Cronaca
Omicidio Sciannimanico, rintracciata l'ultima telefonata
Identificata la scheda: la Sim sarebbe stata attivata a Giovinazzo
Giovinazzo - mercoledì 4 novembre 2015
11.33
Una telefonata fatta in agenzia per fissare un appuntamento e portare la vittima sul luogo dell'agguato.
Sarebbe questo il dettaglio emerso nelle ultime ore nell'ambito delle indagini sull'omicidio di Giuseppe Sciannimanico, l'agente immobiliare di 28 anni, incensurato, morto il 26 ottobre scorso dopo essere stato ferito con due colpi di pistola calibro 9x21 in via De Liguori, al quartiere Japigia di Bari.
Giuseppe Sciannimanico avrebbe avuto dunque un appuntamento con il suo assassino. Qualcuno, infatti, avrebbe telefonato nell'agenzia con cui il giovane collaborava, fissando quindi un appuntamento proprio in quella stradina poco frequentata e priva di telecamere in cui poi il 28enne è stato colpito. Chi ha telefonato avrebbe fornito un nome falso: gli investigatori, infatti, non sarebbero riusciti ad identificare una persona con quelle generalità.
Al contrario, però, sarebbero risaliti al numero dal quale è partita la chiamata verso l'agenzia dove lavorava Sciannimanico. «La scheda - scrive quest'oggi la Gazzetta del Mezzogiorno - è stata rintracciata. Sarebbe stata attivata a Giovinazzo. Il gestore telefonico è di secondo piano, uno di quegli utilizzati dai migranti per chiamare casa, all'estero. Ad attivarla, a sua insaputa, un professionista anche lui di un paese a nord di Bari».
«Quando la Polizia gli ha chiesto informazioni - è scritto ancora sul quotidiano regionale - l'uomo, che sia chiaro non c'entra nulla con la morte di Sciannimanico, è letteralmente caduto dalle nuvole. Qualcuno, infatti, sarebbe riuscito ad impossessarsi della sua identità, chissà come». Da quel numero sarebbe partita la chiamata sulla quale, adesso, si concentrano le indagini della Squadra Mobile di Bari.
Sarebbe questo il dettaglio emerso nelle ultime ore nell'ambito delle indagini sull'omicidio di Giuseppe Sciannimanico, l'agente immobiliare di 28 anni, incensurato, morto il 26 ottobre scorso dopo essere stato ferito con due colpi di pistola calibro 9x21 in via De Liguori, al quartiere Japigia di Bari.
Giuseppe Sciannimanico avrebbe avuto dunque un appuntamento con il suo assassino. Qualcuno, infatti, avrebbe telefonato nell'agenzia con cui il giovane collaborava, fissando quindi un appuntamento proprio in quella stradina poco frequentata e priva di telecamere in cui poi il 28enne è stato colpito. Chi ha telefonato avrebbe fornito un nome falso: gli investigatori, infatti, non sarebbero riusciti ad identificare una persona con quelle generalità.
Al contrario, però, sarebbero risaliti al numero dal quale è partita la chiamata verso l'agenzia dove lavorava Sciannimanico. «La scheda - scrive quest'oggi la Gazzetta del Mezzogiorno - è stata rintracciata. Sarebbe stata attivata a Giovinazzo. Il gestore telefonico è di secondo piano, uno di quegli utilizzati dai migranti per chiamare casa, all'estero. Ad attivarla, a sua insaputa, un professionista anche lui di un paese a nord di Bari».
«Quando la Polizia gli ha chiesto informazioni - è scritto ancora sul quotidiano regionale - l'uomo, che sia chiaro non c'entra nulla con la morte di Sciannimanico, è letteralmente caduto dalle nuvole. Qualcuno, infatti, sarebbe riuscito ad impossessarsi della sua identità, chissà come». Da quel numero sarebbe partita la chiamata sulla quale, adesso, si concentrano le indagini della Squadra Mobile di Bari.