Cronaca
Omicidio Spera: il Comune sarà parte civile
L'ente di piazza Vittorio Emanuele II sarà difeso dal penalista Tiziano Tedeschi
Giovinazzo - sabato 28 maggio 2016
Il Comune di Giovinazzo, dopo la richiesta presentata dall'avvocato Mario Mongelli e attraverso la determina n. 116/2016 del 26 maggio 2016, ha deciso di costituirsi parte civile nel processo per l'omicidio di Gaetano Spera, il 21enne freddato a colpi di pistola il 25 marzo dello scorso anno.
Per quel delitto, dopo quattro mesi di indagini, sono stati arrestati con l'accusa di omicidio Vito Arciuli, di 20 anni, rinchiuso nel carcere di Avellino, e suo fratello di 17. Per concorso nell'omicidio, invece, Luca Lafronza, di 24 anni, trasferito di recente nell'istituto penitenziario di Trani, Ignazio Chimenti, di 27, recluso nella casa circondariale di Lecce, e Pio Mauro Sparno, di 32, detenuto nel reclusorio di Taranto.
L'ente di piazza Vittorio Emanuele II, che sarà difeso dal penalista Tiziano Tedeschi (a cui sarà riconosciuto un compenso professionale per l'intero giudizio, articolato nelle fasi di studio della controversia, introduttiva del giudizio, istruttoria e decisionale, pari a 5.646,79 euro, ndr), ha ritenuto di costituirsi parte civile nel giudizio, «in quanto - si legge nella determina - indicato parte offesa del reato».
A chiedere alla Procura della Repubblica di Bari, qualora ve ne fossero i presupposti, di indicare il Comune di Giovinazzo quale parte offesa nel celebrando processo a carico dei presunti responsabili dell'omicidio fu il sindaco Tommaso Depalma, attraverso la nota n. 28.883 del 15 dicembre 2015 «rilevato - si legge ancora nel dispositivo - che l'atto malavitoso è maturato in ambienti criminali tendenti ad imporre il predominio ed il controllo delle attività di pesca nel porto di Giovinazzo».
A far da pungolo anche la nota n. 10.196 del 28 marzo 2016 con cui l'avvocato Mario Mongelli, difensore della madre e delle sorelle del defunto, rinnovava all'Ente l'opportunità di costituirsi parte civile nel processo, in quanto indicato parte offesa del reato, «al fine - si legge nella delibera di giunta n. 87 del 24 maggio 2016 - di ottenere il risarcimento dei danni morali e materiali derivanti dall'offesa arrecata direttamente agli scopi istituzionali, gravemente pregiudicati dalla condotta criminosa degli imputati».
L'udienza preliminare per l'omicidio di Gaetano Spera si terrà presso il Tribunale di Bari, dinanzi al giudice Annachiara Mastrorilli, il 31 maggio. In quell'occasione gli imputati potrebbero formulare il giudizio abbreviato: un'ipotesi che dovrebbe portare alla sentenza di primo grado entro la fine dell'anno.
Per quel delitto, dopo quattro mesi di indagini, sono stati arrestati con l'accusa di omicidio Vito Arciuli, di 20 anni, rinchiuso nel carcere di Avellino, e suo fratello di 17. Per concorso nell'omicidio, invece, Luca Lafronza, di 24 anni, trasferito di recente nell'istituto penitenziario di Trani, Ignazio Chimenti, di 27, recluso nella casa circondariale di Lecce, e Pio Mauro Sparno, di 32, detenuto nel reclusorio di Taranto.
L'ente di piazza Vittorio Emanuele II, che sarà difeso dal penalista Tiziano Tedeschi (a cui sarà riconosciuto un compenso professionale per l'intero giudizio, articolato nelle fasi di studio della controversia, introduttiva del giudizio, istruttoria e decisionale, pari a 5.646,79 euro, ndr), ha ritenuto di costituirsi parte civile nel giudizio, «in quanto - si legge nella determina - indicato parte offesa del reato».
A chiedere alla Procura della Repubblica di Bari, qualora ve ne fossero i presupposti, di indicare il Comune di Giovinazzo quale parte offesa nel celebrando processo a carico dei presunti responsabili dell'omicidio fu il sindaco Tommaso Depalma, attraverso la nota n. 28.883 del 15 dicembre 2015 «rilevato - si legge ancora nel dispositivo - che l'atto malavitoso è maturato in ambienti criminali tendenti ad imporre il predominio ed il controllo delle attività di pesca nel porto di Giovinazzo».
A far da pungolo anche la nota n. 10.196 del 28 marzo 2016 con cui l'avvocato Mario Mongelli, difensore della madre e delle sorelle del defunto, rinnovava all'Ente l'opportunità di costituirsi parte civile nel processo, in quanto indicato parte offesa del reato, «al fine - si legge nella delibera di giunta n. 87 del 24 maggio 2016 - di ottenere il risarcimento dei danni morali e materiali derivanti dall'offesa arrecata direttamente agli scopi istituzionali, gravemente pregiudicati dalla condotta criminosa degli imputati».
L'udienza preliminare per l'omicidio di Gaetano Spera si terrà presso il Tribunale di Bari, dinanzi al giudice Annachiara Mastrorilli, il 31 maggio. In quell'occasione gli imputati potrebbero formulare il giudizio abbreviato: un'ipotesi che dovrebbe portare alla sentenza di primo grado entro la fine dell'anno.