Politica
TARI e rifiuti, PVA: «Da Iannone proposte scellerate. Il Sindaco si dissoci»
Capurso: «Spieghi alla città perché tali costi non sono stati inseriti nel DEF nonostante l'obbligo di legge»
Giovinazzo - martedì 9 aprile 2019
12.17
Era quasi inevitabile che l'intervista su TARI e rifiuti rilasciataci da Ruggero Iannone, Consigliere comunale e capogruppo di Forza Italia, portasse con sé una scia di polemiche provenienti dal fronte opposto. A confermare la nostra idea, la nota apparsa sulla pagina di PrimaVera Alternativa nella giornata di ieri, lunedì 8 aprile.
«Nel tentativo di giustificare l'ennesimo aumento delle tariffe TARI ed il triste primato di Comune con la TARI più costosa - scrivono dal gruppo guidato da Girolamo Capurso -, il Consigliere Iannone, portavoce ed ispiratore (sic!) della maggioranza, afferma che bisogna "riaprire le discariche pubbliche" e "realizzare termovalorizzatori". Se questi signori pensano di riaprire la discarica o realizzare un termovalorizzatore nel nostro territorio o in quello di qualche comune limitrofo - è la promessa che suona come un avvertimento - si sbagliano di grosso: mobiliteremo tutta la città per dire "NO" a queste scellerate proposte!».
Per la verità Iannone ci aveva confidato di essere contrario alle politiche in fatto di rifiuti portato avanti dal precedente Governatore regionale, Nichi Vendola, in fatto di impianti che completino il ciclo dei rifiuti, ma ci aveva ribadito a più riprese, per verità di cronaca, che Giovinazzo aveva già ampiamente dato e che c'è necessità di impianti «che nascano lontani dai centri abitati».
A PrimaVera Alternativa questa è suonata in ogni caso come una mazzata ai risultati ottenuti dalla mobilitazione dello scorso autunno e di un altro autunno, di cui ricordano i contenuti all'esponente di centro-destra: «Il Sindaco e la maggioranza si dissocino pubblicamente dalle proposte del consigliere Iannone - è la richiesta esplicita avanzata -. Quello stesso Iannone che solo qualche anno fa definì "scellerato" l'ampliamento della discarica (ordinanza Sindacale Depalma 2014), scagliandosi contro il "suo" attuale Sindaco, accusandolo (correttamente!) di far pagare ai giovinazzesi una TARI più alta di quella dei comuni limitrofi».
«Quello stesso Iannone – insistono da PVA – che qualche anno fa ha votato unitamente a tutto il Consiglio Comunale la ferma volontà del Comune di Giovinazzo di vietare ogni tipo di discarica sul nostro territorio! Quello stesso Iannone che sta in maggioranza con alleati fedeli ad Emiliano, il quale, chissà perché, solo quando fa comodo a lui diventa esponente delle sinistre!».
Anche il presidente di PVA, Girolamo Capurso, intervenendo con un suo post sulle dichiarazioni rilasciateci da Iannone circa i costi che avrebbero portato ad un innalzamento della TARI, ha così commentato: «Qualcuno spieghi al Dott. Iannone cosa sono i costi standard previsti dalla legge 147 del 2013 e obbligatori a partire già dal 2018. Il calcolo di tali costi – asserisce Capurso – non ha niente a che vedere con quelli inseriti nel Piano Industriale preso a riferimento per il bando e il capitolato d' appalto del servizio di raccolta dei Rifiuti. Si tratta di tutt'altro! Magari potrebbe cominciare dando una lettura alle linee guide del MEF o ai documenti IFEL (fondazione ANCI).
Anziché smentire in maniera maldestra i calcoli di PVA –ha continuato Capurso – il Consigliere Iannone spieghi alla città perché tali costi non siano stati inseriti nel DEF nonostante l' obbligo di legge! Sono comunque sempre a disposizione di chiunque, per eventuali chiarimenti».
Poi, nella serata di ieri, il presidente di PVA ha risposto direttamente all'esponente forzista, cercando di andare ulteriormente nel dettaglio: «Vorrei rispondere in maniera tecnica, ma sinceramente mi viene il dubbio che la cosa non serva. Sono rimasto sbigottito quando in Consiglio Comunale, Iannone ha dichiarato che la formula prevista dalla legge 158/99, chiaramente indicata nel PEF e nel Piano tariffario, non poteva essere applicata perché noi giovinazzesi paghiamo un canone (perché gli altri cosa fanno? Non pagano?), salvo poi votare favorevolmente una delibera basata proprio sull'applicazione di quella formula (sarà frutto di un copia/incolla?).
Conoscere i fabbisogni stardard - ha spiegato Capurso che ha dichiarato di non voler sembrare scortese nei confronti dell'avversario politico -, che ricordo a Iannone sono obbligatori dal 2018, consentirebbe ai Comuni l'applicazione di manovre correttive finalizzate a ricondurre a valori congrui i costi eccedenti quelli standard (specie quelli non supportati da un miglioramento del servizio), con conseguente diminuzione delle tariffe TARI.
