Cronaca
Per la seconda volta distrutti i bagni della Villa Comunale
È il secondo raid messo a segno negli ultimi otto mesi
Giovinazzo - venerdì 26 giugno 2015
19.36
Vandalizzati per la seconda volta i bagni pubblici della Villa Comunale cittadina intitolata a Giuseppe Palombella, visitati per l'ennesima volta da gruppi di teppisti la cui unica intenzione è distruggere quanto con fatica è stato realizzato.
Un raid vandalico in piena regola: i barbari, nella notte, dopo aver divelto una porta secondaria posta sul retro hanno completamente devastato i servizi igienici, distruggendo water e lavandini e rendendoli inutilizzabili. I danni non sono ancora stati quantificati, ma da una prima stima ammonterebbero a qualche migliaia di euro. «Qual è il senso e la logica di tali comportamenti? - s'è chiesto il primo cittadino Tommaso Depalma -. Qual è il vantaggio di tutto questo?». I tanti fruitori del polmone verde più grande di Giovinazzo non possono far altro che abituarsi ai disagi, in attesa che vengano effettuati i lavori di riparazione.
A rimanere vittima della furia cieca e incomprensibile di questi personaggi anche l'operatore del Servizio Civico: i vandali, forse per rendere più vivace le loro tristi e grigie serate, hanno deciso di prendersela anche con la bicicletta dell'uomo, tagliandogli le ruote. «Troppo solerte quella splendida persona, sempre gentile con la gente, sempre attento a guardarsi intorno e sopratutto sempre pronto a segnalare situazioni sospette - continua Depalma -. Quanto costa in questa città avere un minimo di senso civico e fare il proprio dovere. Ma noi non faremo passi indietro e pur fra mille ristrettezze risistemeremo i bagni».
Di fronte a tale devastazione (la seconda in otto mesi) e soprattutto «alla luce dei recenti fatti accaduti nella Villa Comunale - sono parole di Filippo Bonvino, in un accorato appello alla massima assise cittadina - chiedo che quanto prima e senza indugi venga affidata la parte sud dell'area, oltre a tutte le zone decentrate, a chiunque ne faccia richiesta per installare singole attrezzature per parco giochi al fine di rendere animata e frequentata in toto l'intera superficie».
La strada del cambiamento è una sola: investire su quei luoghi pubblici perchè diventino luoghi per la vita sociale, spazi di gioco, d'incontro. La vera difesa, il vero antidoto a una città ferita dal dilagante fenomeno dello spaccio di sostanze stupefacenti e la vera risposta culturale alla domanda di sicurezza può andare solo in questa direzione.
Un raid vandalico in piena regola: i barbari, nella notte, dopo aver divelto una porta secondaria posta sul retro hanno completamente devastato i servizi igienici, distruggendo water e lavandini e rendendoli inutilizzabili. I danni non sono ancora stati quantificati, ma da una prima stima ammonterebbero a qualche migliaia di euro. «Qual è il senso e la logica di tali comportamenti? - s'è chiesto il primo cittadino Tommaso Depalma -. Qual è il vantaggio di tutto questo?». I tanti fruitori del polmone verde più grande di Giovinazzo non possono far altro che abituarsi ai disagi, in attesa che vengano effettuati i lavori di riparazione.
A rimanere vittima della furia cieca e incomprensibile di questi personaggi anche l'operatore del Servizio Civico: i vandali, forse per rendere più vivace le loro tristi e grigie serate, hanno deciso di prendersela anche con la bicicletta dell'uomo, tagliandogli le ruote. «Troppo solerte quella splendida persona, sempre gentile con la gente, sempre attento a guardarsi intorno e sopratutto sempre pronto a segnalare situazioni sospette - continua Depalma -. Quanto costa in questa città avere un minimo di senso civico e fare il proprio dovere. Ma noi non faremo passi indietro e pur fra mille ristrettezze risistemeremo i bagni».
Di fronte a tale devastazione (la seconda in otto mesi) e soprattutto «alla luce dei recenti fatti accaduti nella Villa Comunale - sono parole di Filippo Bonvino, in un accorato appello alla massima assise cittadina - chiedo che quanto prima e senza indugi venga affidata la parte sud dell'area, oltre a tutte le zone decentrate, a chiunque ne faccia richiesta per installare singole attrezzature per parco giochi al fine di rendere animata e frequentata in toto l'intera superficie».
La strada del cambiamento è una sola: investire su quei luoghi pubblici perchè diventino luoghi per la vita sociale, spazi di gioco, d'incontro. La vera difesa, il vero antidoto a una città ferita dal dilagante fenomeno dello spaccio di sostanze stupefacenti e la vera risposta culturale alla domanda di sicurezza può andare solo in questa direzione.