Politica
Oltre 6.600 voti non bastano a Damascelli. Ma Iannone guarda avanti
Una lettera aperta per commentare il voto e ribadire l'impegno nel centrodestra del Consigliera comunale giovinazzese
Giovinazzo - mercoledì 23 settembre 2020
«È stata una campagna elettorale strana e difficile.
Tuttavia l`impegno profuso è stato quello di sempre: totalizzante, costante e fattivo. Il risultato numerico ottenuto a Giovinazzo per Domenico Damascelli è stato molto lusinghiero: ben 461 voti di preferenza, il più suffragato del centro-destra a Giovinazzo, totalizzando più della metà dei voti di lista complessivi di Forza Italia che ne ha ottenuti 759. Ciononostante, il nostro Domenico non è stato rieletto, pur avendo raccolto in tutta la provincia di Bari oltre 6.600 preferenze, raddoppiando il consenso della passata legislatura.
Siamo convinti che il suo impegno non verrà meno, così come la sua vicinanza e competente presenza sul territorio, sempre a disposizione delle nostre comunità».
È questo il pensiero di Ruggero Iannone, decano dei Consiglieri comunali di centrodestra, il quale non ha nessuna voglia di lasciare la battaglia politica e rilancia il suo impegno per l'area dei moderati. Ma senza mascherare nulla e analizza il voto pensando a quanto "non" fatto dalla sua parte politica, per esempio in fatto di tardiva indicazione del candidato presidente. Impasse costato carissimo.
«Il centro-destra a livello regionale - spiega Iannone - paga sicuramente lo scotto della tardiva individuazione del candidato presidente, della sovraesposizione mediatica legata all'emergenza Covid avuta da Emiliano e delle manovre clientelari poste in campo negli ultimi mesi.
Paga altresì l'incapacità di aver saputo presentare una proposta alternativa che potesse riscuotere il consenso dei pugliesi, l'ncapacità di aggregare consenso oltre le liste/sigle di partito come insegnato da Pinuccio Tatarella - è la stoccata agli alleati ed al suo stesso partito -, nonostante i conclamati disastri della giunta Emiliano in agricoltura, nelle infrastrutture, nell'utilizzo dei fondi europei e nella gestione della sanità e del ciclo dei rifiuti. Evidentemente ai pugliesi va bene così.
Ne prendiamo atto e guardiamo avanti.
Con l`impegno di sempre, la voglia di sempre ma soprattutto stando sempre dalla stesse parte: la vostra!», la sua conclusione.
A destra c'è bisogno di sedersi attorno ad un tavolo a Giovinazzo e capire le prospettive anche in chiave amministrativa in vista delle elezioni del 2022. C'è tempo, ma appare chiaro che gli errori a livello regionale non possano e non debbano essere commessi anche a livello locale. Chissà se tutti gli interlocutori saranno in grado di capirlo per tempo.
Tuttavia l`impegno profuso è stato quello di sempre: totalizzante, costante e fattivo. Il risultato numerico ottenuto a Giovinazzo per Domenico Damascelli è stato molto lusinghiero: ben 461 voti di preferenza, il più suffragato del centro-destra a Giovinazzo, totalizzando più della metà dei voti di lista complessivi di Forza Italia che ne ha ottenuti 759. Ciononostante, il nostro Domenico non è stato rieletto, pur avendo raccolto in tutta la provincia di Bari oltre 6.600 preferenze, raddoppiando il consenso della passata legislatura.
Siamo convinti che il suo impegno non verrà meno, così come la sua vicinanza e competente presenza sul territorio, sempre a disposizione delle nostre comunità».
È questo il pensiero di Ruggero Iannone, decano dei Consiglieri comunali di centrodestra, il quale non ha nessuna voglia di lasciare la battaglia politica e rilancia il suo impegno per l'area dei moderati. Ma senza mascherare nulla e analizza il voto pensando a quanto "non" fatto dalla sua parte politica, per esempio in fatto di tardiva indicazione del candidato presidente. Impasse costato carissimo.
«Il centro-destra a livello regionale - spiega Iannone - paga sicuramente lo scotto della tardiva individuazione del candidato presidente, della sovraesposizione mediatica legata all'emergenza Covid avuta da Emiliano e delle manovre clientelari poste in campo negli ultimi mesi.
Paga altresì l'incapacità di aver saputo presentare una proposta alternativa che potesse riscuotere il consenso dei pugliesi, l'ncapacità di aggregare consenso oltre le liste/sigle di partito come insegnato da Pinuccio Tatarella - è la stoccata agli alleati ed al suo stesso partito -, nonostante i conclamati disastri della giunta Emiliano in agricoltura, nelle infrastrutture, nell'utilizzo dei fondi europei e nella gestione della sanità e del ciclo dei rifiuti. Evidentemente ai pugliesi va bene così.
Ne prendiamo atto e guardiamo avanti.
Con l`impegno di sempre, la voglia di sempre ma soprattutto stando sempre dalla stesse parte: la vostra!», la sua conclusione.
A destra c'è bisogno di sedersi attorno ad un tavolo a Giovinazzo e capire le prospettive anche in chiave amministrativa in vista delle elezioni del 2022. C'è tempo, ma appare chiaro che gli errori a livello regionale non possano e non debbano essere commessi anche a livello locale. Chissà se tutti gli interlocutori saranno in grado di capirlo per tempo.