Eventi e cultura
Pennellate al di là del tempo e dello spazio
Inaugurata ieri all'IVE la personale di Vito Antonio Muscatelli
Giovinazzo - martedì 5 luglio 2016
12.17
Un altro appuntamento con l'arte ha dato ancora una volta lustro all'Istituto Vittorio Emanuele II. È la mostra personale di Vito Antonio Muscatelli dal titolo "Luci che dialogano con le emozioni", inaugurata ieri sera nel bellissimo palazzo settecentesco e curata da Giacinto Lanave, vice presidente dell'Associazione Culturale "NewEuro Arte".
Posizionati con cura in una delle sale attigue alla Sala Marano, in un crescendo di luci e colori, quasi a voler ravvivare lo sguardo di chi vi entra, i dipinti di Muscatelli esposti nella personale giovinazzese racchiudono lo studio dettagliato dei pilastri dall'arte di tutti i tempi ed al tempo stesso la ricerca dell'artista verso forme e tecniche che immortalino la contemporaneità, seppur nella sua fugacità.
Ed è proprio la vita contemporanea ed i suoi "episodi", come ama chiamarli il pittore residente a Palo del Colle, che costituiscono l'oggetto privilegiato della sua produzione attuale. «Dopo anni passati, in un primo momento, a riprodurre fedelmente i maestri dell'arte – ci confida durante una lunga chiacchierata – ed in un secondo momento, a cogliere la perfezione dei fiori e dei loro petali, ho sentito il bisogno profondo di dedicarmi ad una dimensione nuova, quella in cui la decadenza è prevalente».
Tutti i quadri riassumono con maestria passato, presente e futuro, fissando un piccolo istante di vita che però resta indefinito e rifugge da ogni gabbia temporale e spaziale. Richiami a Gian Lorenzo Bernini ed a Michelangelo Buonarroti, o le tecniche dell'impressionismo, dell'astrattismo e di altri movimenti pittorici di inizio Novecento, costituiscono la base da cui Muscatelli dà espressione alla sua visione della realtà. L'inquietudine e la preoccupazione per un avvenire incerto sono le sensazioni prevalenti, che si riescono a cogliere in tele come
"L'inizio e la fine" e nella serie di dipinti ispirati a Matera. Tuttavia, la speranza e la vitalità sono fonte d'ispirazione ugualmente importante per Muscatelli, che ha voluto celebrarle in opere come "Un giorno felice", "Gioia di vivere" ed "Estate nella Murgia".
Frammenti di vita personale o dell'umanità, che l'artista ha voluto fissare in modo eterogeneo ed indefinito, non risparmiandosi tuttavia sulla varietà e commistione di colori, perché conscio che «la vita in confronto all'eternità è un soffio e tutto è destinato ad esaurirsi velocemente».
«Muscatelli con i suoi colori e la sua interpretazione della realtà, con tocchi di assoluta magia – ha dichiarato il delegato all'IVE Nicola De Matteo – rende viva la Sala Marano dell'Istituto Vittorio Emanuele II di Giovinazzo ed illumina con le sue tele l'Estate Giovinazzese. La mostra di Muscatelli –ha poi concluso –segue quella del Maestro Ezio Farinelli, da me fortemente voluta per rispettare il mandato conferitomi da Antonio De Caro, Presidente dall'Area Metropolitana di Bari, di rendere vitale questo luogo da anni abbandonato».
La mostra resta visitabile tutte le sere, a partire dalle 20.00, fino a domenica 10 luglio.
Posizionati con cura in una delle sale attigue alla Sala Marano, in un crescendo di luci e colori, quasi a voler ravvivare lo sguardo di chi vi entra, i dipinti di Muscatelli esposti nella personale giovinazzese racchiudono lo studio dettagliato dei pilastri dall'arte di tutti i tempi ed al tempo stesso la ricerca dell'artista verso forme e tecniche che immortalino la contemporaneità, seppur nella sua fugacità.
Ed è proprio la vita contemporanea ed i suoi "episodi", come ama chiamarli il pittore residente a Palo del Colle, che costituiscono l'oggetto privilegiato della sua produzione attuale. «Dopo anni passati, in un primo momento, a riprodurre fedelmente i maestri dell'arte – ci confida durante una lunga chiacchierata – ed in un secondo momento, a cogliere la perfezione dei fiori e dei loro petali, ho sentito il bisogno profondo di dedicarmi ad una dimensione nuova, quella in cui la decadenza è prevalente».
Tutti i quadri riassumono con maestria passato, presente e futuro, fissando un piccolo istante di vita che però resta indefinito e rifugge da ogni gabbia temporale e spaziale. Richiami a Gian Lorenzo Bernini ed a Michelangelo Buonarroti, o le tecniche dell'impressionismo, dell'astrattismo e di altri movimenti pittorici di inizio Novecento, costituiscono la base da cui Muscatelli dà espressione alla sua visione della realtà. L'inquietudine e la preoccupazione per un avvenire incerto sono le sensazioni prevalenti, che si riescono a cogliere in tele come
"L'inizio e la fine" e nella serie di dipinti ispirati a Matera. Tuttavia, la speranza e la vitalità sono fonte d'ispirazione ugualmente importante per Muscatelli, che ha voluto celebrarle in opere come "Un giorno felice", "Gioia di vivere" ed "Estate nella Murgia".
Frammenti di vita personale o dell'umanità, che l'artista ha voluto fissare in modo eterogeneo ed indefinito, non risparmiandosi tuttavia sulla varietà e commistione di colori, perché conscio che «la vita in confronto all'eternità è un soffio e tutto è destinato ad esaurirsi velocemente».
«Muscatelli con i suoi colori e la sua interpretazione della realtà, con tocchi di assoluta magia – ha dichiarato il delegato all'IVE Nicola De Matteo – rende viva la Sala Marano dell'Istituto Vittorio Emanuele II di Giovinazzo ed illumina con le sue tele l'Estate Giovinazzese. La mostra di Muscatelli –ha poi concluso –segue quella del Maestro Ezio Farinelli, da me fortemente voluta per rispettare il mandato conferitomi da Antonio De Caro, Presidente dall'Area Metropolitana di Bari, di rendere vitale questo luogo da anni abbandonato».
La mostra resta visitabile tutte le sere, a partire dalle 20.00, fino a domenica 10 luglio.