Chiesa locale
Oggi la Festa liturgica della Madonna di Costantinopoli
Alle 18.30 recita del Rosario, alle 19.15 la Santa Messa
Giovinazzo - martedì 3 marzo 2020
Sarà celebrata questa sera a Giovinazzo la Festa Liturgica della Madonna di Costantinopoli, nel rispetto della storia e della tradizione. Una solennità curata dalla Confraternita di Maria SS. di Costantinopoli.
Alle ore 18.30 ci sarà la recita del Rosario, mentre alle ore 19.15 sarà celebrata la Santa Messa officiata da don Andrea Azzollini, padre spirituale della stessa Confraternita.
Nel corso della celebrazione eucaristica, i confratelli rinnoveranno l'adesione annuale al pio sodalizio guidato dal Priore Agostino Marzella. Alla fine della messa ci sarà un piccolo fuoco pirotecnico che sarà acceso nell'omonima piazza, a simboleggiare la festa condivisa dall'intera comunità di fedeli
«Nell'impegno della nostra confraternita - ha affermato il priore - c'è la precisa volontà di dare valore alla tradizione e alla storia che è racchiusa nella chiesa, scrigno prezioso, custode di arte meravigliosa, e di rinnovare le festività proprie della Chiesa cattolica, che è per noi un dono lasciato dai nostri antenati».
La festa liturgica che si terrà oggi sarà un'occasione in più per visitare la chiesa seicentesca ed ammirarla nella sua bellezza, che sarà ancor più evidente allorquando termineranno gli interventi di messa in sicurezza, per il compimento dei quali i fedeli possono partecipare versando offerte libere.
Sulla chiesa, un po' di anni fa, Michele Bonserio, studioso appassionato di storia locale, ha redatto una ricerca approfondita da cui vi riproponiamo un frammento:
«La chiesa di S. Maria di Costantinopoli venne eretta nel 1528 col titolo di S. Rocco in piazza, poiché posta nella puplica platea rerum venalium; già, nel 1560, rimane fortemente danneggiata dal terremoto dell'11 Maggio, per cui, restaurata più tardi, ospita durante il vescovato di Giovanni Antonio Viperano, nel 1598, la nuova costituita confraternita di S. Maria di Costantinopoli e ne prende il titolo. Bella e di modeste dimensioni, si presenta in un'unica navata, con altare maggiore, tre altari e piccola sacrestia. Bellissimo è il portale d'ingresso seicentesco, opera del bitontino Raffaele del Rosso; caratteristico è il piccolo campanile a bulbo con banderuola raffigurante il gallo. Sullo spigolo, a sinistra della facciata centrale, vi è lo stemma civico di S. Tommaso Apostolo, patrono di Giovinazzo. Da segnalare il sontuoso altare maggiore con il dipinto della vergine dell'Odegitria, restaurato di recente. Di grande rilievo artistico è il dipinto del S. Michele arcangelo del giovinazzese Carlo Rosa e le tele di Saverio de Musso, padre e di suo figlio Giuseppe, valenti pittori giovinazzesi del sec.XVIII».
Alle ore 18.30 ci sarà la recita del Rosario, mentre alle ore 19.15 sarà celebrata la Santa Messa officiata da don Andrea Azzollini, padre spirituale della stessa Confraternita.
Nel corso della celebrazione eucaristica, i confratelli rinnoveranno l'adesione annuale al pio sodalizio guidato dal Priore Agostino Marzella. Alla fine della messa ci sarà un piccolo fuoco pirotecnico che sarà acceso nell'omonima piazza, a simboleggiare la festa condivisa dall'intera comunità di fedeli
«Nell'impegno della nostra confraternita - ha affermato il priore - c'è la precisa volontà di dare valore alla tradizione e alla storia che è racchiusa nella chiesa, scrigno prezioso, custode di arte meravigliosa, e di rinnovare le festività proprie della Chiesa cattolica, che è per noi un dono lasciato dai nostri antenati».
LA STORIA DELLA CHIESA
La festa liturgica che si terrà oggi sarà un'occasione in più per visitare la chiesa seicentesca ed ammirarla nella sua bellezza, che sarà ancor più evidente allorquando termineranno gli interventi di messa in sicurezza, per il compimento dei quali i fedeli possono partecipare versando offerte libere.Sulla chiesa, un po' di anni fa, Michele Bonserio, studioso appassionato di storia locale, ha redatto una ricerca approfondita da cui vi riproponiamo un frammento:
«La chiesa di S. Maria di Costantinopoli venne eretta nel 1528 col titolo di S. Rocco in piazza, poiché posta nella puplica platea rerum venalium; già, nel 1560, rimane fortemente danneggiata dal terremoto dell'11 Maggio, per cui, restaurata più tardi, ospita durante il vescovato di Giovanni Antonio Viperano, nel 1598, la nuova costituita confraternita di S. Maria di Costantinopoli e ne prende il titolo. Bella e di modeste dimensioni, si presenta in un'unica navata, con altare maggiore, tre altari e piccola sacrestia. Bellissimo è il portale d'ingresso seicentesco, opera del bitontino Raffaele del Rosso; caratteristico è il piccolo campanile a bulbo con banderuola raffigurante il gallo. Sullo spigolo, a sinistra della facciata centrale, vi è lo stemma civico di S. Tommaso Apostolo, patrono di Giovinazzo. Da segnalare il sontuoso altare maggiore con il dipinto della vergine dell'Odegitria, restaurato di recente. Di grande rilievo artistico è il dipinto del S. Michele arcangelo del giovinazzese Carlo Rosa e le tele di Saverio de Musso, padre e di suo figlio Giuseppe, valenti pittori giovinazzesi del sec.XVIII».