Attualità
Protesta balneari, Mortellaro (SBI): «Speriamo governo si sia un po' ravveduto»
Il 9 agosto due ore di serrata anche negli stabilimenti giovinazzesi
Giovinazzo - domenica 11 agosto 2024
Si è svolta venerdì 9 agosto, la protesta degli imprenditori italiani del settore balneare per sollecitare il governo a fare chiarezza sulle concessioni delle spiagge. Gli operatori del settore hanno chiesto regole chiare a livello nazionale restando chiusi per due ore nella mattinata.
L'adesione, fanno sapere dalle associazioni di settore, è stata del 70%, con distinguo a seconda delle regioni italiane. In Puglia, dal Gargano al Salento hanno aderito in tanti. Sui motivi della protesta abbiamo voluto sentire Aldo Mortellaro, giovinazzese, titolare di uno dei lidi più conosciuti e referente metropolitano del Sindacato Balneari Italiani.
Come è andata questa protesta o forse dovremmo chiamarlo sciopero?
No, non si è trattato di sciopero ma di una manifestazione in un certo senso concordata con la clientela, che ci ha invece mostrato sensibilità e solidarietà. Avevamo spiegato loro anticipatamente le ragioni della nostra protesta e si sono mostrati molto comprensivi. Mi sono recato personalmente a riaprire gli ombrelloni ed ho trovato davvero comprensione da parte di quasi tutti.
Per cosa protestavate?
Protestavamo affinché il governo di centrodestra, che in principio si era mostrato molto sensibile alle nostre proposte, faccia chiarezza sulle concessioni demaniali. Una coalizione che prima dell'insediamento a Palazzo Chigi si era spesa per noi, invece ora tutto tace. Speriamo però si sia ravveduta, perché a settembre ci sarà un tavolo di confronto sul tema.
Ci saranno altre manifestazioni simili in agosto?
No, noi come Sindacato Balneari Italiani abbiamo sospeso ogni iniziativa, ce ne era ad esempio una in programma il 19 agosto prossimo. Pensiamo sia andata molto bene questa protesta e pensiamo sia servita a far capire ad una fetta consistente di utenza quali siano le nostre legittime ragioni. Ora tocca al governo incontrarci e prendere decisioni. Vogliamo chiarezza e penso siamo sulla strada giusta.
L'adesione, fanno sapere dalle associazioni di settore, è stata del 70%, con distinguo a seconda delle regioni italiane. In Puglia, dal Gargano al Salento hanno aderito in tanti. Sui motivi della protesta abbiamo voluto sentire Aldo Mortellaro, giovinazzese, titolare di uno dei lidi più conosciuti e referente metropolitano del Sindacato Balneari Italiani.
Come è andata questa protesta o forse dovremmo chiamarlo sciopero?
No, non si è trattato di sciopero ma di una manifestazione in un certo senso concordata con la clientela, che ci ha invece mostrato sensibilità e solidarietà. Avevamo spiegato loro anticipatamente le ragioni della nostra protesta e si sono mostrati molto comprensivi. Mi sono recato personalmente a riaprire gli ombrelloni ed ho trovato davvero comprensione da parte di quasi tutti.
Per cosa protestavate?
Protestavamo affinché il governo di centrodestra, che in principio si era mostrato molto sensibile alle nostre proposte, faccia chiarezza sulle concessioni demaniali. Una coalizione che prima dell'insediamento a Palazzo Chigi si era spesa per noi, invece ora tutto tace. Speriamo però si sia ravveduta, perché a settembre ci sarà un tavolo di confronto sul tema.
Ci saranno altre manifestazioni simili in agosto?
No, noi come Sindacato Balneari Italiani abbiamo sospeso ogni iniziativa, ce ne era ad esempio una in programma il 19 agosto prossimo. Pensiamo sia andata molto bene questa protesta e pensiamo sia servita a far capire ad una fetta consistente di utenza quali siano le nostre legittime ragioni. Ora tocca al governo incontrarci e prendere decisioni. Vogliamo chiarezza e penso siamo sulla strada giusta.