Politica
PVA: «Nuova gara servizio igiene pubblica: così non va»
Una nota del partito di opposizione accende i riflettori sul silenzio calato a Giovinazzo
Giovinazzo - venerdì 8 novembre 2024
Una nuova gara per il servizio di igiene pubblica sarà bandita una gara per il servizio di igiene pubblica. A Giovinazzo se ne parla molto poco o forse non se ne parla affatto. PrimaVera Alternativa dà la sua lettura dei fatti in una nota che vi pubblichiamo integralmente:
«Tra tutte le tasse, certamente la TARI è quella più odiosa!
Lo è anche perché dinanzi ai sacrifici per differenziare i rifiuti non si è mai premiati; anzi, le tariffe aumentano sistematicamente!
Ebbene, nell'ARO BA2 che comprende anche la nostra città, a brevissimo sarà bandita una nuova gara, essendo oramai decorsi i termini del vecchio contratto.
Vista l'importanza della vicenda (soprattutto per le nostre tasche!), questo dovrebbe essere l'argomento centrale di discussione pubblica e politica; ed invece nessuno ne parla!
Eppure, nel silenzio generale, qualcosa si sta muovendo, anche se, a nostro sommesso avviso, in maniera scomposta e pericolosa.
Dalle carte si apprende infatti che i Sindaci dell'ARO BA2 (e, dunque, anche quello di Giovinazzo), piuttosto incautamente, sono orientati a percorrere la strada del "Project Financing" per la nuova Gara del servizio di Igiene Urbana 2025/34.
Una scelta veramente poco convincente!
Il Project Financing prevede, infatti, che sia il gestore del servizio a stilare, a titolo gratuito, il piano industriale; come contropartita gli viene riservato un diritto di prelazione sulla futura gara (art 193 del D.lgs. 36/2023).
È questa la ragione per cui questo strumento viene per lo più utilizzato per realizzare nuovi impianti: il privato si impegna a realizzare l'impianto ricevendone in cambio la tariffa di conferimento.
Altra cosa però è il Project Financing per la gestione del servizio di igiene pubblica e di raccolta dei rifiuti.
Chi garantisce, infatti, che il proponente, che con tutta probabilità sarà anche gestore della raccolta, non crei un piano che risponda esclusivamente alle proprie esigenze ed interessi (evidentemente di guadagno) e non a quelli di ogni singolo comune?
E non basta!
I Sindaci dell'ARO Ba2 sembrano propensi ad adottare il cosiddetto "modello concessorio", ossia di affidamento al vincitore della gara del servizio di igiene pubblica anche della riscossione delle bollette TARI.
Questo significa che il cittadino sarà costretto ad interfacciarsi direttamente con il concessionario per ogni controversia; e molto probabilmente con un call center telefonico anziché con uffici e impiegati che rispondono alle domande.
Ed ancora!
Nei comuni attualmente è prevista la presenza di una figura terza (Direttore dell'Esecuzione del Contratto, DEC) che controlla il rispetto del capitolato e che, in caso di inadempienze, applica delle sanzioni sul canone mensile corrisposto al gestore.
Con il "modello concessionario" chi controllerà il gestore?
Il "controllato" diventerà anche "controllore" di se stesso?
Per tutti questi motivi siamo sfavorevoli alla scelta del Project Financing e del "sistema concessorio"; a maggior ragione poi se questa scelta viene operata "col favore delle tenebre" e al di fuori di ogni dibattito pubblico.
A nostro avviso bisognerebbe invece procedere con l'elaborazione di un piano industriale, valorizzando le peculiarità di ciascun comune, note solo ai propri uffici, e con la successiva gara d'appalto.
E bisognerebbe farlo anche presto, per evitare che le proroghe tecniche all'attuale contratto diventino la regola!».
PrimaVera Alternativa
«Tra tutte le tasse, certamente la TARI è quella più odiosa!
Lo è anche perché dinanzi ai sacrifici per differenziare i rifiuti non si è mai premiati; anzi, le tariffe aumentano sistematicamente!
Ebbene, nell'ARO BA2 che comprende anche la nostra città, a brevissimo sarà bandita una nuova gara, essendo oramai decorsi i termini del vecchio contratto.
Vista l'importanza della vicenda (soprattutto per le nostre tasche!), questo dovrebbe essere l'argomento centrale di discussione pubblica e politica; ed invece nessuno ne parla!
Eppure, nel silenzio generale, qualcosa si sta muovendo, anche se, a nostro sommesso avviso, in maniera scomposta e pericolosa.
Dalle carte si apprende infatti che i Sindaci dell'ARO BA2 (e, dunque, anche quello di Giovinazzo), piuttosto incautamente, sono orientati a percorrere la strada del "Project Financing" per la nuova Gara del servizio di Igiene Urbana 2025/34.
Una scelta veramente poco convincente!
Il Project Financing prevede, infatti, che sia il gestore del servizio a stilare, a titolo gratuito, il piano industriale; come contropartita gli viene riservato un diritto di prelazione sulla futura gara (art 193 del D.lgs. 36/2023).
È questa la ragione per cui questo strumento viene per lo più utilizzato per realizzare nuovi impianti: il privato si impegna a realizzare l'impianto ricevendone in cambio la tariffa di conferimento.
Altra cosa però è il Project Financing per la gestione del servizio di igiene pubblica e di raccolta dei rifiuti.
Chi garantisce, infatti, che il proponente, che con tutta probabilità sarà anche gestore della raccolta, non crei un piano che risponda esclusivamente alle proprie esigenze ed interessi (evidentemente di guadagno) e non a quelli di ogni singolo comune?
E non basta!
I Sindaci dell'ARO Ba2 sembrano propensi ad adottare il cosiddetto "modello concessorio", ossia di affidamento al vincitore della gara del servizio di igiene pubblica anche della riscossione delle bollette TARI.
Questo significa che il cittadino sarà costretto ad interfacciarsi direttamente con il concessionario per ogni controversia; e molto probabilmente con un call center telefonico anziché con uffici e impiegati che rispondono alle domande.
Ed ancora!
Nei comuni attualmente è prevista la presenza di una figura terza (Direttore dell'Esecuzione del Contratto, DEC) che controlla il rispetto del capitolato e che, in caso di inadempienze, applica delle sanzioni sul canone mensile corrisposto al gestore.
Con il "modello concessionario" chi controllerà il gestore?
Il "controllato" diventerà anche "controllore" di se stesso?
Per tutti questi motivi siamo sfavorevoli alla scelta del Project Financing e del "sistema concessorio"; a maggior ragione poi se questa scelta viene operata "col favore delle tenebre" e al di fuori di ogni dibattito pubblico.
A nostro avviso bisognerebbe invece procedere con l'elaborazione di un piano industriale, valorizzando le peculiarità di ciascun comune, note solo ai propri uffici, e con la successiva gara d'appalto.
E bisognerebbe farlo anche presto, per evitare che le proroghe tecniche all'attuale contratto diventino la regola!».
PrimaVera Alternativa