Politica
«Pericolo bombe inesplose. Governo intervenga»
Il deputato Nicola Fratoianni chiede di fermare le concessioni petrolifere al largo delle coste pugliesi
Giovinazzo - giovedì 8 gennaio 2015
12.36
Il coordinatore nazionale e deputato di Sinistra Ecologia e Libertà, Nicola Fratoianni, ha presentato una interrogazione al governo italiano chiedendo l'intervento sulle autorità croate, per fermare le concessioni petrolifere che ricadono in un'area dall'alta presenza di bombe inesplose, al largo delle coste pugliesi, così come si evince dalla mappa che indica la presenza di ordigni inesplosi nelle acque di fronte alla Puglia e le concessioni (in particolare la n. 25 e la n. 26) per la ricerca di idrocarburi del governo croato.
«Il governo italiano - scrive - ha il dovere urgente di intervenire e di chiedere al governo croato di sospendere le concessioni per le ricerche petrolifere e le trivellazioni, dal momento che queste insistono su aree marine caratterizzate dalla presenza di ordigni inesplosi, al largo delle coste pugliesi». Il governo italiano, e in particolare il Ministero per l'Ambiente, conosce già molto bene la questione, visto che, proprio nello scorso luglio, ha accolto le osservazioni del comitato "Bonifica Molfetta" che richiedeva la sospensione di ricerca di idrocarburi nell'Adriatico, concessa dal governo italiano alla società Global Petroleum Limited, per le medesime ragioni, ovvero la massiccia presenza di ordigni inesplosi.
«L'azione degli air gun per la ricerca del petrolio e l'eventuale creazione di pozzi sui fondali, - prosegue - oltre ai danni all'ambiente più volte sottolineati, potrebbero interagire con gli ordigni e avere effetti devastanti per il mare e la sua fauna. Per questo ho depositato una interrogazione al governo, affinché intervenga immediatamente per scongiurare ogni tipo di pericolo. Un capitolo a parte meriterebbe la politica energetica perseguita dal governo Renzi, che nello "Sblocca Italia" fa chiaramente intendere di voler dare l'avvio ad un vasto programma di trivellazioni in Italia, così come sta facendo la Croazia».
«Sinistra Ecologia e Libertà - conclude Fratoianni - continuerà ad opporsi ad una prospettiva di disastro per la Puglia e per il paese».
«Il governo italiano - scrive - ha il dovere urgente di intervenire e di chiedere al governo croato di sospendere le concessioni per le ricerche petrolifere e le trivellazioni, dal momento che queste insistono su aree marine caratterizzate dalla presenza di ordigni inesplosi, al largo delle coste pugliesi». Il governo italiano, e in particolare il Ministero per l'Ambiente, conosce già molto bene la questione, visto che, proprio nello scorso luglio, ha accolto le osservazioni del comitato "Bonifica Molfetta" che richiedeva la sospensione di ricerca di idrocarburi nell'Adriatico, concessa dal governo italiano alla società Global Petroleum Limited, per le medesime ragioni, ovvero la massiccia presenza di ordigni inesplosi.
«L'azione degli air gun per la ricerca del petrolio e l'eventuale creazione di pozzi sui fondali, - prosegue - oltre ai danni all'ambiente più volte sottolineati, potrebbero interagire con gli ordigni e avere effetti devastanti per il mare e la sua fauna. Per questo ho depositato una interrogazione al governo, affinché intervenga immediatamente per scongiurare ogni tipo di pericolo. Un capitolo a parte meriterebbe la politica energetica perseguita dal governo Renzi, che nello "Sblocca Italia" fa chiaramente intendere di voler dare l'avvio ad un vasto programma di trivellazioni in Italia, così come sta facendo la Croazia».
«Sinistra Ecologia e Libertà - conclude Fratoianni - continuerà ad opporsi ad una prospettiva di disastro per la Puglia e per il paese».