Politica
Ponente e via Marina, il PD all'attacco dell'Amministrazione
Una missiva pone la questione dei ricorsi di due aziende
Giovinazzo - giovedì 24 dicembre 2015
05.00
Il Partito Democratico porta carbone sotto l'albero dell'Amministrazione comunale e lo fa il 24 dicembre con un attacco diretto a Tommaso Depalma ed ai suoi. Oggetto del contendere sono i lavori sul Lungomare di Ponente e quelli, finora mai partiti, su via Marina.
In particolare, la missiva della Segreteria guidata da Michele Delle Fontane, fa riferimento a due ricorsi arrivati da altrettante aziende.
Facendo ordine, la nota, dopo aver ricordato come l'Amministrazione sia intenta ad autoincensarsi sui social network e sui palchi cittadini, anche in situazioni come la Maratona della Cattedrali, ricorda: «La precedente Amministrazione targata PD, il 29/11/2008 deliberò l'esecuzione degli interventi di "Rifacimento dei lungomari e delle opere di difesa costiera" per un importo di €. 2.000.000,00 con trasferimenti di capitale dallo Stato, tant'è che il 12/03/2010 deliberò l'approvazione del Progetto Preliminare dei previsti lavori, per un importo complessivo di €. 6.650.000,00, stabilendo di procedere all'esecuzione del I lotto delle opere. Il mese successivo - continuano i Democratici - fu indetta la gara d'appalto fra i concorrenti, con aggiudicazione definitiva il 24/03/2011 alla "CODRA Mediterranea s.r.l." ed il relativo contratto fu perfezionato tra le parti e registrato a Bari il 29/06/2011.
Pertanto, secondo il Codice Appalti - è l'osservazione del PD -, il tempo massimo per le verifiche dei requisiti prescritti dell'aggiudicatario è scaduto da un pezzo, essendo stato il contratto registrato a giugno del 2011. Ergo, tutte le non conformità eventuali riscontrate, successivamente a tal data, (di fatto emerse per naturale procedura solo il 26/4/2013) debbono essere sottoposte al vaglio della magistratura e non risolte autonomamente…come avviene in tutte le società civili del mondo».
Dopo aver richiamato una sentenza del Consiglio di Stato dell'aprile 2014 a supporto di tale tesi, il Partito Democratico sostiene che Depalma «ha ritenuto di poter governare sopra il Codice Appalti alias D.Lgs. 163/06, e di conseguenza ha risolto, ai sensi e per gli effetti dell'art. 136 e seguenti del D.lgs. 163/06 e s.m.i., con Determina Dirigenziale n. 2 dello 07/01/2014, il Contratto di Appalto n. 2557 del 28/06/2011, per grave inadempimento» della stessa CODRA Mediterranea (un progetto firmato da un ingegnere che non era più iscritto all'Ordine di riferimento, non esattamente qualcosa di poco conto, stando a quanto evidenziato anche in atti giudiziari, ndr).
Stessa cosa, secondo i piddini, è accaduta per l'appalto di via Marina, annullato il 14 settembre 2015 dopo che lo stesso sarebbe stato «già aggiudicato, alla Archeo & Restauri S.r.l. per l'esecuzione dei "Lavori di messa in sicurezza della passeggiata sul lungomare storico", opere queste, propagandate a mitraglia sui Social, nei numerosi dibattiti e in noiosi incontri tematici del Sindaco & Company».
Le due società, fanno sapere i Democratici, hanno fatto entrambe ricorso, quest'ultima al TAR della Puglia, per far annullare entrambi i provvedimenti.
Per resistere in giudizio contro la Archeo & Restauri (quella dell'appalto di via Marina, per intenderci), il Comune di Giovinazzo ha affidato all'Avv. Domenico Claudio Pannoli l'incarico, nella misura complessiva di €. 5836,48 al lordo delle spese generali. Mentre nel caso del ricorso della CODRA Mediterranea, presso il Tribunale di Bari, l'incarico è stato affidato all'Avv. Massimo del Prete per una spesa complessiva di €. 25.775,65.
I Democratici, quindi, denuncianp in primis «Lunghissimi ritardi nella realizzazione delle opere, nonostante i proclami continuamente diffusi d'inizio lavori che avrebbero dovuto invece, se non in parte, essere realizzate; ma difatti riscontriamo solo un triste sbancamento di mattoni (Ponente) ma senza continuità, curando cosi, solo l'aspetto mediatico»; ed in secondo luogo evidenziano gravi danni per i commercianti che gestiscono attività lungo quel tratto del Lungomare Marina Italiana.
Secondo il PD, infine, l'Amministrazione Depalma avrebbe quindi fatto sborsare «31.612,13 euro a noi cittadini solo per avvocati, esponendoci anche ad un quasi certo risarcimento milionario verso queste società ricorrenti». Un danno, chiosano dalla Segreteria di Piazza Vittorio Emanuele II, che sottolineerebbe ancora una volta una incapacità di fondo a governare.
