Attualità
Partiti i lavori al Casino della Principessa (FOTO)
In programma il bando per l'affidamento del nascente Centro diurno per disabili
Giovinazzo - mercoledì 8 febbraio 2017
15.28
Una struttura confiscata alla Mafia, alla periferia sud della città, che oggi può diventare un nuovo Centro diurno per disabili. Questo è il Casino della Principessa, indicato anche dalla cartellonistica per turisti apposta dal Gal "Fior d'Olivi" in varie zone urbane e rurali.
Sono iniziati i lavori di ristrutturazione ormai da qualche giorno, con interventi mirati a rimettere a norma quell'immobile, gestito un tempo dall'Anffas, da anni impegnata a Giovinazzo in un intenso programma di integrazione delle persone affette da disabilità di diverso tipo.
È stata apposta una doppia guaina sul terrazzo dove, fanno sapere da Palazzo di Città, in precedenza, si erano registrate alcune infiltrazioni di acqua piovana. La cantierizzazione prevede la risistemazione dell'immobile e la ripitturazione di tutti gli ambienti (nelle foto a nostra disposizione gli interventi).
Presto, assicurano dall'Amministrazione comunale, sarà pubblicato il bando per l'affidamento del Centro.
«Questi lavori - ha specificato Michele Sollecito, Assessore alla Solidarietà Sociale - sono propedeutici al bando che a breve verrà pubblicato e che riguarda l'affido in concessione della struttura destinata ad accogliere un centro diurno per disabili secondo le modalità indicate dall'art. 60 del vigente regolamento regionale».
Sollecito ha anche evidenziato come, con questi interventi, si chiuda «una vicenda iniziata nel lontano 2009 con la richiesta del Comune di Giovinazzo di un finanziamento regionale finalizzato all'apertura di un Centro diurno autorizzato secondo, appunto, i dettami dell'art 60. In realtà - ha spiegato ancora Sollecito - non vi è mai stata nessuna autorizzazione e la Regione in passato ha chiesto spiegazioni al nostro Ente circa l'importo di 133.000 euro erogato per i lavori che terminarono a marzo 2010 e che non si sono conclusi, con la comunicazione dell'iter autorizzativo mai avviato.
Con il bando della gestione verrà quindi individuato un soggetto gestore che, a sua volta, dovrà richiedere l'autorizzazione al funzionamento, così da concludere positivamente questa vicenda. L'autorizzazione al funzionamento - ha concluso il Vicesindaco - permetterà ai familiari di poter utilizzare i buoni di servizio per accedere al futuro Centro diurno».
Sono iniziati i lavori di ristrutturazione ormai da qualche giorno, con interventi mirati a rimettere a norma quell'immobile, gestito un tempo dall'Anffas, da anni impegnata a Giovinazzo in un intenso programma di integrazione delle persone affette da disabilità di diverso tipo.
È stata apposta una doppia guaina sul terrazzo dove, fanno sapere da Palazzo di Città, in precedenza, si erano registrate alcune infiltrazioni di acqua piovana. La cantierizzazione prevede la risistemazione dell'immobile e la ripitturazione di tutti gli ambienti (nelle foto a nostra disposizione gli interventi).
Presto, assicurano dall'Amministrazione comunale, sarà pubblicato il bando per l'affidamento del Centro.
«Questi lavori - ha specificato Michele Sollecito, Assessore alla Solidarietà Sociale - sono propedeutici al bando che a breve verrà pubblicato e che riguarda l'affido in concessione della struttura destinata ad accogliere un centro diurno per disabili secondo le modalità indicate dall'art. 60 del vigente regolamento regionale».
Sollecito ha anche evidenziato come, con questi interventi, si chiuda «una vicenda iniziata nel lontano 2009 con la richiesta del Comune di Giovinazzo di un finanziamento regionale finalizzato all'apertura di un Centro diurno autorizzato secondo, appunto, i dettami dell'art 60. In realtà - ha spiegato ancora Sollecito - non vi è mai stata nessuna autorizzazione e la Regione in passato ha chiesto spiegazioni al nostro Ente circa l'importo di 133.000 euro erogato per i lavori che terminarono a marzo 2010 e che non si sono conclusi, con la comunicazione dell'iter autorizzativo mai avviato.
Con il bando della gestione verrà quindi individuato un soggetto gestore che, a sua volta, dovrà richiedere l'autorizzazione al funzionamento, così da concludere positivamente questa vicenda. L'autorizzazione al funzionamento - ha concluso il Vicesindaco - permetterà ai familiari di poter utilizzare i buoni di servizio per accedere al futuro Centro diurno».