Attualità
PUG, presentato ieri sera il cronoprogramma
L'Architetto Nigro ha illustrato i passaggi che porteranno all'adozione del DPP entro il 2019
Giovinazzo - mercoledì 24 luglio 2019
07.00
Presentato ieri sera, in piazzale Leichardt, il cronoprogramma che porterà all'adozione del Documento Programmatico Preliminare (DPP) propedeutico al nuovo Piano Urbanistico Generale per la città di Giovinazzo.
Presenti per l'Amministrazione comunale il Sindaco, Tommaso Depalma, e l'Assessore all'Urbanistica, Salvatore Stallone, e per la società vincitrice del bando per la redazione del PUG, la MATE con sede legale a Bologna, l'architetto Francesco Nigro.
A quest'ultimo è toccato presentare all'uditorio le finalità del PUG ed il complesso ed articolato insieme di passaggi tecnici che porteranno all'adozione del DPP. In particola modo, l'architetto laziale ha evidenziato come il Piano vada oggi necessariamente pensato in virtù delle istanze che arrivano dal territorio, ma anche tenendo conto delle nuove frontiere dell'urbanistica, che prestano sempre maggiore attenzione all'impatto ambientale e ad evitare di consumare ulteriore suolo.
Per questo, il team all'opera da circa un mesetto su Giovinazzo, sta redigendo una Carta delle fragilità del territorio, cercando di incastrare le esigenze di sviluppo della città con quella di evitare di essere impattanti sul paesaggio.
La prima delle sei fasi di programmazione prevede una serie di attività di partecipazione della cittadinanza che partiranno dal mese di settembre e che verteranno sullo sviluppo rurale, sulla fruizione della costa e lo sviluppo turistico, sugli insediamenti di attività produttive, artigianali ed eventualmente industriali, sulla valorizzazione delle risorse locali e del patrimonio storico ed infine su spazi pubblici e servizi.
Entro ottobre 2019, ha assicurato l'arch. Nigro, sarà messo a punto il DPP ed entro fine anno vi sarà la prima conferenza di copianificazione per l'adozione dello stesso Documento Programmatico Preliminare.
Sulla questione relativa alla maglia C3, sollevata da un cittadino, il professionista incaricato dal Comune ha specificato come la Giovinazzo del domani sia impensabile con i parametri di 40 anni fa e che quindi è davvero difficile pensarla oltre il confine delimitato dalla linea ferroviaria adriatica, tanto più che sono emerse dalle indagini portate avanti, diversi ostacoli di carattere idrogeologico, un tempo non contemplate nella vecchia normativa.
Depalma è poi intervenuto sul tema, ribadendo come a quei cittadini sarà concesso un criterio di perequazione su quanto versato sinora e ricordando come nel 2007 quell'area, su cui molti giovinazzesi, è bene ricordarlo, pagano tributi esosi in virtù di una mai attuata edificabilità, fosse ormai sprovvista di Valutazione Ambientale Strategica e di Valutazione d'Impatto Ambientale.
Più facile, e questa è stata l'altra risposta data dal Sindaco ad un imprenditore del settore ricettivo, che Giovinazzo sviluppi la parte costiera, modificando la destinazione di aree adiacenti il mare che ancora oggi vengono mappate, a Levante come a Ponente, come aree per pascolo ed agricole. In sostanza, amministratori e tecnici sono d'accordo sulla possibilità di ricercare una soluzione urbanistica che agevoli gli insediamenti alberghieri e l'indotto, aumentando i posti letto in città.
Un pensiero, quest'ultimo, tra l'altro già palesato dall'Amministrazione comunale nella massima assise cittadina, allorquando si trattò di discutere dei nuovi resort che nasceranno verso Santo Spirito e Molfetta.
