Politica
Passi carrabili, PVA: «Amministrazione fa cassa per coprire spese folli»
Una nota del movimento di opposizione invita i cittadini a «sospendere il pagamento»
Giovinazzo - lunedì 10 febbraio 2020
05.00
«Come ogni volta che bisogna far cassa per coprire le spese "folli" di quest'Amministrazione, puntuali arrivano nuove tasse comunali. Questa volta sotto forma di cartelle TOSAP sui passi carrabili».
La denuncia arriva dal direttivo di PrimaVera Alternativa, che attacca le politiche tributarie dell'esecutivo cittadino: «Come spillare qualche euro in più ai già malcapitati contribuenti giovinazzesi - attaccano da PVA -? Semplice. Basta inventarsi uno stratagemma che faccia automaticamente lievitare l'imposta da pagare. E così, sui passi carrabili - spiega la nota -, anziché determinare la superficie tassabile moltiplicando la larghezza del passo, misurata sul fronte dell'edificio o del terreno al quale si dà accesso, per la profondità di un metro lineare, come stabilito dalla legge (D.lgs. 507/93 poi modificato dalla legge 549/95) e dallo stesso Regolamento Comunale (art. 19), il duo Depalma–Iannone ha pensato bene invece di misurare la larghezza del taglio, ossia l'intervallo sul marciapiede o di altro manufatto che serve solo a identificare il passo carrabile. Così facendo - esplicano ancora da PVA -, tutti i garage o autorimesse larghi 2 metri (standard costruttivo degli anni 60/70/80) si ritrovano ad essere tassati per una superficie maggiore, che per effetto dell'arrotondamento diventa di tre metri quadrati, anziché due, con un aggravio per ogni proprietario di 13 euro. Lo stesso criterio di calcolo fissato dalla Legge è stato ribadito anche dal Ministero delle Finanze (circolare 43/E del 1996) e dal "Manuale dei tributi locali" di Luciano De Vico.
Per il movimento di opposizione, quanto sta accadendo non ha riscontro altrove e sarebbe un grave abuso: «Il sistema di tassazione attuato a Giovinazzo, pertanto, non trova riscontro in nessun altro Comune e in alcun riferimento legislativo. PrimaVera Alternativa - è dunque la posizione ufficiale -, perciò, invita tutti i cittadini a sospendere il pagamento, utilizzando la proroga fino al 31 maggio 2020 concessa dal Comune, a cui era stata sottoposta la questione, in attesa di nuovi pronunciamenti».
PrimaVera Alternativa si stupisce che non vi sia stata alcuna comunicazione in tal senso ai cittadini «molti dei quali hanno preferito già pagare piuttosto che perdersi in verifiche ed estenuanti contenziosi. Si ribadisce inoltre che per i cosiddetti passi carrabili a raso (quelli privi di opere visibili sul marciapiede tese a facilitare l'accesso alla proprietà privata), a meno di autorizzazione richiesta dagli stessi proprietari, non deve essere pagata nessuna TOSAP.
Ancora una volta il duo Depalma–Iannone - conclude sarcastico il direttivo PVA - si rivela imbattibile nel vessare e tartassare i cittadini di Giovinazzo».
La denuncia arriva dal direttivo di PrimaVera Alternativa, che attacca le politiche tributarie dell'esecutivo cittadino: «Come spillare qualche euro in più ai già malcapitati contribuenti giovinazzesi - attaccano da PVA -? Semplice. Basta inventarsi uno stratagemma che faccia automaticamente lievitare l'imposta da pagare. E così, sui passi carrabili - spiega la nota -, anziché determinare la superficie tassabile moltiplicando la larghezza del passo, misurata sul fronte dell'edificio o del terreno al quale si dà accesso, per la profondità di un metro lineare, come stabilito dalla legge (D.lgs. 507/93 poi modificato dalla legge 549/95) e dallo stesso Regolamento Comunale (art. 19), il duo Depalma–Iannone ha pensato bene invece di misurare la larghezza del taglio, ossia l'intervallo sul marciapiede o di altro manufatto che serve solo a identificare il passo carrabile. Così facendo - esplicano ancora da PVA -, tutti i garage o autorimesse larghi 2 metri (standard costruttivo degli anni 60/70/80) si ritrovano ad essere tassati per una superficie maggiore, che per effetto dell'arrotondamento diventa di tre metri quadrati, anziché due, con un aggravio per ogni proprietario di 13 euro. Lo stesso criterio di calcolo fissato dalla Legge è stato ribadito anche dal Ministero delle Finanze (circolare 43/E del 1996) e dal "Manuale dei tributi locali" di Luciano De Vico.
Per il movimento di opposizione, quanto sta accadendo non ha riscontro altrove e sarebbe un grave abuso: «Il sistema di tassazione attuato a Giovinazzo, pertanto, non trova riscontro in nessun altro Comune e in alcun riferimento legislativo. PrimaVera Alternativa - è dunque la posizione ufficiale -, perciò, invita tutti i cittadini a sospendere il pagamento, utilizzando la proroga fino al 31 maggio 2020 concessa dal Comune, a cui era stata sottoposta la questione, in attesa di nuovi pronunciamenti».
PrimaVera Alternativa si stupisce che non vi sia stata alcuna comunicazione in tal senso ai cittadini «molti dei quali hanno preferito già pagare piuttosto che perdersi in verifiche ed estenuanti contenziosi. Si ribadisce inoltre che per i cosiddetti passi carrabili a raso (quelli privi di opere visibili sul marciapiede tese a facilitare l'accesso alla proprietà privata), a meno di autorizzazione richiesta dagli stessi proprietari, non deve essere pagata nessuna TOSAP.
Ancora una volta il duo Depalma–Iannone - conclude sarcastico il direttivo PVA - si rivela imbattibile nel vessare e tartassare i cittadini di Giovinazzo».