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Persiane aperte sul futuro della ristorazione a Giovinazzo
Il racconto tra ieri e domani di Francesco Vallarelli dell'Osteria Scvnazz
Giovinazzo - lunedì 10 maggio 2021
11.57 Sponsorizzato
Riaprono i battenti, da oggi 10 maggio, molte attività di ristorazione anche a Giovinazzo. Un momento atteso da mesi e che i tanti imprenditori del settore sperano rappresenti la definitiva partenza.
Noi abbiamo chiesto di raccontarci questa ripartenza a Francesco Vallarelli dell'Osteria Scvnazz, partner commerciale di Viva Network. E questo è ciò che ci ha raccontato.
Ciao Oste Ciccio e bentornato sulle nostre pagine...
Grazie a voi per l'attenzione che spero i media ci dedichino sempre in tempi non facilissimi.
Ecco, raccontaci questi mesi passati. Cosa hai provato e come ti sei sentito?
Ho provato rabbia perché abbiamo ripetutamente chiesto allo Stato non mancette ma solo di lavorare. I miei dipendenti hanno famiglia, io sono uno a cui piace rispettare gli impegni, ma nei mesi scorsi è stata durissima, non lo nascondo. Eravamo chiusi e da novembre ad oggi abbiamo ricevuto appena il 40% di quello che ci era stato promesso. Non mi va di lamentarmi, non è affatto questo il mio obiettivo. La mia meta è invece ripartire, rimboccarsi le maniche ed offrire nuovamente cucina di qualità ed emozioni alla gente che ci verrà a trovare.
E cosa hai fatto nei mesi passati?
Ho pensato che fosse il momento di investire ulteriormente (non so dove ho trovato la forza), ristrutturando il mio locale, realizzando una bella piattaforma dove si potrà pranzare e cenare all'aperto a due passi dal lungomare di Levante e pensando a come far diventare l'estate 2021 una estate indimenticabile per me e per i miei clienti. Ho detto subito "no" al delivery, perché a mio avviso è la morte della ristorazione di qualità. Non ho nulla contro i miei colleghi che hanno fatto scelte diverse, come potrei in un momento così duro per tutti, ma io ho fatto scelte differenti.
Da dove riparte l'Osteria Scvnazz?
Riparte da un vero percorso emozionale che vogliamo offrire alla gente, italiani e stranieri, che ci verranno a trovare. Per "percorso emozionale" intendo un vero e proprio modo di intendere la ristorazione che mi accomuna solo ad alcuni dei miei colleghi, che sanno cosa voglio dire. Si tratta di coccolare l'avventore, si tratta di farlo sentire a casa, fargli gustare i sapori autentici della nostra terra e del nostro mare e di non pressarlo, di lasciare che dimentichi tutto il peso ed il brutto di questo ultimo anno e tre mesi.
Come lo farete?
Lo faremo nell'unico modo di cui siamo capaci e che abbiamo studiato insieme a chi gestisce la nostra parte marketing: lo faremo con una cucina che li avvicini il più possibile ai sapori di famiglia e portandoli in un locale che saprà di famiglia, di bello, di leggero. Potranno gustare il pescato del giorno, come sempre, e quasi tutti prodotti a km zero. Lo sapete, voi che siete pugliesi ed amate Giovinazzo: si tratta di sapori non ripetibili, non stereotipabili. Li possono tirar fuori solo cuoche e cuochi con una grandissima passione per questo territorio meraviglioso che non ha nulla da invidiare agli altri. E poi ci sarà sempre una straordinaria scelta di vini di aziende nostre partner da qualche tempo, che puntano anch'esse sulla qualità autoctona.
Si ricomincia allora. Chiudi con un invito alla gente e con un altro rivolto agli amministratori.
Partiamo da questi ultimi: vogliamo sentire, come categoria, il sostegno sempre. Non chiediamo elemosina ma una progettualità, una visione della città di Giovinazzo che sappia coniugare bellezza, promozione autentica storico-artistica unita a percorsi enogastronomici che valorizzino la voglia di fare di alcuni imprenditori del settore.
