Territorio
Parco di Lama Castello: «Disattese le nostre istanze»
Gli Amici dell'Ambiente, della Flora e della Fauna scrivono alla città
Giovinazzo - venerdì 27 gennaio 2017
Ad un anno di distanza dalla raccolta delle 3.628 firme di persone che appoggiano l'istituzione del Parco Naturalistico Cittadino nella Lama Castello, l'associazione Amici dell'Ambiente, della Flora e della Fauna, attraverso una locandina affidata anche alla diffusione della stampa, ha voluto protestare contro l'inerzia delle istituzioni.
Nella locandina, firmata dal presidente, Giovanni Volpicella, scrivono alla cittadinanza e rimarcano alcuni aspetti e spiegano che l'area è già «sottoposta a tutela della biodiversità» dal Piano Paesaggistico Territoriale Regionale (PPTR) approvato con delibera del 16 gennaio 2015.
Pertanto, sottolinea l'associazione, «l'Amministrazione comunale, pur non essendoci nessuna norma tecnica ed operativa che impedisca l'istituzione del parco, per un anno ha disatteso la volontà espressa dai 3.628 firmatari e non ha rispettato l'art.13 del Regolamento di partecipazione popolare, che stabilisce per le petizioni un termine massimo di 90 giorni per istruttoria, esame ed approvazione del Consiglio Comunale».
Gli Amici dell'Ambiente evidenziano altresì l'inerzia amministrativa, lunga due anni, relativamente alla tutela della biodiversità all'interno dell'intera area della Lama, non impedendo ad esempio l'uso dei diserbanti.
L'accusa sostanziale è di inerzia durata tutta la legislatura e la chiosa è indicativa del pensiero degli aderenti all'associazione guidata da Giovanni Volpicella: «L'ambiente e la natura non hanno colore politico ed appartengono all'intera umanità. Pertanto tutti devono rispettare e far rispettare le leggi che le tutelano».
Nella locandina, firmata dal presidente, Giovanni Volpicella, scrivono alla cittadinanza e rimarcano alcuni aspetti e spiegano che l'area è già «sottoposta a tutela della biodiversità» dal Piano Paesaggistico Territoriale Regionale (PPTR) approvato con delibera del 16 gennaio 2015.
Pertanto, sottolinea l'associazione, «l'Amministrazione comunale, pur non essendoci nessuna norma tecnica ed operativa che impedisca l'istituzione del parco, per un anno ha disatteso la volontà espressa dai 3.628 firmatari e non ha rispettato l'art.13 del Regolamento di partecipazione popolare, che stabilisce per le petizioni un termine massimo di 90 giorni per istruttoria, esame ed approvazione del Consiglio Comunale».
Gli Amici dell'Ambiente evidenziano altresì l'inerzia amministrativa, lunga due anni, relativamente alla tutela della biodiversità all'interno dell'intera area della Lama, non impedendo ad esempio l'uso dei diserbanti.
L'accusa sostanziale è di inerzia durata tutta la legislatura e la chiosa è indicativa del pensiero degli aderenti all'associazione guidata da Giovanni Volpicella: «L'ambiente e la natura non hanno colore politico ed appartengono all'intera umanità. Pertanto tutti devono rispettare e far rispettare le leggi che le tutelano».