Eventi e cultura
Presentato a Milano l'ultimo libro di Agostino Picicco
Il Salone dell'Associazione Nazionale Marinai d'Italia sulla Darsena ha ospitato l'evento
Giovinazzo - mercoledì 15 maggio 2019
Comunicato Stampa
In una Milano invasa dagli alpini che festeggiavano il centenario della loro Associazione, si è svolta la presentazione milanese di Comunicare è condividere (SECOP edizioni), il libro di Agostino Picicco, giornalista e scrittore di origine giovinazzese, la cui prima presentazione si era svolta proprio a Giovinazzo il 26 aprile scorso.
Infatti sabato 11 maggio presso il salone dell'Associazione Nazionale Marinai d'Italia sulla Darsena, Agostino Picicco ha riunito il pubblico degli amici ed estimatori, riempiendo in ogni ordine di posti la bella sala che affaccia su uno scorcio mozzafiato dei Navigli.
In questa suggestiva location si sono susseguiti gli interventi di un variegato e qualificato parterre di relatori.
Dopo i saluti dei rappresentanti delle istituzioni e dei presidenti delle Associazioni presenti, ha introdotto l'incontro il moderatore Antonio Sanfrancesco, giornalista di Famiglia Cristiana, che ha dato lettura di un messaggio di saluto dell'arcivescovo di Milano mons. Mario Delpini.
A seguire le relazioni di Jole Milanesi, magistrato di Corte d'Appello, che ha inquadrato da un punto di vista giuridico i problemi della comunicazione oggi attraverso le nuove tecnologie, e della psicologa e psicoterapeuta Irene Simi de Burgis che ha illustrato i rischi dell'uso dei social da parte degli adolescenti.
Mario Furlan, presidente dell'associazione City Angels, ha portato la propria testimonianza sull'uso odierno delle nuove tecnologie nel contesto dell'assistenza alle categorie disagiate invitando all'uso equilibrato di questi portentosi strumenti, dei quali oggi non possiamo fare a meno.
Lo studioso di tradizioni popolari Giuseppe Selvaggi nel suo intervento ha rimarcato le differenze con il tempo passato quando il massimo della comunicazione tecnologica a distanza consisteva nel suonare il citofono e così chiamare gli amici per vivere rapporti reali.
Per dare un "assaggio" del libro, le relazioni sono stati intervallate dalla lettura di pagine scelte a cura di alcune lettrici che con una coinvolgente performance artistica hanno consentito al pubblico di cogliere, anche con lieve ironia, le modalità comunicative oggi illustrate nel volume.
Nell'intervento conclusivo Picicco si è soffermato sul prendere coscienza della nostra umanità, che si esprime nel bene e nel male anche sui social, facendo in modo che il lato chiaro dei social prevalga su quello oscuro.
«Il 'benessere digitale' è un'esigenza che va promossa e coltivata. Se è vero che tutti noi commettiamo qualche errore relazionale sui social, possiamo imparare a disinnescare questi comportamenti dannosi per noi e per gli altri, incorporando in modo consapevole i social nella nostra vita quotidiana e cogliendone i vantaggi, con un po' di leggerezza e senso della misura. Il mondo del web è infinito, così come sono infiniti i modi per sfruttarlo al meglio e soprattutto in modo consapevole».
La bicchierata finale, che ha concluso il pomeriggio letterario milanese, è stata offerta dal conte Onofrio Spagnoletti Zeuli con i vini pregiati delle tenute della zona di Castel del Monte.
Infatti sabato 11 maggio presso il salone dell'Associazione Nazionale Marinai d'Italia sulla Darsena, Agostino Picicco ha riunito il pubblico degli amici ed estimatori, riempiendo in ogni ordine di posti la bella sala che affaccia su uno scorcio mozzafiato dei Navigli.
In questa suggestiva location si sono susseguiti gli interventi di un variegato e qualificato parterre di relatori.
Dopo i saluti dei rappresentanti delle istituzioni e dei presidenti delle Associazioni presenti, ha introdotto l'incontro il moderatore Antonio Sanfrancesco, giornalista di Famiglia Cristiana, che ha dato lettura di un messaggio di saluto dell'arcivescovo di Milano mons. Mario Delpini.
A seguire le relazioni di Jole Milanesi, magistrato di Corte d'Appello, che ha inquadrato da un punto di vista giuridico i problemi della comunicazione oggi attraverso le nuove tecnologie, e della psicologa e psicoterapeuta Irene Simi de Burgis che ha illustrato i rischi dell'uso dei social da parte degli adolescenti.
Mario Furlan, presidente dell'associazione City Angels, ha portato la propria testimonianza sull'uso odierno delle nuove tecnologie nel contesto dell'assistenza alle categorie disagiate invitando all'uso equilibrato di questi portentosi strumenti, dei quali oggi non possiamo fare a meno.
Lo studioso di tradizioni popolari Giuseppe Selvaggi nel suo intervento ha rimarcato le differenze con il tempo passato quando il massimo della comunicazione tecnologica a distanza consisteva nel suonare il citofono e così chiamare gli amici per vivere rapporti reali.
Per dare un "assaggio" del libro, le relazioni sono stati intervallate dalla lettura di pagine scelte a cura di alcune lettrici che con una coinvolgente performance artistica hanno consentito al pubblico di cogliere, anche con lieve ironia, le modalità comunicative oggi illustrate nel volume.
Nell'intervento conclusivo Picicco si è soffermato sul prendere coscienza della nostra umanità, che si esprime nel bene e nel male anche sui social, facendo in modo che il lato chiaro dei social prevalga su quello oscuro.
«Il 'benessere digitale' è un'esigenza che va promossa e coltivata. Se è vero che tutti noi commettiamo qualche errore relazionale sui social, possiamo imparare a disinnescare questi comportamenti dannosi per noi e per gli altri, incorporando in modo consapevole i social nella nostra vita quotidiana e cogliendone i vantaggi, con un po' di leggerezza e senso della misura. Il mondo del web è infinito, così come sono infiniti i modi per sfruttarlo al meglio e soprattutto in modo consapevole».
La bicchierata finale, che ha concluso il pomeriggio letterario milanese, è stata offerta dal conte Onofrio Spagnoletti Zeuli con i vini pregiati delle tenute della zona di Castel del Monte.