Politica
PrimaVera Alternativa: «Paghiamo la TARI più alta»
L'atto d'accusa del movimento d'opposizione dopo l'approvazione delle aliquote
Giovinazzo - giovedì 26 aprile 2018
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«L'approvazione in Consiglio comunale delle tariffe della Tassa Rifiuti ha riconfermato il triste primato consegnatoci dall'Amministrazione Depalma in questi ultimi anni: Giovinazzo è il comune con la TARI più alta!».
Così PrimaVera Alternativa in un comunicato che intende mettere in evidenza le incongruenze della maggioranza ed attacca l'operato degli amministratori giovinazzesi, tabelle (in foto in basso) alla mano.
«Abbiamo analizzato tutte le deliberazioni sulla TARI adottate dai Comuni limitrofi e da quelli che fanno parte del nostro stesso ARO - spiegano da PVA -: i numeri sono impietosi! Abbiamo simulato il calcolo della TARI su un appartamento di 100 mq con pertinenza di 15 mq per una famiglia di 4 persone. Ebbene, tutti gli altri comuni pagheranno nel 2018 una tariffa TARI considerevolmente più bassa rispetto ai giovinazzesi», ammoniscono.
La nota ricorda anche come a Terlizzi, tanto per prendere un esempio vicino alla nostra realtà, si pagherà addirittura il 41% in meno, anche per via di una raccolta differenziata che ha toccato percentuali superiori.
«Anche i Comuni che fanno parte del nostro stesso ARO ed hanno quindi i nostri stessi servizi e costi - spiegano ancora da PrimaVera Alternativa - sosterranno una spesa pro capite notevolmente più bassa: un quarto in meno a Bitetto ed addirittura quasi il 40% in meno a Modugno e Sannicandro di Bari».
I giovinazzesi, quindi, secondo il partito del presidente Girolamo Capurso, saranno costretti a sborsare una somma che va dai 140 ai 220 euro in più anche agli altri comuni costieri più vicini. «Un vero e proprio salasso per le loro tasche - sottolineano ancora nella missiva -, già vessati da una tassazione tributaria ai massimi da anni».
Infine una considerazione tra l'amaro e l'ironico, che rappresenta l'atto d'accusa nei confronti dell'Amministrazione comunale: «Dinanzi a questi fatti ed a questi numeri - chiosano da PVA - la propaganda depalmiana, culminata con i manifesti in cui si annuncia trionfalmente la diminuzione della TARI 2018, diventa tragicomica, se non offensiva nei confronti di tutti i giovinazzesi!».
Così PrimaVera Alternativa in un comunicato che intende mettere in evidenza le incongruenze della maggioranza ed attacca l'operato degli amministratori giovinazzesi, tabelle (in foto in basso) alla mano.
«Abbiamo analizzato tutte le deliberazioni sulla TARI adottate dai Comuni limitrofi e da quelli che fanno parte del nostro stesso ARO - spiegano da PVA -: i numeri sono impietosi! Abbiamo simulato il calcolo della TARI su un appartamento di 100 mq con pertinenza di 15 mq per una famiglia di 4 persone. Ebbene, tutti gli altri comuni pagheranno nel 2018 una tariffa TARI considerevolmente più bassa rispetto ai giovinazzesi», ammoniscono.
La nota ricorda anche come a Terlizzi, tanto per prendere un esempio vicino alla nostra realtà, si pagherà addirittura il 41% in meno, anche per via di una raccolta differenziata che ha toccato percentuali superiori.
«Anche i Comuni che fanno parte del nostro stesso ARO ed hanno quindi i nostri stessi servizi e costi - spiegano ancora da PrimaVera Alternativa - sosterranno una spesa pro capite notevolmente più bassa: un quarto in meno a Bitetto ed addirittura quasi il 40% in meno a Modugno e Sannicandro di Bari».
I giovinazzesi, quindi, secondo il partito del presidente Girolamo Capurso, saranno costretti a sborsare una somma che va dai 140 ai 220 euro in più anche agli altri comuni costieri più vicini. «Un vero e proprio salasso per le loro tasche - sottolineano ancora nella missiva -, già vessati da una tassazione tributaria ai massimi da anni».
Infine una considerazione tra l'amaro e l'ironico, che rappresenta l'atto d'accusa nei confronti dell'Amministrazione comunale: «Dinanzi a questi fatti ed a questi numeri - chiosano da PVA - la propaganda depalmiana, culminata con i manifesti in cui si annuncia trionfalmente la diminuzione della TARI 2018, diventa tragicomica, se non offensiva nei confronti di tutti i giovinazzesi!».