto, paragonabile ad una partita di Monopoli in cui la Città è costretta continuamente a tornare indietro senza passare dal via, senza trarre perciò alcun beneficio dalla sua azione e lasciando dietro di sé gravi danni per l'intera cittadinanza», è la chiusa tra amarezza e sarcasmo.
Ne è certa PrimaVera Alternativa, il movimento civico di opposizione che ieri sera ha voluto rendere pubblico quanto sancito dal Collegio dei Revisori, l'organo preposto a vigilare sulla regolarità tecnica e contabile della gestione amministrativa degli enti comunali.
Lo ha fatto attraverso una diretta Facebook del suo leader, il Consigliere Daniele de Gennaro, il quale ha raccontato che il Collegio «ha formalmente richiesto all'Amministrazione Comunale di revocare tutti gli atti di nomina del Dirigente del Settore Urbanistica posti in essere dalla Giunta Comunale e dal Sindaco e di revocare e/o annullare tutti gli atti da quest'ultimo emanati, dalla data del suo pensionamento (1 novembre 2020) sino ad oggi, "in quanto lo stesso era privo di legittimità soggettiva nella elaborazione e firma degli stessi"».
Tantissimi gli atti, come ha ricordato de Gennaro, che rischiano di «diventare carta straccia e di non avere alcuna validità giuridica».
«Quasi tre mesi di attività amministrativa in materia urbanistica e dei lavori pubblici svolta in palese violazione delle leggi vigenti - ricorda quindi una nota successiva alla diretta giunta da PVA -. Un evento di straordinaria gravità, che pone in dubbio la validità dell'attività amministrativa, da cui potrebbero scaturire ingenti danni erariali. Un naufragio amministrativo e politico a cui l'amministrazione Depalma irresponsabilmente ed arrogantemente non ha cercato di sottrarsi neanche dopo l'allarme lanciato con i propri esposti da PrimaVera Alternativa ed il parere reso dalla Corte dei Conti, Sezione Regionale di Controllo per la Puglia, a cui lo stesso Depalma si era rivolto per chiedere lumi».
La Sezione pugliese della Corte dei Conti, nella sua deliberazione n. 107/2020/PAR del 25 novembre 2020, aveva tuttavia esplicato chiaramente quanto messo nero su bianco e cioè che «un rapporto dirigenziale non può proseguire oltre il limite ordinamentale di età previsto per il collocamento a riposo dei pubblici dipendenti».
Il commento di de Gennaro e di tutto il direttivo di PrimaVera Alternativa è inevitabilmente tra lo sprezzante e l'ironico: «Ma Depalma & Co., pur recependo il parere della Corte dei Conti, hanno deciso clamorosamente di disattenderlo, perseverando nell'assegnare l'incarico al Dirigente del Settore Urbanistica e Lavori Pubblici, seppur ormai in pensione. Il 5 gennaio 2021 è dovuta intervenire perfino la Presidenza del Consiglio dei Ministri, Ispettorato della Funzione Pubblica a ribadire la richiesta all'Amministrazione di annullare e/o revocare l'incarico dirigenziale, nonché richiamare il Collegio dei Revisori di intervenire nella vicenda per esercitare le prerogative attribuitole dalla legge».
«Un epilogo che comprova - si sottolinea - ulteriormente la pericolosità di questa amministrazione per sé stessa e, purtroppo, per chiunque intenda investire nella nostra città. Un'attività amministrativa, a questo punto, paragonabile ad una partita di Monopoli in cui la Città è costretta continuamente a tornare indietro senza passare dal via, senza trarre perciò alcun beneficio dalla sua azione e lasciando dietro di sé gravi danni per l'intera cittadinanza», è la chiusa tra amarezza e sarcasmo.