Non averli riportati e non aver previsto alcun coefficiente di recupero di produttività in quella famosa formula - ha concluso Girolamo Capurso - evidenzia una sottovalutazione dei fondamentali adempimenti di una pubblica Amministrazione, che deve sempre tendere verso il miglioramento dei servizi e il contenimento dei costi, specie se a pagare sono i cittadini attraverso le tasse».
Siamo forse solo all'inizio di un altro capitolo della saga cittadina dedicata alla TARI.
«Nel tentativo di giustificare l'ennesimo aumento delle tariffe TARI ed il triste primato di Comune con la TARI più costosa - scrivono dal gruppo guidato da Girolamo Capurso -, il Consigliere Iannone, portavoce ed ispiratore (sic!) della maggioranza, afferma che bisogna "riaprire le discariche pubbliche" e "realizzare termovalorizzatori". Se questi signori pensano di riaprire la discarica o realizzare un termovalorizzatore nel nostro territorio o in quello di qualche comune limitrofo - è la promessa che suona come un avvertimento - si sbagliano di grosso: mobiliteremo tutta la città per dire "NO" a queste scellerate proposte!».
Per la verità Iannone ci aveva confidato di essere contrario alle politiche in fatto di rifiuti portato avanti dal precedente Governatore regionale, Nichi Vendola, in fatto di impianti che completino il ciclo dei rifiuti, ma ci aveva ribadito a più riprese, per verità di cronaca, che Giovinazzo aveva già ampiamente dato e che c'è necessità di impianti «che nascano lontani dai centri abitati».
A PrimaVera Alternativa questa è suonata in ogni caso come una mazzata ai risultati ottenuti dalla mobilitazione dello scorso autunno e di un altro autunno, di cui ricordano i contenuti all'esponente di centro-destra: «Il Sindaco e la maggioranza si dissocino pubblicamente dalle proposte del consigliere Iannone - è la richiesta esplicita avanzata -. Quello stesso Iannone che solo qualche anno fa definì "scellerato" l'ampliamento della discarica (ordinanza Sindacale Depalma 2014), scagliandosi contro il "suo" attuale Sindaco, accusandolo (correttamente!) di far pagare ai giovinazzesi una TARI più alta di quella dei comuni limitrofi».
«Quello stesso Iannone – insistono da PVA – che qualche anno fa ha votato unitamente a tutto il Consiglio Comunale la ferma volontà del Comune di Giovinazzo di vietare ogni tipo di discarica sul nostro territorio! Quello stesso Iannone che sta in maggioranza con alleati fedeli ad Emiliano, il quale, chissà perché, solo quando fa comodo a lui diventa esponente delle sinistre!».
Anche il presidente di PVA, Girolamo Capurso, intervenendo con un suo post sulle dichiarazioni rilasciateci da Iannone circa i costi che avrebbero portato ad un innalzamento della TARI, ha così commentato: «Qualcuno spieghi al Dott. Iannone cosa sono i costi standard previsti dalla legge 147 del 2013 e obbligatori a partire già dal 2018. Il calcolo di tali costi – asserisce Capurso – non ha niente a che vedere con quelli inseriti nel Piano Industriale preso a riferimento per il bando e il capitolato d' appalto del servizio di raccolta dei Rifiuti. Si tratta di tutt'altro! Magari potrebbe cominciare dando una lettura alle linee guide del MEF o ai documenti IFEL (fondazione ANCI).
Anziché smentire in maniera maldestra i calcoli di PVA –ha continuato Capurso – il Consigliere Iannone spieghi alla città perché tali costi non siano stati inseriti nel DEF nonostante l' obbligo di legge! Sono comunque sempre a disposizione di chiunque, per eventuali chiarimenti».
Poi, nella serata di ieri, il presidente di PVA ha risposto direttamente all'esponente forzista, cercando di andare ulteriormente nel dettaglio: «Vorrei rispondere in maniera tecnica, ma sinceramente mi viene il dubbio che la cosa non serva. Sono rimasto sbigottito quando in Consiglio Comunale, Iannone ha dichiarato che la formula prevista dalla legge 158/99, chiaramente indicata nel PEF e nel Piano tariffario, non poteva essere applicata perché noi giovinazzesi paghiamo un canone (perché gli altri cosa fanno? Non pagano?), salvo poi votare favorevolmente una delibera basata proprio sull'applicazione di quella formula (sarà frutto di un copia/incolla?).
Conoscere i fabbisogni stardard - ha spiegato Capurso che ha dichiarato di non voler sembrare scortese nei confronti dell'avversario politico -, che ricordo a Iannone sono obbligatori dal 2018, consentirebbe ai Comuni l'applicazione di manovre correttive finalizzate a ricondurre a valori congrui i costi eccedenti quelli standard (specie quelli non supportati da un miglioramento del servizio), con conseguente diminuzione delle tariffe TARI.
Non averli riportati e non aver previsto alcun coefficiente di recupero di produttività in quella famosa formula - ha concluso Girolamo Capurso - evidenzia una sottovalutazione dei fondamentali adempimenti di una pubblica Amministrazione, che deve sempre tendere verso il miglioramento dei servizi e il contenimento dei costi, specie se a pagare sono i cittadini attraverso le tasse».
Siamo forse solo all'inizio di un altro capitolo della saga cittadina dedicata alla TARI.