Religioni
Oggi è la giornata della preghiera interreligiosa per la pandemia
Anche la Diocesi di Molfetta-Ruvo-Giovinazzo-Terlizzi aderisce
Giovinazzo - giovedì 14 maggio 2020
16.45
L'Alto Comitato per la fratellanza umana, formato dai capi religiosi che si ispirano al Documento sulla Fratellanza umana firmato da Papa Francesco e dal gran Imam di al Azhar, ha proposto per oggi, 14 maggio, una giornata di preghiera nella quale i credenti di tutte le religioni si uniranno spiritualmente nella preghiera, nel digiuno e nelle opere di carità per supplicare Dio che aiuti l'umanità a superare l'attuale pandemia.
Il Papa ha accolto la proposta attraverso il presidente del Pontificio Consiglio per il Dialogo Interreligioso, facendo notare quanto la pandemia sia una opportunità di radicare nel nostro futuro il valore della fratellanza e della coesistenza comune. Hanno aderito, rilasciando un loro commento all'iniziativa, il Segretario Generale delle Nazioni Unite e i leaders religiosi attraverso i rappresentanti della vita sociale e politica.
Così anche i movimenti cattolici in prima linea, primi fra tutti i Focolari, attraverso le parole di Maria Voce: «L'attuale pandemia ha segnato un punto di non ritorno: ci salviamo solo guardando al bene comune, non al bene dell'uno o dell'altro, non agli interessi di una parte o dell'altra ma al bene di tutti». In altri termini sarà un momento per dedicarsi alla contemplazione e alla riflessione.
La stessa Maria, come afferma il Corano, fece il digiuno della parola e restò in silenzio quando nacque Gesù, come ha commentato Cenap Aydin, direttore dell'Istituto Tevere, centro di dialogo interculturale e interreligioso di Roma. L'appello si rivolge non solo ai credenti ma a tutti gli esseri umani. Per i musulmani il digiuno coincide con il Ramadan, per gli ebrei ricorda lo yom kippur, giorno dell'espiazione, di solennità e di digiuno completo.
San Giovanni Paolo II aveva invitato più volte a una preghiera simile negli anni della guerra nei Balcani rivolgendosi ai cristiani, ma anche a tutti i credenti e non credenti.
In questa circostanza l'appuntamento è alle ore 21 di oggi, 14 maggio, con diretta streaming su https://www.facebook.com/flest.it/
Il Papa ha accolto la proposta attraverso il presidente del Pontificio Consiglio per il Dialogo Interreligioso, facendo notare quanto la pandemia sia una opportunità di radicare nel nostro futuro il valore della fratellanza e della coesistenza comune. Hanno aderito, rilasciando un loro commento all'iniziativa, il Segretario Generale delle Nazioni Unite e i leaders religiosi attraverso i rappresentanti della vita sociale e politica.
Così anche i movimenti cattolici in prima linea, primi fra tutti i Focolari, attraverso le parole di Maria Voce: «L'attuale pandemia ha segnato un punto di non ritorno: ci salviamo solo guardando al bene comune, non al bene dell'uno o dell'altro, non agli interessi di una parte o dell'altra ma al bene di tutti». In altri termini sarà un momento per dedicarsi alla contemplazione e alla riflessione.
La stessa Maria, come afferma il Corano, fece il digiuno della parola e restò in silenzio quando nacque Gesù, come ha commentato Cenap Aydin, direttore dell'Istituto Tevere, centro di dialogo interculturale e interreligioso di Roma. L'appello si rivolge non solo ai credenti ma a tutti gli esseri umani. Per i musulmani il digiuno coincide con il Ramadan, per gli ebrei ricorda lo yom kippur, giorno dell'espiazione, di solennità e di digiuno completo.
San Giovanni Paolo II aveva invitato più volte a una preghiera simile negli anni della guerra nei Balcani rivolgendosi ai cristiani, ma anche a tutti i credenti e non credenti.
In questa circostanza l'appuntamento è alle ore 21 di oggi, 14 maggio, con diretta streaming su https://www.facebook.com/flest.it/