Religioni
Parrocchia Sant'Agostino, inizia oggi il Triduo in onore di San Michele Arcangelo
Il programma sino a martedì 28 settembre e le riflessioni di don Massimiliano Fasciano
Giovinazzo - domenica 26 settembre 2021
Partiranno quest'oggi, domenica 26 settembre, e si protrarranno sino al 2 ottobre i festeggiamenti in onore di San Michele Arcangelo all'interno della parrocchia Sant'Agostino, organizzati dall'omonima confraternita.
In questa domenica partirà il Triduo con la Santa Messa delle ore 8.00, le Confessioni alle 17.30 e la recita della Corona Angelica prevista per le 18.30. Alle 19.00 vi sarà poi la celebrazione eucaristica presieduta da don Francesco De Palo.
Lunedì 27 settembre secondo giorno di Triduo col medesimo programma della domenica e con la Santa Messa vespertina officiata da don Roberto De Bartolo, nuovo parroco della Concattedrale di Terlizzi dedicata proprio a San Michele Arcangelo.
Martedì 28 ottobre vi sarà la chiusura del Triduo con una sola variazione nel programma rispetto ai giorni precedenti. Alle 18.00, infatti, sarà anticipata la recita della Corona Angelica, mentre alle 18.30 si terrà la celebrazione dei Primi Vespri della Solennità di San Michele Arcangelo. Alle 19.00 la Messa presieduta da don Luigi Zicolella.
Su questa solennità, così sentita a Giovinazzo ed in tutto il Mezzogiorno d'Italia, ha voluto spendere qualche parola don Massimiliano Fasciano, parroco di Sant'Agostino: «La festa dell'Arcangelo Michele ci riporta all'ordinarietà della vita di una comunità - ha scritto -. Essa, collocata a fine settembre, coincidendo con la ripresa delle attività scolastiche, lavorative, catechistiche verso i piccoli, i giovani e gli adulti, ci offre uno spunto per riflettere sul ruolo e potere degli angeli.
Essi - ha rimarcato il sacerdote originario di Molfetta - sono preziosi sostegni per affrontare la lotta contro ogni egoismo e indifferenza. Invocarli, rispettarli, venerarli, esser loro grati ci ricorda quanto loro custodiscano e salvaguardino la nostra salute corporale, ma soprattutti spirituale.
All'Angelo della Pace, Michele, custode delle nostre anime, si rivolge particolarmente la nostra devozione. Lui continua a ripeterci - ha rimarcato don Massimiliano Fasciano - che "nessuno è come Dio" accompagnando la nostra battaglia contro colui che ci vuole lontani dal Salvatore Gesù Cristo.
All'Arcangelo Michele, in questo Triduo, chiediamo di esserci compagno di viaggio in tutte le strade che percorreremo per rimanere fedeli a Dio», è stata la sua conclusione.
Il Triduo
In questa domenica partirà il Triduo con la Santa Messa delle ore 8.00, le Confessioni alle 17.30 e la recita della Corona Angelica prevista per le 18.30. Alle 19.00 vi sarà poi la celebrazione eucaristica presieduta da don Francesco De Palo.Lunedì 27 settembre secondo giorno di Triduo col medesimo programma della domenica e con la Santa Messa vespertina officiata da don Roberto De Bartolo, nuovo parroco della Concattedrale di Terlizzi dedicata proprio a San Michele Arcangelo.
Martedì 28 ottobre vi sarà la chiusura del Triduo con una sola variazione nel programma rispetto ai giorni precedenti. Alle 18.00, infatti, sarà anticipata la recita della Corona Angelica, mentre alle 18.30 si terrà la celebrazione dei Primi Vespri della Solennità di San Michele Arcangelo. Alle 19.00 la Messa presieduta da don Luigi Zicolella.
Le riflessioni di don Massimiliano Fasciano
Su questa solennità, così sentita a Giovinazzo ed in tutto il Mezzogiorno d'Italia, ha voluto spendere qualche parola don Massimiliano Fasciano, parroco di Sant'Agostino: «La festa dell'Arcangelo Michele ci riporta all'ordinarietà della vita di una comunità - ha scritto -. Essa, collocata a fine settembre, coincidendo con la ripresa delle attività scolastiche, lavorative, catechistiche verso i piccoli, i giovani e gli adulti, ci offre uno spunto per riflettere sul ruolo e potere degli angeli.Essi - ha rimarcato il sacerdote originario di Molfetta - sono preziosi sostegni per affrontare la lotta contro ogni egoismo e indifferenza. Invocarli, rispettarli, venerarli, esser loro grati ci ricorda quanto loro custodiscano e salvaguardino la nostra salute corporale, ma soprattutti spirituale.
All'Angelo della Pace, Michele, custode delle nostre anime, si rivolge particolarmente la nostra devozione. Lui continua a ripeterci - ha rimarcato don Massimiliano Fasciano - che "nessuno è come Dio" accompagnando la nostra battaglia contro colui che ci vuole lontani dal Salvatore Gesù Cristo.
All'Arcangelo Michele, in questo Triduo, chiediamo di esserci compagno di viaggio in tutte le strade che percorreremo per rimanere fedeli a Dio», è stata la sua conclusione.