Il PUG, va da sé, è un passaggio obbligato per pensare alle città del domani e ci vorranno anni prima che venga adottato definitivamente. In autunno, tuttavia, i tecnici sperano in una partecipazione costruttiva da parte dei portatori di interessi, in modo da delineare un DPP il più condiviso possibile, a cui aggiungere una visione strategica di insieme che raccordi le opere che questa Amministrazione ha già posto in essere negli ultimi anni.
Presenti per l'Amministrazione comunale il Sindaco, Tommaso Depalma, e l'Assessore all'Urbanistica, Salvatore Stallone, e per la società vincitrice del bando per la redazione del PUG, la MATE con sede legale a Bologna, l'architetto Francesco Nigro.
A quest'ultimo è toccato presentare all'uditorio le finalità del PUG ed il complesso ed articolato insieme di passaggi tecnici che porteranno all'adozione del DPP. In particola modo, l'architetto laziale ha evidenziato come il Piano vada oggi necessariamente pensato in virtù delle istanze che arrivano dal territorio, ma anche tenendo conto delle nuove frontiere dell'urbanistica, che prestano sempre maggiore attenzione all'impatto ambientale e ad evitare di consumare ulteriore suolo.
Per questo, il team all'opera da circa un mesetto su Giovinazzo, sta redigendo una Carta delle fragilità del territorio, cercando di incastrare le esigenze di sviluppo della città con quella di evitare di essere impattanti sul paesaggio.
La prima delle sei fasi di programmazione prevede una serie di attività di partecipazione della cittadinanza che partiranno dal mese di settembre e che verteranno sullo sviluppo rurale, sulla fruizione della costa e lo sviluppo turistico, sugli insediamenti di attività produttive, artigianali ed eventualmente industriali, sulla valorizzazione delle risorse locali e del patrimonio storico ed infine su spazi pubblici e servizi.
Entro ottobre 2019, ha assicurato l'arch. Nigro, sarà messo a punto il DPP ed entro fine anno vi sarà la prima conferenza di copianificazione per l'adozione dello stesso Documento Programmatico Preliminare.
Sulla questione relativa alla maglia C3, sollevata da un cittadino, il professionista incaricato dal Comune ha specificato come la Giovinazzo del domani sia impensabile con i parametri di 40 anni fa e che quindi è davvero difficile pensarla oltre il confine delimitato dalla linea ferroviaria adriatica, tanto più che sono emerse dalle indagini portate avanti, diversi ostacoli di carattere idrogeologico, un tempo non contemplate nella vecchia normativa.
Depalma è poi intervenuto sul tema, ribadendo come a quei cittadini sarà concesso un criterio di perequazione su quanto versato sinora e ricordando come nel 2007 quell'area, su cui molti giovinazzesi, è bene ricordarlo, pagano tributi esosi in virtù di una mai attuata edificabilità, fosse ormai sprovvista di Valutazione Ambientale Strategica e di Valutazione d'Impatto Ambientale.
Più facile, e questa è stata l'altra risposta data dal Sindaco ad un imprenditore del settore ricettivo, che Giovinazzo sviluppi la parte costiera, modificando la destinazione di aree adiacenti il mare che ancora oggi vengono mappate, a Levante come a Ponente, come aree per pascolo ed agricole. In sostanza, amministratori e tecnici sono d'accordo sulla possibilità di ricercare una soluzione urbanistica che agevoli gli insediamenti alberghieri e l'indotto, aumentando i posti letto in città.
Un pensiero, quest'ultimo, tra l'altro già palesato dall'Amministrazione comunale nella massima assise cittadina, allorquando si trattò di discutere dei nuovi resort che nasceranno verso Santo Spirito e Molfetta.
Il PUG, va da sé, è un passaggio obbligato per pensare alle città del domani e ci vorranno anni prima che venga adottato definitivamente. In autunno, tuttavia, i tecnici sperano in una partecipazione costruttiva da parte dei portatori di interessi, in modo da delineare un DPP il più condiviso possibile, a cui aggiungere una visione strategica di insieme che raccordi le opere che questa Amministrazione ha già posto in essere negli ultimi anni.