Politica
PVA: «Ordinanza tardiva su emissioni sonore. Un grande bluff»
Dura nota del movimento civico d'opposizione che punta il dito su tempistiche e contenuto del provvedimento sindacale
Giovinazzo - venerdì 11 agosto 2023
Una lunga nota scaturita dall'ordinanza emanata dal sindaco Michele Sollecito per regolamentare le emissioni sonore a Giovinazzo dal 10 agosto al 18 settembre. È quella scritta da PrimaVera Alternativa, il principale movimento d'opposizione cittadina all'amministrazione comunale.
Il provvedimento sindacale era giunto in seguito al serrato dibattito, non senza schermaglie, dello scorso 4 agosto in Aula Pignatelli. Si vorrebbero, almeno sulla carta, contemperare le esigenze delle attività commerciali e dei residenti firmatari di una petizione. Un tentativo che, secondo PVA, non sarebbe affatto riuscito e dal coordinamento guidato dalla presidente Carmela Zaza fanno anche rilevare che non solo si prospetterebbe come un atto "bluff", per via di tante deroghe, ma quelle stesse deroghe avrebbero dei vizi formali rinvenenti da pronunzie giurisprudenziali che ne limiterebbero decisamente l'efficacia.
Tutto nero su bianco in una lunga ed interessante nota di PrimaVera Alternativa che vi proponiamo sotto il nostro scritto (G.B).
«Entra da oggi (ieri 10 agosto, ndr) in vigore l'ordinanza sindacale sulle emissioni sonore: un'ordinanza tardiva, che non convince affatto, sia per il suo contenuto che per la sua genesi.
L'ordinanza Sollecito è, infatti, l'epilogo di una grossolana messa in scena, peraltro mal recitata e mal riuscita, ordita dal Sindaco con la complicità della Giunta e dei consiglieri di maggioranza, iniziata il 4 agosto con il Consiglio Comunale monotematico sul tema delle emissioni sonore.
Un Consiglio non preceduto da alcuna istruttoria e/o proposta su cui discutere; un monologo di un sindaco nervoso e autoritario in cui non vi è stato neanche un intervento dei competenti Assessori e dei consiglieri di maggioranza (perché rimanere in silenzio su un tema così sentito dai cittadini?), se non quello della consigliera Sollecito che si è limitata a proporre ciò che era già stato premeditato e deciso prima del Consiglio: una ordinanza sindacale tardiva (e forse anche illegittima).
Una mortificazione del ruolo del Consiglio Comunale e una strumentalizzazione della petizione cittadina che altro non chiedeva se non il sacrosanto rispetto della legge e della vigente normativa sulle emissioni sonore.
E così si è giunti all'ordinanza sindacale che con le sue deroghe orarie non fa che PEGGIORARE la situazione rappresentata nella petizione popolare.
Infatti, se fino a ieri era previsto lo stop della musica ad alto volume alle 24.00, con la nuova ordinanza del Sindaco Sollecito, a partire da oggi (ieri, 10 agosto, ndr) e per i prossimi 40 giorni (dal 10 agosto al 18 settembre), viene invece autorizzata una ulteriore proroga alle emissioni sonore fino all'1.00 di notte per 14 giorni e addirittura sino alle 2.00 per 6 giorni, oltre alle altre decine di deroghe previste per lo svolgimento delle singole manifestazioni dell'Estate Giovinazzese!
E tutto ciò nonostante la giurisprudenza abbia più volte ribadito che la deroga oraria alle emissioni sonore non possa essere estesa per un rilevante periodo temporale, ma DEBBA necessariamente essere LIMITATA a singoli eventi occasionali (da ultimo il decreto del Tar Lecce, n. 404 del 22 luglio 2023 ha sospeso l'efficacia di un'ordinanza analoga del Sindaco di Brindisi).
Insomma, un'ordinanza sindacale che con le sue deroghe non migliora la situazione denunciata dai firmatari della petizione e dalla stragrande maggioranza dei Giovinazzesi e anzi sembra farsi beffa delle loro richieste».
Primavera Alternativa
Il provvedimento sindacale era giunto in seguito al serrato dibattito, non senza schermaglie, dello scorso 4 agosto in Aula Pignatelli. Si vorrebbero, almeno sulla carta, contemperare le esigenze delle attività commerciali e dei residenti firmatari di una petizione. Un tentativo che, secondo PVA, non sarebbe affatto riuscito e dal coordinamento guidato dalla presidente Carmela Zaza fanno anche rilevare che non solo si prospetterebbe come un atto "bluff", per via di tante deroghe, ma quelle stesse deroghe avrebbero dei vizi formali rinvenenti da pronunzie giurisprudenziali che ne limiterebbero decisamente l'efficacia.
Tutto nero su bianco in una lunga ed interessante nota di PrimaVera Alternativa che vi proponiamo sotto il nostro scritto (G.B).
«Entra da oggi (ieri 10 agosto, ndr) in vigore l'ordinanza sindacale sulle emissioni sonore: un'ordinanza tardiva, che non convince affatto, sia per il suo contenuto che per la sua genesi.
L'ordinanza Sollecito è, infatti, l'epilogo di una grossolana messa in scena, peraltro mal recitata e mal riuscita, ordita dal Sindaco con la complicità della Giunta e dei consiglieri di maggioranza, iniziata il 4 agosto con il Consiglio Comunale monotematico sul tema delle emissioni sonore.
Un Consiglio non preceduto da alcuna istruttoria e/o proposta su cui discutere; un monologo di un sindaco nervoso e autoritario in cui non vi è stato neanche un intervento dei competenti Assessori e dei consiglieri di maggioranza (perché rimanere in silenzio su un tema così sentito dai cittadini?), se non quello della consigliera Sollecito che si è limitata a proporre ciò che era già stato premeditato e deciso prima del Consiglio: una ordinanza sindacale tardiva (e forse anche illegittima).
Una mortificazione del ruolo del Consiglio Comunale e una strumentalizzazione della petizione cittadina che altro non chiedeva se non il sacrosanto rispetto della legge e della vigente normativa sulle emissioni sonore.
E così si è giunti all'ordinanza sindacale che con le sue deroghe orarie non fa che PEGGIORARE la situazione rappresentata nella petizione popolare.
Infatti, se fino a ieri era previsto lo stop della musica ad alto volume alle 24.00, con la nuova ordinanza del Sindaco Sollecito, a partire da oggi (ieri, 10 agosto, ndr) e per i prossimi 40 giorni (dal 10 agosto al 18 settembre), viene invece autorizzata una ulteriore proroga alle emissioni sonore fino all'1.00 di notte per 14 giorni e addirittura sino alle 2.00 per 6 giorni, oltre alle altre decine di deroghe previste per lo svolgimento delle singole manifestazioni dell'Estate Giovinazzese!
E tutto ciò nonostante la giurisprudenza abbia più volte ribadito che la deroga oraria alle emissioni sonore non possa essere estesa per un rilevante periodo temporale, ma DEBBA necessariamente essere LIMITATA a singoli eventi occasionali (da ultimo il decreto del Tar Lecce, n. 404 del 22 luglio 2023 ha sospeso l'efficacia di un'ordinanza analoga del Sindaco di Brindisi).
Insomma, un'ordinanza sindacale che con le sue deroghe non migliora la situazione denunciata dai firmatari della petizione e dalla stragrande maggioranza dei Giovinazzesi e anzi sembra farsi beffa delle loro richieste».
Primavera Alternativa