Gli arresti della Polizia di Stato
Gli arresti della Polizia di Stato
Cronaca

Pizzo su auto e mezzi agricoli. 7 arresti

Blitz della Polizia tra Bitonto e Modugno. 14 gli episodi contestati: uno è avvenuto a Giovinazzo

La Polizia di Stato, nelle prime ore della mattina, ha dato esecuzione ad un'ordinanza di custodia cautelare, emessa dal giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Bari, su richiesta della Procura della Repubblica, nei confronti di 7 persone, (4 in carcere e 3 ai domiciliari), tutte con precedenti di polizia, ritenute responsabili, a vario titolo, di furto aggravato, ricettazione ed estorsione.

Gli agenti del Commissariato di P.S. di Bitonto, insieme a personale della Squadra Mobile e del Reparto Prevenzione Crimine di Bari, hanno condotto in carcere i pregiudicati Francesco De Palo, 31enne di Bitonto, detto "Cinquecento", Luigi Fanelli, 33enne di Modugno, Francesco Mena, 42enne di Bitonto, e Valentino Capocchiano, 27enne di Grumo Appula ma residente a Bitonto. Ai domiciliari, invece, sono finiti i pregiudicati bitontini Felice Mongelli di 30 anni, Gaetano Terlizzi di 52 anni, ed Emanuele Darsini, di 29 anni.

Il provvedimento restrittivo è scaturito dalle indagini avviate dal personale del Commissariato di Bitonto e della Squadra Mobile di Bari, nel novembre 2012, a seguito dell'evasione, avvenuta il 10 novembre 2012 dall'ospedale civile di Foggia, del 33enne bitontino Francesco Rizzi e alla sua successiva cattura avvenuta a Manerbio sul Garda, in provincia di Brescia, il 30 maggio 2013. Nel corso della succitata indagine sono state attivate intercettazioni telefoniche di alcune utenze di parenti e personaggi vicini all'evaso.

Tra queste vi era l'utenza in uso a Luigi Fanelli. Dalle conversazioni captate, oltre ad emergere i contatti con i componenti del nucleo familiare del latitante, sono emersi costanti contatti con Francesco De Palo, cugino del ricercato. E proprio dall'ascolto di queste ultime telefonate è emerso chiaramente che i due, dapprima in concorso con la saltuaria partecipazione di Valentino Capocchiano e Francesco Mena, e successivamente con la stabile partecipazione di Felice Mongelli, erano dediti ai furti di veicoli e mezzi agricoli parcheggiati nei paesi vicini a Bitonto (tra i quali Giovinazzo), finalizzati alla successiva restituzione ai proprietari previa estorsione di somme di denaro, tecnica criminale comunemente nota come "cavallo di ritorno".

Le successive investigazioni, svolte dal Commissariato di Bitonto, hanno consentito di documentare, tra aprile e maggio 2013, ben 14 episodi di furti aggravati di autovetture (uno di questi avvenuto a Giovinazzo) commessi dagli indagati in concorso fra loro e con modalità analoghe, dopo avere individuato ed osservato le vittime, a volte pedinandole. A queste ultime, in molti casi, veniva rivolta dagli indagati una richiesta estorsiva, secondo la nota dinamica del "cavallo di ritorno", ed in due casi le indagini hanno consentito di accertare, nonostante la reticenza di una delle persone offese, l'avvenuta consumazione della estorsione aggravata, mentre in altre quattro occasioni l'esecuzione del reato di estorsione si è arrestata allo stadio del tentativo.
  • Arresti Bitonto
© 2001-2024 GiovinazzoViva è un portale gestito da InnovaNews srl. Partita iva 08059640725. Testata giornalistica registrata. Tutti i diritti riservati.
GiovinazzoViva funziona grazie ai messaggi pubblicitari che stai bloccandoPer mantenere questo sito gratuito ti chiediamo disattivare il tuo AdBlock. Grazie.