Speciale
Osteria Scvnazz, da Giovinazzo un viaggio nei sapori pugliesi
Oste Ciccio: «L'arte del cucinare come atto d’amore verso i nostri ospiti»
Giovinazzo - mercoledì 19 maggio 2021
12.30 Sponsorizzato
È un viaggio nella memoria l'esperienza all'Osteria Scvnazz Giovinazzo, in provincia di Bari, di cui l'oste Ciccio non è solo l'ideatore, ma anche il vero anfitrione che intrattiene l'ospite in un ambiente retrò con i colori vividi dei trompe-l'oeil che richiamano il mare. Qui si respira il profumo dei piatti del luogo e anche quello dei ricordi, in un intreccio di gusti genuini e memorie del passato, nel pieno spirito della convivialità. Il locale, infatti, è frutto di una filosofia in cui il cibo esprime il territorio e quindi assume valore identitario, come ci spiega l'oste Ciccio.
«Ho aperto la mia attività nel 2018 con l'intento di dar voce a una passione per l'arte del cucinare che interpreto come atto d'amore verso i nostri ospiti. Il mio impegno, da allora, è far vivere ai miei commensali i sapori della tradizione, del territorio, delle nostre origini. Ecco perché nel mio locale i veri protagonisti sono i piatti di una volta, "della nonna" come si suol dire. È stata proprio mia nonna l'ispiratrice di questa bella avventura: era lei che, riunendo tutta la famiglia a tavola, ci deliziava con le sue ricette, tramandando i piatti della nostra zona».
Mangiare tenendo accesi i cinque sensi, come insegna la gastrofisica a cui Vallarelli si rifà; tra queste mura il potere evocativo di un piatto è supportato da un menu per veri cultori del cibo che ricercano ingredienti scelti di alta qualità, materie prime di eccellenza, fedeltà nella preparazione delle ricette. «I nostri menu variano di giorno in giorno, in base alla spesa giornaliera: andiamo di persona al porto o in campagna per selezionare il pescato, la frutta, la verdura e per la carne ci affidiamo a macellai di fiducia. I prodotti che scegliamo sono freschi, stagionali e a km zero, strettamente legati al territorio».
Il percorso del gusto si snoda tra primi piatti di pasta come la "tiella" barese, i tagliolini con ragù di scorfano o la pasta fresca, i tradizionali minuicchi (varchécéduzze) conditi con brodo e misto mare; i secondi di mare come la zuppa di pesce o il classico "ciambotto alla scévenazzese", le cicale alla pezza, la parmigiana di polpo, che è il piatto principe dell'Osteria, e l'irrinunciabile frittura di paranza. Chi, invece, desidera assaporare i piatti di carne, può gustare i primi con ragù di carne, la "braciola", l'involtino barese al sugo, o la trippa di agnello al sugo, alle verdure o con i legumi e altri piatti della tradizione.
Completano il menu un assortimento di formaggi tipici e una selezione di dolci come le cartellate, i mustaccioli e i taralli con lo zucchero. L'Osteria Scvnazz Giovinazzo possiede anche una ben fornita cantina di vini: «I principali vini che proponiamo sono tutti della nostra zona: seleziono io stesso le cantine più prestigiose per offrire prodotti di qualità che ben si abbinano con le nostre proposte culinarie: da tempo ci serviamo di produttori, ad esempio le Cantine Giampetruzzi o Giancarlo Ceci, che sono una vera eccellenza nel territorio».
Qui gli avventori, turisti italiani e stranieri o gente del posto, fanno un tuffo nel passato, tra atmosfere, profumi e sapori di un tempo: «Da appassionato della tradizione e della storia di Giovinazzo mi propongo di fare cultura narrando ai turisti non solo l'origine dei nostri piatti, ma anche gli eventi epocali della mia amata Giovinazzo, dalla sua fondazione fino ai giorni nostri, raccontando dei personaggi illustri che qui sono passati o delle varie dominazioni che si sono succedute: in questo modo posso condividere un pezzo della nostra storia a tavola».
www.osteriaristorantegiovinazzo.it
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«Ho aperto la mia attività nel 2018 con l'intento di dar voce a una passione per l'arte del cucinare che interpreto come atto d'amore verso i nostri ospiti. Il mio impegno, da allora, è far vivere ai miei commensali i sapori della tradizione, del territorio, delle nostre origini. Ecco perché nel mio locale i veri protagonisti sono i piatti di una volta, "della nonna" come si suol dire. È stata proprio mia nonna l'ispiratrice di questa bella avventura: era lei che, riunendo tutta la famiglia a tavola, ci deliziava con le sue ricette, tramandando i piatti della nostra zona».
Mangiare tenendo accesi i cinque sensi, come insegna la gastrofisica a cui Vallarelli si rifà; tra queste mura il potere evocativo di un piatto è supportato da un menu per veri cultori del cibo che ricercano ingredienti scelti di alta qualità, materie prime di eccellenza, fedeltà nella preparazione delle ricette. «I nostri menu variano di giorno in giorno, in base alla spesa giornaliera: andiamo di persona al porto o in campagna per selezionare il pescato, la frutta, la verdura e per la carne ci affidiamo a macellai di fiducia. I prodotti che scegliamo sono freschi, stagionali e a km zero, strettamente legati al territorio».
Il percorso del gusto si snoda tra primi piatti di pasta come la "tiella" barese, i tagliolini con ragù di scorfano o la pasta fresca, i tradizionali minuicchi (varchécéduzze) conditi con brodo e misto mare; i secondi di mare come la zuppa di pesce o il classico "ciambotto alla scévenazzese", le cicale alla pezza, la parmigiana di polpo, che è il piatto principe dell'Osteria, e l'irrinunciabile frittura di paranza. Chi, invece, desidera assaporare i piatti di carne, può gustare i primi con ragù di carne, la "braciola", l'involtino barese al sugo, o la trippa di agnello al sugo, alle verdure o con i legumi e altri piatti della tradizione.
Completano il menu un assortimento di formaggi tipici e una selezione di dolci come le cartellate, i mustaccioli e i taralli con lo zucchero. L'Osteria Scvnazz Giovinazzo possiede anche una ben fornita cantina di vini: «I principali vini che proponiamo sono tutti della nostra zona: seleziono io stesso le cantine più prestigiose per offrire prodotti di qualità che ben si abbinano con le nostre proposte culinarie: da tempo ci serviamo di produttori, ad esempio le Cantine Giampetruzzi o Giancarlo Ceci, che sono una vera eccellenza nel territorio».
Qui gli avventori, turisti italiani e stranieri o gente del posto, fanno un tuffo nel passato, tra atmosfere, profumi e sapori di un tempo: «Da appassionato della tradizione e della storia di Giovinazzo mi propongo di fare cultura narrando ai turisti non solo l'origine dei nostri piatti, ma anche gli eventi epocali della mia amata Giovinazzo, dalla sua fondazione fino ai giorni nostri, raccontando dei personaggi illustri che qui sono passati o delle varie dominazioni che si sono succedute: in questo modo posso condividere un pezzo della nostra storia a tavola».
www.osteriaristorantegiovinazzo.it