Grande Guerra
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Eventi e cultura

Prima Guerra Mondiale, se ne parlerà in un convegno internazionale

Nella sala Marano docenti italiani e francesi a cento anni da quei tragici fatti

Un convegno di portata internazionale. Questo il biglietto da visita di "Riflessi della guerra nelle letterature europee - 1914-1918", la due giorni di studi che si svolgerà in sala Marano, all'interno dell'Istituto Vittorio Emanuele II, il 15 ed il 16 gennaio.

Organizzato dal Comune di Giovinazzo in collaborazione con l'Ateneo barese ed il prestigiosissimo "Institut Français", il convegno coinvolgerà in particolar modo gli studenti dei corsi di Lettere dell'Università di Bari, i dottorandi di ricerca e gli studenti del liceo classico-scientifico "Matteo Spinelli" di Giovinazzo che, per l'occasione, hanno avuto modo di seguire alcune lezioni tenute da docenti universitari in preparazione all'evento. Interverranno illustri docenti italiani e francesi, questi ultimi dell'Université de Paris IV - Sorbonne, e la partecipazione darà diritto al conseguimento di crediti formativi.

La manifestazione rientra nell'iniziativa più generale lanciata dal comitato storico-scientifico per gli anniversari di interesse nazionale, istituito con decreto della Presidenza del Consiglio dei Ministri del 6 giugno 2013. La priorità è stata data quest'anno proprio al primo tragico conflitto mondiale, che vide le nazioni europee precipitare in un baratro che non poté non avere i suoi riflessi anche in letteratura. Nell'abstract (una sorta di presentazione che il mondo accademico riserva a queste occasioni di studio e confronti tra cattedratici e ricercatori) si legge: «A pochi mesi dalla rivoluzione musicale e artistica provocata con tanto clamore dalla Sagra della Primavera (Stravinsnkij-Diaghilev, 1913), non fu sugli Champs-Elysées ma su tutt'altro teatro, in un inferno mai prima di allora immaginato, che si verificarono gli avvenimenti significativi che segnano il limitare del XX secolo. La Grande Guerra, nella sua devastazione, fu un evento a tal punto nuovo da far temere, a posteriori, la scomparsa della civiltà europea. Nelle due famose lettere sull'Europa, pubblicate nel '19 con il titolo "La crisi dello spirito", Paul Valéry misurava il rischio che la civiltà europea aveva corso, di scomparire e scriveva: "Ora sappiamo che le nostre civiltà sono mortali"».

I lavori si apriranno giovedì mattina alle ore 09.30 con i saluti delle istituzioni locali. A seguire il prof. Francesco Fiorentino presiederà una sessione mattutina che vedrà l'intervento di un'eminenza in questo campo, il barese Luciano Canfora, ed a seguire quelli di docenti di livello nazionale quali Marco Caratozzolo e Stefano Bronzini, con la dott.ssa Gabriella Quadrato a chiudere. Nel pomeriggio coordinerà gli interventi il prof. Corrado Petrocelli, ex Rettore dell'Università degli studi di Bari. Interverranno il prof. Romano Luperini, la dott.ssa Valentina Cuomo ed a seguire i docenti Massimo Del Pizzo, il francese Michel Delon ed il dott. Fabrizio Sinisi. Il 16 gennaio alle ore 10.00 chiusura con lo stesso Michel Delon a presiedere i lavori. Gli interventi conclusivi saranno quelli del prof. Claude Leroy, della prof.ssa Fiorella Sassanelli, della dott.ssa Nicoletta Panza, della prof.ssa Mireille Naturel e del dott. Clément Lévy.

Anima dell'iniziativa, l'assessore comunale alla Pubblica Istruzione Michele Sollecito, coadiuvato dall'assessora alla Cultura, Marianna Paladino. Sollecito, dottore di ricerca in Lettere, ha evidenziato come gli organizzatori abbiano «scelto di mettere in evidenza i riflessi della Grande Guerra nelle letterature europee e dunque nella cultura dei popoli che si fronteggiarono nel primo conflitto mondiale. Ci siamo avvalsi - ha proseguito il vice-sindaco - della collaborazione dell'Unversità di Bari "Aldo Moro" e dell'Institut Français (la direzione culturale dell'Ambasciata di Francia), invitando a questo convegno docenti illustri di fama internazionale, così come evidenziato dal programma. Colgo l'occasione per ringraziare il dott. Clément Lévy, Lecteur d'échange dell'Università degli Studi di Bari "Aldo Moro, il prof. Francesco Fiorentino e la dott.ssa Gabriella Quadrato per la collaborazione e per l'impegno dedicato a questo importante convegno».

«Ovviamente - ha proseguito Sollecito - non abbiamo voluto celebrare un anniversario storico solo per rispettare una scadenza, ma come nostra abitudine abbiamo coinvolto gli studenti. Ritengo fondamentale coinvolgere questi ultimi - ha chiosato - per favorire una ricaduta educativa e culturale di tutto rilievo a vantaggio di coloro che più di tutti hanno bisogno di chiavi interpretative importanti per cogliere il proprio presente e il proprio futuro».
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