Attualità
Prezzi carburante alle stelle anche a Giovinazzo
Aumenti anche di diversi centesimi in poco più di 24 ore
Giovinazzo - mercoledì 16 marzo 2022
16.07
Sono in difficoltà anche gli stessi distributori, ma i costi per il rifornimento di carburante delle loro cisterne sono lievitati enormemente nelle ultime settimane.
Abbiamo dunque fatto un giro in alcune stazioni di servizio del territorio di Giovinazzo, nella giornata di martedì 15 marzo, per comprendere quanto questi aumenti stiano influendo sull'economia domestica delle famiglie.
All'ENI sulla strada statale 16 bis, un litro di benzina super è arrivato a costare 2,16 euro all'iperself, mentre nel servizio servito si lievita anche di 25/30 centesimi. 2,13 il costo del diesel, che ha subito un incremento nell'ultimo mese di oltre 70 centesimi, mentre il diesel+ ha toccato i 2,23 euro. Buone notizie, si fa per dire, solo dal GPL, che aveva raggiunto anche 0,95 centesimi sabato scorso, sceso a 0,87 nella giornata di ieri.
Prezzi simili alla Esso di via Bari, col servizio servito che però in questo caso, come si vede dal cartello, è arrivato a 2,338 per il gasolio e 2,498 per la benzina per ogni litro. Va segnalato che quotidianamente, in quella stazione di servizio, viene indicata correttamente la variazione tra iperself e servito, di 21,9 centesimi nelle ultime giornate.
Chiusura del nostro gira con il distributore Menga Petroli di via Molfetta, dove il diesel sfiorava i 2,23 euro e l'Ecodiesel è a 2,26. Per la benzina, in quella stazione di servizio un litro costava ieri, 15 marzo, 2,179 euro, mentre l'Eco Super quasi 2,22 euro.
Costi sulle tasche delle famiglie degli automobilisti che abbiamo incrociato, amareggiati per un andamento su cui la speculazione appare evidente da parte dei grandi distributori e su cui, come osservato correttamente da alcuni economisti nelle scorse ore, pesano in Italia le accise, da congelare per qualche tempo. Un accordo a livello europeo sul tema sarebbe auspicabile e l'esempio irlandese in materia potrebbe essere virtuoso e da seguire.
I venti di guerra da Est soffiano forti, è vero, ma gli incrementi erano iniziati ben prima, sin dalla fine del 2021. E su questo, come affermato di recente dal Ministro della Transizione Ecologica, Roberto Cingolani, le colpe non sono di certo da ricercarsi nei distributori locali.
Abbiamo dunque fatto un giro in alcune stazioni di servizio del territorio di Giovinazzo, nella giornata di martedì 15 marzo, per comprendere quanto questi aumenti stiano influendo sull'economia domestica delle famiglie.
All'ENI sulla strada statale 16 bis, un litro di benzina super è arrivato a costare 2,16 euro all'iperself, mentre nel servizio servito si lievita anche di 25/30 centesimi. 2,13 il costo del diesel, che ha subito un incremento nell'ultimo mese di oltre 70 centesimi, mentre il diesel+ ha toccato i 2,23 euro. Buone notizie, si fa per dire, solo dal GPL, che aveva raggiunto anche 0,95 centesimi sabato scorso, sceso a 0,87 nella giornata di ieri.
Prezzi simili alla Esso di via Bari, col servizio servito che però in questo caso, come si vede dal cartello, è arrivato a 2,338 per il gasolio e 2,498 per la benzina per ogni litro. Va segnalato che quotidianamente, in quella stazione di servizio, viene indicata correttamente la variazione tra iperself e servito, di 21,9 centesimi nelle ultime giornate.
Chiusura del nostro gira con il distributore Menga Petroli di via Molfetta, dove il diesel sfiorava i 2,23 euro e l'Ecodiesel è a 2,26. Per la benzina, in quella stazione di servizio un litro costava ieri, 15 marzo, 2,179 euro, mentre l'Eco Super quasi 2,22 euro.
Costi sulle tasche delle famiglie degli automobilisti che abbiamo incrociato, amareggiati per un andamento su cui la speculazione appare evidente da parte dei grandi distributori e su cui, come osservato correttamente da alcuni economisti nelle scorse ore, pesano in Italia le accise, da congelare per qualche tempo. Un accordo a livello europeo sul tema sarebbe auspicabile e l'esempio irlandese in materia potrebbe essere virtuoso e da seguire.
I venti di guerra da Est soffiano forti, è vero, ma gli incrementi erano iniziati ben prima, sin dalla fine del 2021. E su questo, come affermato di recente dal Ministro della Transizione Ecologica, Roberto Cingolani, le colpe non sono di certo da ricercarsi nei distributori locali.