Politica
Porta a porta, il Comitato "Per la Salute Pubblica" scettico sulle modalità
La raccolta parte il 16 gennaio
Giovinazzo - giovedì 12 gennaio 2017
Una nuova nota del Comitato "Per la Salute Pubblica" pone l'accento sulle criticità legate all'inizio della nuova raccolta differenziata porta a porta, prevista per il 16 gennaio prossimo.
Sotto accusa l'orario di conferimento dei rifiuti imposto dal Comune di Giovinazzo: li si potrà conferire, infatti, dalle 22.00 alle ore 6.00 del mattino seguente. «Il 16 gennaio dovrebbe partire il servizio di raccolta differenziata già annunciato mesi fa. Nulla è cambiato rispetto ad allora - asseriscono dal Comitato -. Soprattutto negli orari di conferimento: dalle 22.00 alle 6.00 del mattino, per tutte le zone di Giovinazzo. Torniamo a ripeterci: ci sembrano orari assurdi per una cittadina turistica e costiera. D'estate da noi la vita inizia alle 22.00: cosa accadrà in Piazza, nel Centro storico, nelle principali strade trafficate da pedoni, dalle 22.00 in poi? Tavolini, turisti e struscio dovranno convivere con l'esposizione in bella mostra di bidoncini vari? Ci sembra una follia».
Un altro aspetto che il Comitato "Per la Salute Pubblica" sottolinea è quello legato alle probabili difficoltà di alcuni cittadini. Nella nota infatti si legge: «Così come ci sembra una follia non aver previsto nulla nel disciplinare e nel regolamento per alcune categorie svantaggiate, che troveranno grandi difficoltà ad adeguarsi a quelle regole. Pensiamo agli anziani, soprattutto quelli soli. Pensiamo alle persone non perfettamente abili».
«Nei giorni scorsi - evidenzia la nota - in molte case sono stati recapitati volantini di una cooperativa già molto attiva in alcune attività promosse dall'Amministrazione Depalma. In essi si promettono servigi a pagamento per la gestione dei "carrellati condominiali" ma anche la "gestione dei bidoncini personali per gli utenti impossibilitati a conferirli".
Libera ogni impresa, anche cooperativa - sottolineano -, di fare il proprio mestiere e proporre i propri servizi. È ingiusto però che, nell'organizzazione di questo servizio pubblico, non sia stato previsto nulla di specifico per le categorie svantaggiate. Sarebbe veramente il colmo se costoro si trovassero a dover pagare di più con tariffe e oneri pubblici resi ancor più gravosi dal pagamento di servigi privati. Si tratterebbe - sostengono dal Comitato - di un salasso ingiusto e insostenibile. È assolutamente necessario - conclude il comunicato - prevedere nell'ambito del servizio una organizzazione specifica per queste categorie speciali di utenze».
Sotto accusa l'orario di conferimento dei rifiuti imposto dal Comune di Giovinazzo: li si potrà conferire, infatti, dalle 22.00 alle ore 6.00 del mattino seguente. «Il 16 gennaio dovrebbe partire il servizio di raccolta differenziata già annunciato mesi fa. Nulla è cambiato rispetto ad allora - asseriscono dal Comitato -. Soprattutto negli orari di conferimento: dalle 22.00 alle 6.00 del mattino, per tutte le zone di Giovinazzo. Torniamo a ripeterci: ci sembrano orari assurdi per una cittadina turistica e costiera. D'estate da noi la vita inizia alle 22.00: cosa accadrà in Piazza, nel Centro storico, nelle principali strade trafficate da pedoni, dalle 22.00 in poi? Tavolini, turisti e struscio dovranno convivere con l'esposizione in bella mostra di bidoncini vari? Ci sembra una follia».
Un altro aspetto che il Comitato "Per la Salute Pubblica" sottolinea è quello legato alle probabili difficoltà di alcuni cittadini. Nella nota infatti si legge: «Così come ci sembra una follia non aver previsto nulla nel disciplinare e nel regolamento per alcune categorie svantaggiate, che troveranno grandi difficoltà ad adeguarsi a quelle regole. Pensiamo agli anziani, soprattutto quelli soli. Pensiamo alle persone non perfettamente abili».
«Nei giorni scorsi - evidenzia la nota - in molte case sono stati recapitati volantini di una cooperativa già molto attiva in alcune attività promosse dall'Amministrazione Depalma. In essi si promettono servigi a pagamento per la gestione dei "carrellati condominiali" ma anche la "gestione dei bidoncini personali per gli utenti impossibilitati a conferirli".
Libera ogni impresa, anche cooperativa - sottolineano -, di fare il proprio mestiere e proporre i propri servizi. È ingiusto però che, nell'organizzazione di questo servizio pubblico, non sia stato previsto nulla di specifico per le categorie svantaggiate. Sarebbe veramente il colmo se costoro si trovassero a dover pagare di più con tariffe e oneri pubblici resi ancor più gravosi dal pagamento di servigi privati. Si tratterebbe - sostengono dal Comitato - di un salasso ingiusto e insostenibile. È assolutamente necessario - conclude il comunicato - prevedere nell'ambito del servizio una organizzazione specifica per queste categorie speciali di utenze».