Politica
Piattaforma spazzata via dal maltempo, PVA chiede risposte agli amministratori
Dura nota del movimento di opposizione nell'immediata vigilia del Consiglio comunale
Giovinazzo - martedì 28 novembre 2023
Comunicato Stampa
Continuano le polemiche tra forze politiche dopo i fatti accaduti nello scorso fine settimana, quando il maltempo ha spazzato via parte di una pedana attrezzata nel primo tratto del litorale sottostante il lungomare Marina Italiana.
Di seguito pubblichiamo integralmente la nota giuntaci in redazione di PrimaVera Alternativa, con cui il movimento di opposizione esorta l'esecutivo a dar conto di quanto accaduto nel Consiglio comunale che si terrà questa sera, 28 novembre.
«Le vicissitudini della famosa "pedana" del Lungomare di Ponente confermano quello che denunciamo da tempo: l'amministrazione Sollecito è onnipresente quando si tratta di fare propaganda, ma si nasconde quando è necessario dare risposte.
Ciò che è accaduto è sotto gli occhi di tutti: l'annunciato maltempo degli scorsi giorni e la conseguente mareggiata ha mandato in frantumi la mega struttura in legno allestita dai concessionari, con un danno ambientale impressionante per quantità di legna, fili elettrici, guaine corrugate, materiale edile di risulta e rifiuti vari riversati nel nostro mare. E quel che resta oggi delle attrezzature della spiaggia incautamente concessa ai privati dai nostri amministratori costituisce un rischio per i cittadini e andrebbe completamente rimosso, sempre che ciò sia ancora possibile.
Ciò che tutti si chiedono è semplice: come è possibile che quella pedana non sia stata smontata dal concessionario a distanza di quasi tre mesi dalla fine della stagione estiva? Perché nessuno in Comune o negli enti sovracomunali deputati alla vigilanza del demanio ha controllato e verificato che tale smontaggio fosse eseguito? Nessuno, dal Sindaco Sollecito ai suoi assessori, si è mai degnato di dare spiegazione ai Giovinazzesi.
Diamo per certo che i responsabili saranno "invitati" dall'amministrazione a pagare i danni di questo scempio, perché chiunque provoca o è complice di un danno ambientale di questa portata non può restare impunito; al pari, se non 100 volte peggio, di quei cittadini disonesti che abbandonano i rifiuti e, immortalati dalle fototrappole, finiscono per essere esposti al pubblico ludibrio con comunicati di propaganda. Dinanzi a questo infausto precedente e a una tale dimostrazione di incuria e inciviltà, vien da chiedersi però se valga la pena mantenere in essere ancora questa concessione, già fortemente osteggiata ed invisa a tanti concittadini.
Concessione, peraltro, verso la quale il nostro ufficio tecnico aveva già sollevato numerose criticità edilizie, giungendo addirittura ad emettere una ordinanza di sospensione lavori. Chiediamo che il Sindaco e la sua Giunta diano risposte a questi interrogativi già nel prossimo consiglio comunale di oggi, martedì 28 novembre. Anche se, al di là delle doverose risposte, resta forte la sensazione che per questa amministrazione esistano cittadini di serie "A", a cui tutto è concesso, e cittadini di serie "B", a cui restano solo le vessazioni e la privazione di beni comuni».
PrimaVera Alternativa
Di seguito pubblichiamo integralmente la nota giuntaci in redazione di PrimaVera Alternativa, con cui il movimento di opposizione esorta l'esecutivo a dar conto di quanto accaduto nel Consiglio comunale che si terrà questa sera, 28 novembre.
«Le vicissitudini della famosa "pedana" del Lungomare di Ponente confermano quello che denunciamo da tempo: l'amministrazione Sollecito è onnipresente quando si tratta di fare propaganda, ma si nasconde quando è necessario dare risposte.
Ciò che è accaduto è sotto gli occhi di tutti: l'annunciato maltempo degli scorsi giorni e la conseguente mareggiata ha mandato in frantumi la mega struttura in legno allestita dai concessionari, con un danno ambientale impressionante per quantità di legna, fili elettrici, guaine corrugate, materiale edile di risulta e rifiuti vari riversati nel nostro mare. E quel che resta oggi delle attrezzature della spiaggia incautamente concessa ai privati dai nostri amministratori costituisce un rischio per i cittadini e andrebbe completamente rimosso, sempre che ciò sia ancora possibile.
Ciò che tutti si chiedono è semplice: come è possibile che quella pedana non sia stata smontata dal concessionario a distanza di quasi tre mesi dalla fine della stagione estiva? Perché nessuno in Comune o negli enti sovracomunali deputati alla vigilanza del demanio ha controllato e verificato che tale smontaggio fosse eseguito? Nessuno, dal Sindaco Sollecito ai suoi assessori, si è mai degnato di dare spiegazione ai Giovinazzesi.
Diamo per certo che i responsabili saranno "invitati" dall'amministrazione a pagare i danni di questo scempio, perché chiunque provoca o è complice di un danno ambientale di questa portata non può restare impunito; al pari, se non 100 volte peggio, di quei cittadini disonesti che abbandonano i rifiuti e, immortalati dalle fototrappole, finiscono per essere esposti al pubblico ludibrio con comunicati di propaganda. Dinanzi a questo infausto precedente e a una tale dimostrazione di incuria e inciviltà, vien da chiedersi però se valga la pena mantenere in essere ancora questa concessione, già fortemente osteggiata ed invisa a tanti concittadini.
Concessione, peraltro, verso la quale il nostro ufficio tecnico aveva già sollevato numerose criticità edilizie, giungendo addirittura ad emettere una ordinanza di sospensione lavori. Chiediamo che il Sindaco e la sua Giunta diano risposte a questi interrogativi già nel prossimo consiglio comunale di oggi, martedì 28 novembre. Anche se, al di là delle doverose risposte, resta forte la sensazione che per questa amministrazione esistano cittadini di serie "A", a cui tutto è concesso, e cittadini di serie "B", a cui restano solo le vessazioni e la privazione di beni comuni».
PrimaVera Alternativa