
Religioni
Per le strade di Giovinazzo la processione dell'Addolorata - FOTO e VIDEO
Ieri sera, Venerdì di Passione, il prologo alla Settimana Santa
Giovinazzo - sabato 12 aprile 2025
0.32
Per le strade di Giovinazzo, venerdì 11 aprile, si è svolta la processione dell'effigie della Beata Maria Vergine Addolorata.
Questo momento di fede ha visto partecipi numerosi fedeli emozionati che si sono affidati alla Madonna chiedendo di intercedere per alleviare le loro difficoltà, le loro pene e le sofferenze dei loro cari.
In contemplazione dell'Addolorata, tanti fedeli hanno partecipato alla celebrazione eucaristica vespertina all'interno di una gremita Concattedrale di Santa Maria Assunta, lì a partecipare emozionalmente alla messa officiata da Padre Francesco Depalo e da Padre Pasquale Rago.
Subito dopo la liturgia eucaristica si è svolta l'attesa processione del simulacro portato in spalla, come avviene da tempo, dai confratelli di Maria SS. della Purificazione, coadiuvati in taluni passaggi dagli altri pii sodalizi cittadini.
I passaggi più emozionanti per i credenti e suggestivi per i curiosi, alcuni anche da città viciniore, ed turisti stranieri sono stati l'uscita della statua dalla Concattedrale su via Marina e il passaggio dalle vie del centro storico, in modo particolare la suggestione si rinnova ogni anno sotto l'arco di via Gelso e su via Madonna degli Angeli. Emozionante anche il raccoglimento nei pressi del Calvario nella zona di via Cappuccini adiacente piazzetta delle Rimembranze, il passaggio spiritualmente forse più elevato.
Il volto dell'Addolorata incarna il volto di Maria alla ricerca del Figlio dopo l'arresto nell'orto del Getsemani, noto anche come Orto degli ulivi. Una madre disperata che conosce il destino di Gesù sin dal suo concepimento, ma che è tale e come tale non può rassegnarsi a perdere la carne della sua carne. Nel suo dolore lacerante c'è la sofferenza atroce delle tante madri che soffrono in diverse parti del mondo, per guerre, fame, violenza, che perdono i loro figli sulla croce quotidiana dell'arroganza e del potere di uomini senza scrupoli.
Attraverso il nostro contributo fotografico e video proveremo a raccontare l'emozione racchiusa nella processione che di fatto è prologo ai riti della Settimana Santa, a beneficio soprattutto di chi era lontano, ammalato o impedito a prendervi parte.
Questo momento di fede ha visto partecipi numerosi fedeli emozionati che si sono affidati alla Madonna chiedendo di intercedere per alleviare le loro difficoltà, le loro pene e le sofferenze dei loro cari.
In contemplazione dell'Addolorata, tanti fedeli hanno partecipato alla celebrazione eucaristica vespertina all'interno di una gremita Concattedrale di Santa Maria Assunta, lì a partecipare emozionalmente alla messa officiata da Padre Francesco Depalo e da Padre Pasquale Rago.
Subito dopo la liturgia eucaristica si è svolta l'attesa processione del simulacro portato in spalla, come avviene da tempo, dai confratelli di Maria SS. della Purificazione, coadiuvati in taluni passaggi dagli altri pii sodalizi cittadini.
I passaggi più emozionanti per i credenti e suggestivi per i curiosi, alcuni anche da città viciniore, ed turisti stranieri sono stati l'uscita della statua dalla Concattedrale su via Marina e il passaggio dalle vie del centro storico, in modo particolare la suggestione si rinnova ogni anno sotto l'arco di via Gelso e su via Madonna degli Angeli. Emozionante anche il raccoglimento nei pressi del Calvario nella zona di via Cappuccini adiacente piazzetta delle Rimembranze, il passaggio spiritualmente forse più elevato.
Il volto dell'Addolorata incarna il volto di Maria alla ricerca del Figlio dopo l'arresto nell'orto del Getsemani, noto anche come Orto degli ulivi. Una madre disperata che conosce il destino di Gesù sin dal suo concepimento, ma che è tale e come tale non può rassegnarsi a perdere la carne della sua carne. Nel suo dolore lacerante c'è la sofferenza atroce delle tante madri che soffrono in diverse parti del mondo, per guerre, fame, violenza, che perdono i loro figli sulla croce quotidiana dell'arroganza e del potere di uomini senza scrupoli.
Attraverso il nostro contributo fotografico e video proveremo a raccontare l'emozione racchiusa nella processione che di fatto è prologo ai riti della Settimana Santa, a beneficio soprattutto di chi era lontano, ammalato o impedito a prendervi parte.