Politica
PVA: «Giovinazzo non è più un'isola felice»
Lettera aperta del movimento alle istituzioni ed ai giovinazzesi
Giovinazzo - martedì 7 novembre 2017
«C'è bisogno di rompere il muro del silenzio, prima che anche la sicurezza e l'ordine pubblico diventino un'emergenza». Lo affermano i vertici di PrimaVera Alternativa sotto forma di lettera aperta ad istituzioni e città tutta.
«PrimaVera Alternativa esprime il ringraziamento più sentito a Carabinieri e Polizia di Stato per le recenti operazioni anti-crimine compiute a Giovinazzo - continua la nota -, delle quali i media hanno dato notizia nei giorni scorsi (anche oggi pubblichiamo una notizia sul ritorno della prostituzione sul territorio cittadino, ndr). La recente recrudescenza di questi episodi - insistono da PVA - ed il fatto che gli organi inquirenti della magistratura penale descrivano Giovinazzo come una "delle più fiorenti piazze di spaccio della droga" devono farci seriamente riflettere».
Questa riflessione di PVA va oltre e cerca di fungere da sprone ad affrontare la situazione di petto col coinvolgimento di tutta la società giovinazzesi: «Le brillanti operazioni portate a termine dalle forze dell'ordine - sottolinea PVA -, da sole, non possono costituire il rimedio risolutivo alla criminalità, la cui presenza invasiva rischia di condizionare ed inficiare qualsiasi sforzo per favorire lo sviluppo e la crescita economica, sociale e culturale di Giovinazzo».
La cronaca di questi giorni non lascia tranquilli e la forza d'opposizione invita anche l'Amministrazione comunale a fare la sua parte, insieme al tessuto imprenditoriale e a chi lavora nel settore del commercio.
Nessuno si senta solo, ma anche che nessuno lasci solo l'altro: «Noi di PrimaVera Alternativa - evidenziano - siamo convinti che non sia più possibile demandare solo allo "Stato" una risposta che deve essere invece di tutti. C'è bisogno di una concreta assunzione di responsabilità collettiva, dalle istituzioni comunali, agli operatori economici, sino ad arrivare a tutti noi cittadini giovinazzesi - si legge -. C'è bisogno che tutto ciò avvenga prima che anche la sicurezza e l'ordine pubblico divengano una vera e propria emergenza; l'ennesima per questa città!
Non è più tempo di tacere - concludono -, di fingere di non sapere o non vedere. Purtroppo i silenzi sono ancora tanti; quelli delle Istituzioni, poi, addirittura assordanti».
«PrimaVera Alternativa esprime il ringraziamento più sentito a Carabinieri e Polizia di Stato per le recenti operazioni anti-crimine compiute a Giovinazzo - continua la nota -, delle quali i media hanno dato notizia nei giorni scorsi (anche oggi pubblichiamo una notizia sul ritorno della prostituzione sul territorio cittadino, ndr). La recente recrudescenza di questi episodi - insistono da PVA - ed il fatto che gli organi inquirenti della magistratura penale descrivano Giovinazzo come una "delle più fiorenti piazze di spaccio della droga" devono farci seriamente riflettere».
Questa riflessione di PVA va oltre e cerca di fungere da sprone ad affrontare la situazione di petto col coinvolgimento di tutta la società giovinazzesi: «Le brillanti operazioni portate a termine dalle forze dell'ordine - sottolinea PVA -, da sole, non possono costituire il rimedio risolutivo alla criminalità, la cui presenza invasiva rischia di condizionare ed inficiare qualsiasi sforzo per favorire lo sviluppo e la crescita economica, sociale e culturale di Giovinazzo».
La cronaca di questi giorni non lascia tranquilli e la forza d'opposizione invita anche l'Amministrazione comunale a fare la sua parte, insieme al tessuto imprenditoriale e a chi lavora nel settore del commercio.
Nessuno si senta solo, ma anche che nessuno lasci solo l'altro: «Noi di PrimaVera Alternativa - evidenziano - siamo convinti che non sia più possibile demandare solo allo "Stato" una risposta che deve essere invece di tutti. C'è bisogno di una concreta assunzione di responsabilità collettiva, dalle istituzioni comunali, agli operatori economici, sino ad arrivare a tutti noi cittadini giovinazzesi - si legge -. C'è bisogno che tutto ciò avvenga prima che anche la sicurezza e l'ordine pubblico divengano una vera e propria emergenza; l'ennesima per questa città!
Non è più tempo di tacere - concludono -, di fingere di non sapere o non vedere. Purtroppo i silenzi sono ancora tanti; quelli delle Istituzioni, poi, addirittura assordanti».