Cronaca
Pisicchio indagato, ma resta sereno: «Totalmente estraneo ai fatti»
L'Assessore regionale all'Urbanistica è finito in una inchiesta per assunzioni in cambio di voti
Giovinazzo - giovedì 2 luglio 2020
«Nelle scorse ore ho ricevuto dalla Guardia di Finanza la notifica di un avviso di garanzia e ho sin da subito fornito la mia totale disponibilità a collaborare con gli organi inquirenti. Sono assolutamente tranquillo e totalmente estraneo ai fatti oggetto di indagine, che non riguardano affatto la mia attività istituzionale».
Con queste parole l'Assessore regionale all'Urbanistica, Alfonsino Pisicchio, leader di Iniziativa Democratica, che ha una rappresentanza anche nel Consiglio comunale di Giovinazzo, ha confermato il suo coinvogimento nell'indagine della Guardia di Finanza che, nella giornata di ieri, 1°luglio, ha portato a diverse perquisizioni e acquisizioni documentali, dicendosi tuttavia totalmente al di fuori dei fatti contestatigli.
L'indagine, più in particolare, è stata portata avanti dai finanzieri del Nucleo di polizia economico-finanziaria di Bari su delega della Procura della Repubblica di Bari e riguarda promesse di assunzioni in cambio di voti alle prossime elezioni regionali, oltre che un «collaudato sistema fraudolento finalizzato alla produzione di polizze fideiussorie false, utilizzate a corredo di istanze amministrative volte a ottenere autorizzazioni regionali per l'esercizio di attività economiche, ovvero ingenti contributi pubblici».
Con queste parole l'Assessore regionale all'Urbanistica, Alfonsino Pisicchio, leader di Iniziativa Democratica, che ha una rappresentanza anche nel Consiglio comunale di Giovinazzo, ha confermato il suo coinvogimento nell'indagine della Guardia di Finanza che, nella giornata di ieri, 1°luglio, ha portato a diverse perquisizioni e acquisizioni documentali, dicendosi tuttavia totalmente al di fuori dei fatti contestatigli.
L'indagine, più in particolare, è stata portata avanti dai finanzieri del Nucleo di polizia economico-finanziaria di Bari su delega della Procura della Repubblica di Bari e riguarda promesse di assunzioni in cambio di voti alle prossime elezioni regionali, oltre che un «collaudato sistema fraudolento finalizzato alla produzione di polizze fideiussorie false, utilizzate a corredo di istanze amministrative volte a ottenere autorizzazioni regionali per l'esercizio di attività economiche, ovvero ingenti contributi pubblici».