Attualità
Pino Tulipani: «La nostra contaminazione è l'amore»
Lettera aperta del Garante dei Diritti delle Persone con Disabilità della Regione Puglia
Giovinazzo - lunedì 16 marzo 2020
13.03
Il Garante dei Diritti delle Persone con Disabilità della Regione Puglia, il giovinazzese Pino Tulipani, nelle scorse ore ha inteso un messaggio di speranza e positività alle persone con disabilità e alle loro famiglie, forse uno dei nodi cruciali in questi periodo di così grave emergenza sanitaria, probabilmente senza precedenti nella storia repubblicana del nostro Paese.
«In questi giorni sto ricevendo in privato molte testimonianze di affetto attraverso messaggi e filmati. Sento il dovere e l'esigenza di raggiungere tutti voi per dirvi innanzitutto che i vostri messaggi e le vostre immagini mi provocano un'incontenibile e grande emozione», scrive.
Tulipani non si sofferma in superficie ed affronta il problema mettendo l'accento su quella che a buon diritto è una «scommessa collettiva, anzi globale, da vincere». Una scommessa che interessa la popolazione italiana nella sua interezza, ma anche e soprattutto quella fetta di nazione che vive e (con)vive con la disabilità, con tutto ciò che che consegue. Una porzione di Paese che non deve sentirsi affatto sola, smarrita. In Puglia, in particolare, c'è e ci sarà ancora, è il messaggio che Tulipani vuol far arrivare, un organo che volgerà sempre lo sguardo in quella direzione, intercettando interrogativi, richieste, paure.
Vi raggiungano espressioni di ogni bene - si legge ancora nella nota - , quel bene che invade la mia esistenza e il mio destino. Quel bene che estendo a tutti coloro che non ho potuto ancora raggiungere o per i quali non ho potuto essere uno strumento di aiuto perché la burocrazia è stata più forte. Un bene che estendo a quegli ammalati gravi e gravissimi che hanno genitori che non hanno più voglia di lottare e si sono rassegnati e arresi».
Al termine di questa crisi - è l'auspicio che potrebbe tramutarsi in convinzione -, i nostri sacrifici avranno un valore reale ed etico nella richiesta di più protezione e nella richiesta di vivere il diritto nella pienezza della Costituzione Italiana, della Convenzione ONU, dei Diritti Universali e delle Leggi esistenti».
«Il mio impegno personale, nello svolgimento del mio ruolo di Garante dei Diritti delle Persone con Disabilità della Regione Puglia sarà ancora di più di sprono e capace di apportare benefici reali», la sua conclusione che somiglia ad un manifesto per i prossimi mesi, quelli in cui un Paese intero dovrà risalire una strada fattasi all'improvviso e decisamente irta e piena di insidie.
«In questi giorni sto ricevendo in privato molte testimonianze di affetto attraverso messaggi e filmati. Sento il dovere e l'esigenza di raggiungere tutti voi per dirvi innanzitutto che i vostri messaggi e le vostre immagini mi provocano un'incontenibile e grande emozione», scrive.
Tulipani non si sofferma in superficie ed affronta il problema mettendo l'accento su quella che a buon diritto è una «scommessa collettiva, anzi globale, da vincere». Una scommessa che interessa la popolazione italiana nella sua interezza, ma anche e soprattutto quella fetta di nazione che vive e (con)vive con la disabilità, con tutto ciò che che consegue. Una porzione di Paese che non deve sentirsi affatto sola, smarrita. In Puglia, in particolare, c'è e ci sarà ancora, è il messaggio che Tulipani vuol far arrivare, un organo che volgerà sempre lo sguardo in quella direzione, intercettando interrogativi, richieste, paure.
L'AMORE ARMA POTENTISSIMA
«Abbiamo un avversario invisibile e feroce così come le diagnosi o le cause che hanno determinato nelle nostre vite i verdetti più duri anzi, più amari, rispetto ai quali, abbiamo resistito sempre e comunque con un'arma, quella dell'Amore - sottolinea il Garante per i Diritti delle Persone con Disabilità -. Il suo esercizio ci ha resi comprensivi e rassegnati di fronte ai duri di cuore e agli sportelli dell'arida burocrazia. L'Amore, che è anche comprensione, sarà ancora una volta la nostra "contaminazione" che ci renderà più forti e più preparati ad affrontare il futuro e le sfide che attendono l'intera umanità.Vi raggiungano espressioni di ogni bene - si legge ancora nella nota - , quel bene che invade la mia esistenza e il mio destino. Quel bene che estendo a tutti coloro che non ho potuto ancora raggiungere o per i quali non ho potuto essere uno strumento di aiuto perché la burocrazia è stata più forte. Un bene che estendo a quegli ammalati gravi e gravissimi che hanno genitori che non hanno più voglia di lottare e si sono rassegnati e arresi».
LA VOGLIA DI NON MOLLARE E RIPARTIRE
Pino Tulipani, rispondendo non solo ad uno spirito molto forte tipico della sua personalità, ma anche facendo appello alla sua fede, quella di cattolico convinto, scrive ancora: «Dopo questa tempesta dobbiamo tutti insieme dimostrare che siamo una forza reale in questa bella Italia che sa reagire con estro e fantasia. La nostra forza sarà sempre autentica - rimarca il Garante - perché conosce già la sofferenza e le emergenze, le paure e lo smarrimento ma anche il senso plastico e reale di protezione. Saremo quindi quella parte d'Italia e del mondo che saprà fare sempre qualcosa in più per chi è nella fragilità, nella desolazione e nel disagio. Saremo chiamati a testimoniare ancora di più l'AMORE per il PROSSIMO, quello vero, radicato nel nostro cuore. Saremo una grande realtà.Al termine di questa crisi - è l'auspicio che potrebbe tramutarsi in convinzione -, i nostri sacrifici avranno un valore reale ed etico nella richiesta di più protezione e nella richiesta di vivere il diritto nella pienezza della Costituzione Italiana, della Convenzione ONU, dei Diritti Universali e delle Leggi esistenti».
«Il mio impegno personale, nello svolgimento del mio ruolo di Garante dei Diritti delle Persone con Disabilità della Regione Puglia sarà ancora di più di sprono e capace di apportare benefici reali», la sua conclusione che somiglia ad un manifesto per i prossimi mesi, quelli in cui un Paese intero dovrà risalire una strada fattasi all'improvviso e decisamente irta e piena di insidie.