Attualità
PSR, Coldiretti: «Regione Puglia manca obiettivo di spesa. In fumo 142 milioni di euro»
Dura presa di posizione contro le politiche dell'Amministrazione regionale
Puglia - sabato 4 gennaio 2020
Comunicato Stampa
Gli errori regionali di programmazione e gestione del PSR Puglia hanno fatto perdere all'agricoltura pugliese 142 milioni di euro, di cui 86 milioni di quota FEASR e la restante parte di cofinanziamento, una perdita di competitività enorme a carico delle imprese regionali. E' il commento di Coldiretti Puglia sulla base dei dati ufficiali resi noti da AGEA, relativi al consuntivo 2019, che confermano quanto appariva scontato da tempo.
«Si tratta di un fallimento annunciato della Regione Puglia per non aver voluto rifare le graduatorie sulla base di istruttorie svolte in maniera puntuale, anzi peggiorando la situazione con modifiche ai criteri di accesso a bandi pubblicati nel 2016, con un effetto boomerang che ha aperto la strada ad ulteriori ricorsi alla giustizia amministrativa. A nulla sono serviti i continui richiami, le proposte, le denunce. La sordità politica ha avuto la meglio», attacca Savino Muraglia, presidente di Coldiretti Puglia.
Nella nota ufficiale di AGEA si legge che la Regione Puglia non ha raggiunto il proprio obiettivo e con le attuali regole comunitarie non vi e' la possibilità a livello nazionale, di compensare la minore spesa della Puglia (- 142 milioni) con i maggiori pagamenti (+ 414,6 milioni) sostenute dalle altre Regioni con Organismo Pagatore AgEA.
«Ora la Regione Puglia potrà solo chiedere una deroga all'UE, invocando cause di forza maggiore come la litigiosità amministrativa, ma dovrà cambiare radicalmente regime nella gestione di regole, bandi e macchina burocratica», insiste Muraglia.
«È stata un fallimento la gestione del PSR Puglia anche sul fronte dello storico ritorno alla terra che ha portato 5mila giovani under 40 – conclude il presidente Muraglia - a presentare domanda per l'insediamento in agricoltura in Puglia, ma quasi 9 richieste su 10 (86%) non sono state accolte per colpa degli errori di programmazione dell'Amministrazione Regionale con il rischio concreto di restituzione dei fondi disponibili a Bruxelles. Sul bando del PSR per i giovani, a fronte delle 5.202 domande presentate, solo 750 sono state ammesse all'istruttoria, poco più di 1 domanda su 10».
Una sconfitta per le speranze di tanti giovani, ma anche per il Paese che – sostiene la Coldiretti – perde opportunità strategiche per lo sviluppo in un settore chiave per la ripresa economica, l'occupazione e la sostenibilità ambientale soprattutto nel Mezzogiorno dove maggiore è il bisogno occupazionale e più elevati sono i tassi di fuga dei giovani come dimostra l'analisi di SVIMEZ sull'emigrazione che supera l'immigrazione al sud.
«Si tratta di un fallimento annunciato della Regione Puglia per non aver voluto rifare le graduatorie sulla base di istruttorie svolte in maniera puntuale, anzi peggiorando la situazione con modifiche ai criteri di accesso a bandi pubblicati nel 2016, con un effetto boomerang che ha aperto la strada ad ulteriori ricorsi alla giustizia amministrativa. A nulla sono serviti i continui richiami, le proposte, le denunce. La sordità politica ha avuto la meglio», attacca Savino Muraglia, presidente di Coldiretti Puglia.
Nella nota ufficiale di AGEA si legge che la Regione Puglia non ha raggiunto il proprio obiettivo e con le attuali regole comunitarie non vi e' la possibilità a livello nazionale, di compensare la minore spesa della Puglia (- 142 milioni) con i maggiori pagamenti (+ 414,6 milioni) sostenute dalle altre Regioni con Organismo Pagatore AgEA.
«Ora la Regione Puglia potrà solo chiedere una deroga all'UE, invocando cause di forza maggiore come la litigiosità amministrativa, ma dovrà cambiare radicalmente regime nella gestione di regole, bandi e macchina burocratica», insiste Muraglia.
«È stata un fallimento la gestione del PSR Puglia anche sul fronte dello storico ritorno alla terra che ha portato 5mila giovani under 40 – conclude il presidente Muraglia - a presentare domanda per l'insediamento in agricoltura in Puglia, ma quasi 9 richieste su 10 (86%) non sono state accolte per colpa degli errori di programmazione dell'Amministrazione Regionale con il rischio concreto di restituzione dei fondi disponibili a Bruxelles. Sul bando del PSR per i giovani, a fronte delle 5.202 domande presentate, solo 750 sono state ammesse all'istruttoria, poco più di 1 domanda su 10».
Una sconfitta per le speranze di tanti giovani, ma anche per il Paese che – sostiene la Coldiretti – perde opportunità strategiche per lo sviluppo in un settore chiave per la ripresa economica, l'occupazione e la sostenibilità ambientale soprattutto nel Mezzogiorno dove maggiore è il bisogno occupazionale e più elevati sono i tassi di fuga dei giovani come dimostra l'analisi di SVIMEZ sull'emigrazione che supera l'immigrazione al sud.