Al Sindaco ed all'Amministrazione tutta, come sempre, la possibilità di replicare.
In particolare, la missiva della Segreteria guidata da Michele Delle Fontane, fa riferimento a due ricorsi arrivati da altrettante aziende.
Facendo ordine, la nota, dopo aver ricordato come l'Amministrazione sia intenta ad autoincensarsi sui social network e sui palchi cittadini, anche in situazioni come la Maratona della Cattedrali, ricorda: «La precedente Amministrazione targata PD, il 29/11/2008 deliberò l'esecuzione degli interventi di "Rifacimento dei lungomari e delle opere di difesa costiera" per un importo di €. 2.000.000,00 con trasferimenti di capitale dallo Stato, tant'è che il 12/03/2010 deliberò l'approvazione del Progetto Preliminare dei previsti lavori, per un importo complessivo di €. 6.650.000,00, stabilendo di procedere all'esecuzione del I lotto delle opere. Il mese successivo - continuano i Democratici - fu indetta la gara d'appalto fra i concorrenti, con aggiudicazione definitiva il 24/03/2011 alla "CODRA Mediterranea s.r.l." ed il relativo contratto fu perfezionato tra le parti e registrato a Bari il 29/06/2011.
Pertanto, secondo il Codice Appalti - è l'osservazione del PD -, il tempo massimo per le verifiche dei requisiti prescritti dell'aggiudicatario è scaduto da un pezzo, essendo stato il contratto registrato a giugno del 2011. Ergo, tutte le non conformità eventuali riscontrate, successivamente a tal data, (di fatto emerse per naturale procedura solo il 26/4/2013) debbono essere sottoposte al vaglio della magistratura e non risolte autonomamente…come avviene in tutte le società civili del mondo».
Dopo aver richiamato una sentenza del Consiglio di Stato dell'aprile 2014 a supporto di tale tesi, il Partito Democratico sostiene che Depalma «ha ritenuto di poter governare sopra il Codice Appalti alias D.Lgs. 163/06, e di conseguenza ha risolto, ai sensi e per gli effetti dell'art. 136 e seguenti del D.lgs. 163/06 e s.m.i., con Determina Dirigenziale n. 2 dello 07/01/2014, il Contratto di Appalto n. 2557 del 28/06/2011, per grave inadempimento» della stessa CODRA Mediterranea (un progetto firmato da un ingegnere che non era più iscritto all'Ordine di riferimento, non esattamente qualcosa di poco conto, stando a quanto evidenziato anche in atti giudiziari, ndr).
Stessa cosa, secondo i piddini, è accaduta per l'appalto di via Marina, annullato il 14 settembre 2015 dopo che lo stesso sarebbe stato «già aggiudicato, alla Archeo & Restauri S.r.l. per l'esecuzione dei "Lavori di messa in sicurezza della passeggiata sul lungomare storico", opere queste, propagandate a mitraglia sui Social, nei numerosi dibattiti e in noiosi incontri tematici del Sindaco & Company».
Le due società, fanno sapere i Democratici, hanno fatto entrambe ricorso, quest'ultima al TAR della Puglia, per far annullare entrambi i provvedimenti.
Per resistere in giudizio contro la Archeo & Restauri (quella dell'appalto di via Marina, per intenderci), il Comune di Giovinazzo ha affidato all'Avv. Domenico Claudio Pannoli l'incarico, nella misura complessiva di €. 5836,48 al lordo delle spese generali. Mentre nel caso del ricorso della CODRA Mediterranea, presso il Tribunale di Bari, l'incarico è stato affidato all'Avv. Massimo del Prete per una spesa complessiva di €. 25.775,65.
I Democratici, quindi, denuncianp in primis «Lunghissimi ritardi nella realizzazione delle opere, nonostante i proclami continuamente diffusi d'inizio lavori che avrebbero dovuto invece, se non in parte, essere realizzate; ma difatti riscontriamo solo un triste sbancamento di mattoni (Ponente) ma senza continuità, curando cosi, solo l'aspetto mediatico»; ed in secondo luogo evidenziano gravi danni per i commercianti che gestiscono attività lungo quel tratto del Lungomare Marina Italiana.
Secondo il PD, infine, l'Amministrazione Depalma avrebbe quindi fatto sborsare «31.612,13 euro a noi cittadini solo per avvocati, esponendoci anche ad un quasi certo risarcimento milionario verso queste società ricorrenti». Un danno, chiosano dalla Segreteria di Piazza Vittorio Emanuele II, che sottolineerebbe ancora una volta una incapacità di fondo a governare.
Al Sindaco ed all'Amministrazione tutta, come sempre, la possibilità di replicare.