Territorio
Olive distrutte dalla grandine
Le precipitazioni anomale delle scorse settimane hanno rovinato i raccolti
Giovinazzo - domenica 21 settembre 2014
9.09
Quintali di olive andati perduti a causa delle grandinate delle scorse settimane. Nella nostra mini inchiesta sui problemi alle campagne, ci siamo recati nelle contrade Pappalettere, Le Macchie e Pietre Rosse, questa volta in compagnia di Pasquale, proprietario terriero in quelle zone.
L'agro è quello giovinazzese, al confine quasi con Santo Spirito e quindi con il territorio di Bari, non lontani dalla strada statale 16. Giunti in zona è apparso da subito evidente il disastro provocato dalla grandine, che ha letteralmente bucato le olive e dalle forti raffiche di vento che hanno scosso i rami fino a piegarli. Il risultato? Olive sparse sul terreno a quintali, senza che gli agricoltori potessero fare alcunché per evitare questa situazione e la perdita di una parte consistente del raccolto. Le altre, quelle rimaste soprattutto sui rami più bassi e più protetti, sono danneggiate e non si sa se recuperabili. «Siamo a circa il 50% degli ulivi danneggiati, quindi al 50% in meno del raccolto possibile», ci ha spiegato il nostro accompagnatore.
L'intera area è stata falcidiata, ma la caratteristica che è saltata subito agli occhi è che il maltempo ha colpito a macchia di leopardo. I danni di un fondo, a volte, non sono riscontrabili in quello confinante. Non se la passano meglio gli alberi da frutta, come quelli dei nostri prelibati fioroni, con le foglie bucherellate dai chicchi di grandine. L'esito sarà tra qualche mese evidente, con le piante che non porteranno i frutti. Pasquale ha scosso la testa, impotente davanti ad una situazione assai rara dalle nostre parti in settembre.
Dopo i vigneti devastati dagli sbalzi di temperatura che hanno favorito il propagarsi della Peronospora, ci si è messa la grandine a completare l'opera devastatrice.
E nei prossimi giorni vi documenteremo un'altra devastazione presente in quelle zone, ancor più avvilente.
L'agro è quello giovinazzese, al confine quasi con Santo Spirito e quindi con il territorio di Bari, non lontani dalla strada statale 16. Giunti in zona è apparso da subito evidente il disastro provocato dalla grandine, che ha letteralmente bucato le olive e dalle forti raffiche di vento che hanno scosso i rami fino a piegarli. Il risultato? Olive sparse sul terreno a quintali, senza che gli agricoltori potessero fare alcunché per evitare questa situazione e la perdita di una parte consistente del raccolto. Le altre, quelle rimaste soprattutto sui rami più bassi e più protetti, sono danneggiate e non si sa se recuperabili. «Siamo a circa il 50% degli ulivi danneggiati, quindi al 50% in meno del raccolto possibile», ci ha spiegato il nostro accompagnatore.
L'intera area è stata falcidiata, ma la caratteristica che è saltata subito agli occhi è che il maltempo ha colpito a macchia di leopardo. I danni di un fondo, a volte, non sono riscontrabili in quello confinante. Non se la passano meglio gli alberi da frutta, come quelli dei nostri prelibati fioroni, con le foglie bucherellate dai chicchi di grandine. L'esito sarà tra qualche mese evidente, con le piante che non porteranno i frutti. Pasquale ha scosso la testa, impotente davanti ad una situazione assai rara dalle nostre parti in settembre.
Dopo i vigneti devastati dagli sbalzi di temperatura che hanno favorito il propagarsi della Peronospora, ci si è messa la grandine a completare l'opera devastatrice.
E nei prossimi giorni vi documenteremo un'altra devastazione presente in quelle zone, ancor più avvilente.