Alla gente dico solo che ci ritroveranno più forti di prima, pronti a soddisfare pancia, occhi e cuore e ad aiutarli a lasciar fuori dall'Osteria Scvnazz i loro pensieri e le loro paure. Noi li aspettiamo da domani 11 maggio a pranzo dalle 12.00 alle 15.30 ed a cena dalle 19.00 sino alle 22.00, sperando che il coprifuoco venga spostato almeno a mezzanotte nei mesi estivi.
Noi abbiamo chiesto di raccontarci questa ripartenza a Francesco Vallarelli dell'Osteria Scvnazz, partner commerciale di Viva Network. E questo è ciò che ci ha raccontato.
Ciao Oste Ciccio e bentornato sulle nostre pagine...
Grazie a voi per l'attenzione che spero i media ci dedichino sempre in tempi non facilissimi.
Ecco, raccontaci questi mesi passati. Cosa hai provato e come ti sei sentito?
Ho provato rabbia perché abbiamo ripetutamente chiesto allo Stato non mancette ma solo di lavorare. I miei dipendenti hanno famiglia, io sono uno a cui piace rispettare gli impegni, ma nei mesi scorsi è stata durissima, non lo nascondo. Eravamo chiusi e da novembre ad oggi abbiamo ricevuto appena il 40% di quello che ci era stato promesso. Non mi va di lamentarmi, non è affatto questo il mio obiettivo. La mia meta è invece ripartire, rimboccarsi le maniche ed offrire nuovamente cucina di qualità ed emozioni alla gente che ci verrà a trovare.
E cosa hai fatto nei mesi passati?
Ho pensato che fosse il momento di investire ulteriormente (non so dove ho trovato la forza), ristrutturando il mio locale, realizzando una bella piattaforma dove si potrà pranzare e cenare all'aperto a due passi dal lungomare di Levante e pensando a come far diventare l'estate 2021 una estate indimenticabile per me e per i miei clienti. Ho detto subito "no" al delivery, perché a mio avviso è la morte della ristorazione di qualità. Non ho nulla contro i miei colleghi che hanno fatto scelte diverse, come potrei in un momento così duro per tutti, ma io ho fatto scelte differenti.
Da dove riparte l'Osteria Scvnazz?
Riparte da un vero percorso emozionale che vogliamo offrire alla gente, italiani e stranieri, che ci verranno a trovare. Per "percorso emozionale" intendo un vero e proprio modo di intendere la ristorazione che mi accomuna solo ad alcuni dei miei colleghi, che sanno cosa voglio dire. Si tratta di coccolare l'avventore, si tratta di farlo sentire a casa, fargli gustare i sapori autentici della nostra terra e del nostro mare e di non pressarlo, di lasciare che dimentichi tutto il peso ed il brutto di questo ultimo anno e tre mesi.
Come lo farete?
Lo faremo nell'unico modo di cui siamo capaci e che abbiamo studiato insieme a chi gestisce la nostra parte marketing: lo faremo con una cucina che li avvicini il più possibile ai sapori di famiglia e portandoli in un locale che saprà di famiglia, di bello, di leggero. Potranno gustare il pescato del giorno, come sempre, e quasi tutti prodotti a km zero. Lo sapete, voi che siete pugliesi ed amate Giovinazzo: si tratta di sapori non ripetibili, non stereotipabili. Li possono tirar fuori solo cuoche e cuochi con una grandissima passione per questo territorio meraviglioso che non ha nulla da invidiare agli altri. E poi ci sarà sempre una straordinaria scelta di vini di aziende nostre partner da qualche tempo, che puntano anch'esse sulla qualità autoctona.
Si ricomincia allora. Chiudi con un invito alla gente e con un altro rivolto agli amministratori.
Partiamo da questi ultimi: vogliamo sentire, come categoria, il sostegno sempre. Non chiediamo elemosina ma una progettualità, una visione della città di Giovinazzo che sappia coniugare bellezza, promozione autentica storico-artistica unita a percorsi enogastronomici che valorizzino la voglia di fare di alcuni imprenditori del settore.
Alla gente dico solo che ci ritroveranno più forti di prima, pronti a soddisfare pancia, occhi e cuore e ad aiutarli a lasciar fuori dall'Osteria Scvnazz i loro pensieri e le loro paure. Noi li aspettiamo da domani 11 maggio a pranzo dalle 12.00 alle 15.30 ed a cena dalle 19.00 sino alle 22.00, sperando che il coprifuoco venga spostato almeno a mezzanotte nei mesi estivi.